Bernardino Biagini
Bernardino Biagini (Serre di Rapolano, 1898 – Pontikates, 25 novembre 1940) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Bernardino Biagini | |
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Nascita | Serre di Rapolano, 1898 |
Morte | Pontikates, 25 novembre 1940 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Bersaglieri Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea |
Anni di servizio | 1917-1940 |
Grado | Capitano in servizio permanente effettivo |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte macedone Campagna italiana di Grecia |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1] | |
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Biografia
modificaNasce a Serre di Rapolano, provincia di Siena, nel 1898, figlio di Carissimo e Eusebia Bengi.[2] Dopo aver conseguito la maturità classica, il 16 marzo 1917 viene arruolato nel Regio Esercito assegnato al 2º Reggimento bersaglieri. Promosso aspirante ufficiale nel maggio 1918, è destinato alla 507ª Compagnia mitragliatrici della 35ª Divisione operante in Macedonia.[2] Rimasto ferito nel combattimento di Sop del 29 settembre, rimpatriava nel novembre successivo.[2] Trattenuto in servizio attivo alla fine della prima guerra mondiale presso il Centro mitraglieri di Brescia, fu promosso sottotenente nel 1919 e tenente nel febbraio 1921. L'anno successivo viene nominato tenente in servizio permanente effettivo passando in servizio al 5º Reggimento bersaglieri.[2] Successivamente assegnato al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea, nel 1923 operò in Tripolitania con il VI Battaglione eritreo durante le operazioni di riconquista della Libia. Ritornò in Patria in seguito a una grave malattia polmonare, di cui subì le conseguenze per lungo tempo.[2]
Nel 1936 ottenne di essere richiamato in servizio per rientrare al proprio reggimento e, promosso capitano, il 6 aprile 1939 partì per l'Albania.[2] Il 28 ottobre 1940, iniziate le ostilità contro la Grecia, si distinse al comando della 1ª Compagnia nel combattimento del 30 ottobre al Passo di Mavrobuni e, successivamente, all'attacco di Quota 1201 di Kalibaki del 3 novembre dove fu proposto per la concessione di una medaglia d'argento al valor militare sul campo.[2] Rimasto gravemente ferito da una raffica di mitragliatrice a Ponticatis il 24 novembre 1940, decedette il giorno successivo presso l'ospedale da campo n. 472.[2]
Onorificenze
modifica— Regio Decreto 29 novembre 1941.[4]
Note
modifica- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 471.
- ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
- ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 12 gennaio 1942, registro 1 guerra, foglio 318.
Bibliografia
modifica- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 471.
- Periodici
- Matteo de Gennaro, 5° Reggimento bersaglieri “Nulla via impervia” (PDF), in Esercito Notiziario Illustrato, Roma, Stato Maggiore dell'Esercito, 1977, pp. 15-16.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Biagini, Bernardino, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2022.
- Biagini, Bernardino, su MOVM. URL consultato il 31 gennaio 2022.