Attilio Tissi
Attilio Tissi (Vallada Agordina, 9 settembre 1900 – Auronzo di Cadore, 22 agosto 1959) è stato un alpinista, antifascista e politico italiano.
Attilio Tissi | |
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Attilio Tissi nel 1948 | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I |
Circoscrizione | Veneto |
Incarichi parlamentari | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Democratico Italiano |
Professione | Imprenditore edile |
Biografia
modificaNato in una modesta famiglia, studiò costruzioni presso l'istituto tecnico di Belluno. Trascorse quindi un periodo in Romagna come impiegato in una miniera di zolfo e poi in una cava di marmo. Queste esperienze lo avvicinarono al mondo operaio, facendolo aderire alle idee socialiste.
Amico e collega dell'ingegnere Alberico Biadene, fu soprattutto grazie al suo stimolo se, nel 1930, iniziò la carriera alpinistica scalando con l'amico Giovanni Andrich la cima della Terza Pala di San Lucano.[1] Nei tre anni successivi compì alcune memorabili imprese inaugurando alcune note vie delle Dolomiti agordine. Appena qualche anno dopo, un grave incidente motociclistico lo costrinse ad abbandonare l'alpinismo estremo.
Durante la seconda guerra mondiale aderì alla Resistenza. Il 1º luglio 1944 divenne, con il nome di "Giacomo", il Commissario politico del Comando Militare provinciale "Piave", comandato da Decimo Granzotto (Rudy). Una unità che coordinava le Divisioni partigiane Nannetti e "Belluno".[2] Usando a pretesto la sua attività di costruttore poté girare le vallate per recuperare le armi lanciate dagli aerei alleati, ma il 7 novembre 1944 venne scoperto dai tedeschi e arrestato. Subì sevizie e torture sino alla condanna a morte, tentò addirittura il suicidio, ma il 6 dicembre venne liberato da una sortita di partigiani della brigata autonoma "7º alpini" e messo in salvo.
Dopo il conflitto fu nominato presidente della provincia di Belluno per poi entrare al Senato della Repubblica in occasione della I Legislatura. Fu inoltre consigliere comunale a Belluno e segretario provinciale del Partito Socialista Democratico Italiano.
Morì durante un incidente alpinistico mentre, con la moglie, discendeva la Torre Lavaredo.
Riconoscimenti
modifica- Il CAI di Belluno ha intitolato ad Attilio Tissi l'omonimo rifugio in vetta al Col Reàn a 2250 metri sulla parete nord del monte Civetta.[3]
- Le città di Agordo e Belluno gli hanno dedicato una strada.
- Il comune di Vallada Agordina lo ricorda con la seguente lapide affissa alla Chiesa di San Simon:
«Nel cimitero di San Simon/ Circondato dalle montagne/ Che aveva vinto / È sepolto il Senatore della Repubblica /Attilio Tissi/ 1900-1959 / Nella valle del Biois / Risorta dalle ceneri/ Del fuoco seminato fra il sangue / Da invasione tirannica /Non morirà la memoria di Lui/ Che fu guida di colonne armate/ Nel nome di/ Giustizia e Libertà»
Note
modifica- ^ Alberto M. Franco, La via della montagna: evoluzione del significato della scalata nelle Dolomiti, palestra dell'alpinismo mondiale, Antilia, 2002, pp. 80-81.
- ^ ISBREC, Fondo Resistenza, Inventario, a cura di Franca Cosmai, Enrico Bacchetti , Belluno 2012,p 29- vedere link http://www.isbrec.it/wp-content/uploads/2014/06/Inventario-fondo-Resistenza-Isbrec.pdf
- ^ Copia archiviata, su rifugiotissi.com. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
Bibliografia
modifica- Bepi Pellegrinon, Attilio Tissi: quei giorni quelle montagne, Nuovi Sentieri Editore - Belluno, 2000, OCLC 797370125.
- Attilio Tissi, su paretiverticali.it, Pareti Verticali. URL consultato il 23 luglio 2013.
- Commemorazione degli ex deputati Umberto Calosso, Giovanni Cartia e Antonio Ferrarese e dell'ex senatore Attilio Tissi (PDF), in Atti parlamentari - Camera dei Deputati - Seduta di mercoledì 7 ottobre 1959, pp. 10825-10826. URL consultato il 23 luglio 2013.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Attilio Tissi
Collegamenti esterni
modifica- Attilio Tissi, su Senato.it - I legislatura, Parlamento italiano.
- Attilio Tissi, su paretiverticali.it.
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