Appennino lucano
L'Appennino lucano è il tratto dell'Appennino meridionale che si distende ad arco dalla sella di Conza (tra Campania e Basilicata) al passo dello Scalone (in Calabria), ovvero dall'Appennino campano a quello calabro, includendo dunque l'intera area montuosa della Lucania. È delimitato dai fiumi Sele a ovest, Ofanto a nord, Bradano a est, dal golfo di Taranto a sud-est, dal mar Tirreno a sud-ovest e dalla piana di Sibari a sud-est.
Appennino lucano | |
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Il Calvelluzzo e il gruppo Arioso-Pierfaone dalle praterie di vetta del Volturino. | |
Continente | Europa |
Stati | Italia |
Catena principale | Appennino meridionale |
Cima più elevata | Serra Dolcedorme (2 267 m s.l.m.) |
Massicci principali | Massiccio del Pollino
Massiccio del Sirino |
Oltre che negli attuali confini politici della regione Basilicata, l'Appennino lucano si estende a comprendere un vasto territorio della provincia di Salerno (il massiccio del Cilento, degli Alburni e dei monti Eremita-Marzano) e uno relativamente meno esteso della provincia di Cosenza (i monti dell'Orsomarso).
L'esistenza dell'Appennino lucano non è comunque riconosciuta da tutti gli autori; alcune fonti lo includono infatti integralmente nell'Appennino campano.[1]
Descrizione
modificaIl Vulture - melfese e l'Altopiano dei Li Foj
modificaIl comprensorio costituito dal Monte Pennone (1.508 m), Monte Marzano[ (1.530 m), Monte Paratiello (1.446 m) e Monte Settacqua (1.274 m) e Monte Ratiello (1.057 m), è suddiviso tra il territorio della Campania e quello della Basilicata. Oltre la sella di Conza troviamo il gruppo del Monte Giani (1.144 m), Monte Piano del Castello (1.269 m), Monte Costa del Guado (1.288 m), Monte dello Squadro (1.342 m), Monte Torretta (1.003 m), Monte Fieno (1.203 m), Monte Santa Croce (1.408 m), Monte Pierno (1.269 m), Monte Serra Valvana (1.007 m), Monte Caruso (1.237 m), Monte Carmine (1.226 m), Monte Sant'Angelo (1.122 m), subito più a nord s'innalza il Monte San Michele (1.254 m) e il Monte Vulture (1.312 m), ultima manifestazione vulcanica della penisola italiana. Più a sud, si innalza in altopiano il Monte Li Foj (1.365 m), Monte Serra la Croce (1.330 m), Monte Toppa Romito (1.301 m), mentre a guardia della città di Potenza si innalzano le tre cime dei Monti Poggio di San Michele (1.108 m, 1.185 m, 1.243 m).
Comprensorio Sellata - Volturino - Viggiano e Monti della Maddalena
modificaIl pianoro del lago Pantano di Pignola annuncia i primi contrafforti di un vasto e articolato sistema montuoso, vera ossatura centrale di questa partizione dell'Appennino meridionale.
Il comprensorio si suddivide in due catene principali che, aprendosi a ventaglio in direzione nord-ovest/sud-est, delimitano l'alta valle del fiume Agri. Due diramazioni minori, poste a oriente rispetto alla dorsale maggiore - costituita dal Monte Pano (1.163 m), Monte Serra della Crivia' (1.368 m), Monte Capelluzzo (1.461 m), Monte Pierfaone (1.740 m), Monte Arioso (1.715 m), Monte Maruggio (1.574 m), Monte Facito (1.359 m), Monte Lama (1.573 m), Monte Serra di Calvello (1.568 m), Monte Calvelluzzo (1.701 m), Monte Volturino (1.835 m), Monte Augustella (1.573 m) e Monte Viggiano (1.725 m) a nord sono formate dai gruppi del Monte Serranetta (1.476 m), Monte Ciglio (1.438 m), Monte Pisco (1.082 m), Monte San Bernardo (1.132 m), Monte Crocetta (1.318 m), Monteforte (1.444 m) e Monte Serra Tuoppo (1.225 m), invece a Sud troviamo il Monte Pilato (1.612 m), Monte Caldarosa (1.491 m), Monte Macio del Podano (1.285 m), Monte Sant'Eone (1.489 m), Monte Masana (1.202 m) e Monte Malomo (1.322 m).
Ancora più a est troviamo il Monte Groppa D'Anzi (1.141 m), Monte Sella (1.073 m) e il Monte Cute (1.195 m), di nuovo con direzione nord-ovest/sud-est - si alzano il Monte Caperrino (1.455 m), e il Monte Impiso (1.319 m) e le caratteristiche guglie delle Piccole Dolomiti lucane.
Monti del Cilento, Alburni e Eremita - Marzano
modificaA ovest della catena della Maddalena, separato dall'altopiano del Vallo di Diano, è presente il settore più occidentale dell'Appennino Lucano, ossia i Monti del Cilento, i monti Alburni e il gruppo montuoso dei Monti Eremita - Marzano. In realtà, il massiccio montuoso del Cilento è a sua volta caratterizzato da tre distinte dorsali montane, con caratteristiche geologiche e orografiche differenti. La più occidentale di esse è costituita da rilievi di natura arenaceo - marnosa del Monte della Stella (1130 m) e dal Monte Gelbison (1705 m). Più a est compaiono i rilievi calcarei del Cilento, come il Monte Vesole (1210 m), il Monte Chianiello (1319 m) e il Monte Bulgheria (1225 m). Più ad oriente i rilievi raggiungono le quote più elevate: il Monte Motola (1743 m) e il Monte Cervati (1899 m), che è la vetta più elevata della Campania. A nord-ovest rispetto a questi si erge in tutta la sua imponenza il Monte Panormo (1742 m), la principale vetta dei Monti Alburni, la cui catena si erge a divisione fra il Cilento e la valle del Tanagro. A nord-ovest rispetto agli Alburni vi è il massiccio montuoso Eremita - Marzano, di cui la vetta più elevata è il monte Eremita (1579 m) che segna il confine tra Appennino Lucano e Appennino Campano.
Il Lagonegrese e il massiccio del Sirino
modificaA delimitare il lato sud-occidentale dell'alta val d'Agri si ergono l'imponente massiccio del Sirino, rappresentato dal Monte del Papa (2.006 m), e Monte Sirino (1.913 m), più a nord troviamo il Monte Raparello (1.305 m), Monte Raparo (1.764 m), e Monte Armizzone (1.409 m).
Tra questi prima delle alte vette del Pollino svetta ripida la cima del Monte Alpi (1.905 m) e poco più a sud troviamo quelle del Monte Serra Rotonda (1.288 m), Monte Pelato (1.117 m), Monte Nandiniello (1.172 m), Monte Pisco (1.231 m), Monte La Spina (1.652 m) e Monte Zaccana (1590 m).
Il massiccio del Pollino e i Monti dell'Orsomarso
modificaA sud troviamo il massiccio del Pollino, cuore dell'omonimo Parco Nazionale, comprende le maggiori cime dell'Appennino meridionale, Monte Serra (1.229 m), Monte Serra dell'Abete (1.404 m), Monte Grattaculo (1.892 m), Monte Serra del Prete (2.182 m), Monte Pollino (2.249 m), Monte Serra Dolcedorme (2.267 m), Monte Serra delle Ciavole (2.112 m), Monte Serra di Crispo (2.043 m), Monte Pelato (1.397 m) e Monte Sparviere (1.714 m). Su queste vette, impervie e maestose, corre il confine tra la regione Basilicata e Calabria.
I monti dell'Orsomarso, infine, pur essendo localizzati interamente in Calabria, rappresentano l'ultima boscosa propaggine della catena appenninica lucana.
Note
modifica- ^ Appennino campano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Voci correlate
modifica- Monte Caruso
- Monte Carmine
- Monte Vulture
- Monti Li Foj
- Comprensorio Sellata-Volturino-Viggiano e Monti della Maddalena
- Monte Volturino
- Dolomiti lucane
- Massiccio del Sirino
- Monte Alpi
- Monti la Spina - Zaccana
- Monti Alburni
- Vallo di Diano
- Monte Cervati
- Massiccio del Pollino
- Monte Pollino
- Serra Dolcedorme
- Valle del Sele
Collegamenti esterni
modifica- Club Alpino Italiano - sezione Potenza, su caipotenza.it.
- APT Basilicata, su aptbasilicata.it. URL consultato il 30 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2007).
- Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, su parcoappenninolucano.it.
- Parco nazionale del Pollino, su parcopollino.it.
- Associazione Guide Ufficiali del Parco nazionale del Pollino, su guidepollino.com. URL consultato il 6 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2008).
- Parco regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti lucane, su parks.it.
- Rivista dei Parchi della Basilicata, su alparcolucano.it.