Area archeologica di San Giovenale
L'Area archeologica di San Giovenale, scoperta a pochi chilometri da Blera in provincia di Viterbo, è un'area archeologica dove sono stati rinvenuti una necropoli e una centro abitato.
Area archeologica di San Giovenale | |
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Utilizzo | Area sepolcrale e abitativa |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Blera |
Scavi | |
Date scavi | 1956 |
Organizzazione | Istituto Svedese di Studi Classici |
Amministrazione | |
Sito web | cultura.gov.it/luogo/necropoli-rupestri-di-san-giovenale-e-terrone |
Mappa di localizzazione | |
Descrizione
modificaGli scavi hanno dato evidenze di un centro abitato villanoviano su cui si è poi sviluppato quello etrusco, di cui però non se ne conosce il nome; il sito prende il nome dai resti di una cappella medievale dedicata a San Giovenale.[1][2]
Ad una prima fase dove compaiono capanne di forma ovale, con tetti in paglia e argilla, ne è seguita una seconda, in cui le capanne hanno adottato una forma rettangolare.[1] Dell'abitato, oltre alle fondamenta, sono stari ritrovati i pozzi e i focolari.[2]
Lungo le pendici del rilievo su cui sorgeva l'abitato, sono state ritrovate una serie di piccole necropoli (Grotta Tufarina, Porzarago, Castellina, Montevangone, Pontesilli, Vignale), i cui sepolcri ( a dado, a tumulo e rupestri) corrispondono alle diverse tipologie adottate in ambiente etrusco;[1][3] queste erano collegate all'acropoli da una strada etrusca, ancor oggi visibile, detta Tagliata delle Poggette.[2]
Nell'area sono poi presenti anche i resti del castello medievale dei Di Vico, risalenti al XIII secolo, costruito in funzione in controllo della strada di collegamento tra Viterbo e Tolfa.[2]
Scavi
modificaIl sito indagato una prima volta nel 1914 da una missione archeologica tedesca,[4] fu nuovamente indagato tra il 1956 e il 1965 dall'Istituto svedese di studi classici a Roma,[5] ai cui lavori partecipò anche il re Gustavo VI Adolfo di Svezia, grande appassionato di archeologia.[2]
I reperti ritrovati durante gli scavi condotti dall'Istituto svedese sono oggi in parte esposti al Museo nazionale etrusco Rocca Albornoz.[5]
Note
modifica- ^ a b c L'area archeologica sul sito Lazionascosto, su lazionascosto.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ a b c d e Abitato etrusco di San Giovenale, su lazioturismo.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ L'area archeologica sul sito Sentieriperblera, su sentieriperblera.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ Necropoli rupestri di San Giovenale e Terrone, su cultura.gov.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
- ^ a b (EN) San Giovenale, su isvroma.org. URL consultato il 19 agosto 2024.
Bibliografia
modifica- Eric Berggren e Kristina Berggren, San Giovenale: Results of Excavations Conducted by the Swedish Institute of Classical Studies at Rome and the Soprintendenza Alle Antichità Dell'Etruria Meridionale, Svenska institutet i Rom, 1967, ISBN 978-91-7042-078-8.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Area archeologica di San Giovenale
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su cultura.gov.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 259202383 |
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