Aerofagia
L'aerofagia è la presenza di un'eccessiva quantità di aria all'interno dello stomaco. La presenza di quantità fisiologiche è definita aerogastria[1].
Aerofagia | |
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Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 306.4 |
ICD-10 | F45.3 |
MeSH | D000334 |
Clinica
modificaÈ caratterizzata da un rigonfiamento gassoso dell'addome con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze. Può causare anche dolore.
Eziologia
modificaLe cause che portano a tale manifestazione sono dovute: ad uno stato ansioso del soggetto, ad un ingurgitamento troppo veloce del cibo o dei liquidi, fermentazione di certi alimenti (in particolar modo quelli ad alta percentuale di grassi, i quali rallentano la digestione e contribuiscono ad un senso di gonfiore e gas), al fumo ed al consumo di gomme da masticare[senza fonte]. Talvolta l'insorgere della patologia può essere dovuta ad altri disturbi dell'apparato digerente quali ulcere o gastriti.
Rimedi
modificaIn caso di aerofagia sono sconsigliati gli apporti alimentari quali: lattosio, raffinosio, fruttosio e sorbitolo.
Per evitare l'irritazione della mucosa intestinale è pertanto necessario l'introduzione di riso e/o orzo, ovvero alimenti a basso contenuto zuccherino.
Note
modifica- ^ aerogastria, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Bibliografia
modifica- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Andrea Fava, et al., L'Enciclopedia, vol. 1, Milano, Mondadori, 2007, ISBN 977-00-381-5650-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «aerofagia»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su aerofagia
Controllo di autorità | BNE (ES) XX545115 (data) |
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