Alberto Liri (Genova, 29 febbraio 1912Boccan, 26 ottobre 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana[2].

Alberto Liri
NascitaGenova, 29 febbraio 1912
MorteBoccan, 26 ottobre 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali d'Eritrea
RepartoII Battaglione indigeni
Anni di servizio1933-1936
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia

modifica

Nacque a Genova il 29 febbraio 1912, figlio di Clemente e Teresa Carello.[2] Dopo aver completato gli studi presso l'Istituto tecnico commerciale "Tortelli" di della sua città natale, nel novembre 1933 si arruolò nel Regio Esercito in qualità di allievo presso la Scuola allievi ufficiali di complemento di Moncalieri conseguendo, nel giugno dell'anno successivo, la nomina a sottotenente dell'arma di fanteria assegnato in servizio presso l'89º Reggimento fanteria.[1] Completato il servizio di prima nomina nel gennaio 1935 veniva, pochi mesi dopo, richiamato in servizio attivo e assegnato al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea.[1] Salpato da Napoli il 18 giugno, sbarcò a Massaua, in Eritrea, nove giorni dopo venendo assegnato al II Battaglione indigeni come comandante del plotone esploratori.[1] Dopo lo scoppio della guerra d'Etiopia prese parte alle operazioni belliche sul fronte nord, e cadde in combattimento a Boccan il 26 ottobre 1936, nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale, venendo insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze

modifica
«Comandante di plotone esploratori di un battaglione indigeni, assolse il suo compito, dando costante prova di ardimento e di alto senso del dovere. Ferito da arma da fuoco, mentre affrontava decisamente l'avversario, non desisteva dalla lotta. Preso ancora di mira dal tiro nemico, mentre alla testa di pochi animosi si spingeva in zona insidiata, cadde ferito a morte trovando la forza di dire, prima di chiudere la giovane esistenza, che era soddisfatto del dovere compiuto e fiero di sacrificarsi all'immortalità della Patria. Già distintosi per valoroso contegno in precedenti combattimenti. Debra Sina-Guaà, 27 settembre-11 ottobre 1936; Boccan, 26 ottobre 1936 .[3]»
— Regio Decreto 14 gennaio 1938.

Annotazioni

modifica


  1. ^ a b c d Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 200.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Liri, Alberto, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia

modifica
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 200.
Periodici

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  • Liri, Alberto, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.