Adriano Leite Ribeiro
Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano (Rio de Janeiro, 17 febbraio 1982), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.
Adriano | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Adriano nel 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Brasile | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 189 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 95 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 28 maggio 2016 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Soprannominato Imperatore in riferimento all'omonima figura storica,[7][8] in giovane età veniva ampiamente considerato come uno dei talenti più promettenti al mondo,[9][10] tanto da raggiungere rispettivamente la sesta e la settima posizione nella classifica del Pallone d'oro (nel 2004 e nel 2005) all'età di soli 22 e 23 anni.[11][12] Tuttavia, nel corso degli anni non è riuscito a esprimere appieno il potenziale riconosciutogli,[13][14][15] tanto che la stessa rivista francese France Football lo ha inserito nella lista dei più grandi talenti sprecati nella storia del calcio.[16][17]
Durante la sua carriera ha legato il suo nome principalmente all'Inter aggiudicandosi coi nerazzurri due campionati italiani, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.[8] Del club milanese è inoltre il miglior marcatore della Champions League in assoluto con 18 reti.[8][18]
Con la maglia della nazionale brasiliana ha totalizzato 27 reti in 48 presenze, vincendo una Copa América nel 2004 e una Confederations Cup nel 2005.[8] Ha inoltre partecipato con la Seleção al Mondiale del 2006 e nel 2021 è stato inserito nella Walk of Fame del Maracanã.[19][20]
Biografia
modificaÈ figlio di Almir Leite Ribeiro,[21] deceduto il 3 agosto 2004 all'età di 44 anni per un possibile infarto:[21] tale lutto fu successivamente indicato dal calciatore come causa dell'insorgere di disturbi depressivi,[22] circostanza aggravata da una tendenza all'alcolismo che finì per comprometterne il rendimento agonistico e la carriera.[23][13]
Nel 2006 è divenuto padre di Adriano Carvalho Ribeiro,[8] il quale ne ha seguito le orme sportive venendo ingaggiato dal Grêmio nel 2021.[24]
Assieme a Luca Toni è stato uomo-copertina del videogioco Pro Evolution Soccer 6[25], prodotto da Konami.[8]
Controversie
modificaIndagato nell'autunno 2014 per un presunto coinvolgimento nel traffico di droga,[26] fu in breve tempo scagionato dalle accuse stante la sua estraneità ai fatti.[27]
Caratteristiche tecniche
modifica«Poteva tirare da ogni posizione, nessuno poteva fermarlo, nessuno poteva togliergli il pallone. Era un vero animale.»
Considerato un potenziale erede del connazionale Ronaldo[29][30], fu inizialmente inquadrato nella posizione di terzino.[31] Passato in breve tempo al ruolo di centravanti[29], fece valere la prestanza fisica e il senso del gol:[32][33] alle abilità nel gioco aereo associava il potente tiro di cui era capace col piede mancino,[34][35] stabilendo tra l'altro un primato nel campionato italiano per aver impresso al pallone la velocità di 140 km/h, durante un Inter-Palermo della stagione 2004-2005.[36][37]
Parimenti abile nel dribbling e nel servire assist ai compagni,[38][39] si distinse inoltre per una sostanziale correttezza in campo ricevendo in tutta la sua carriera un unico cartellino rosso.[40][41] Sia pur con scarsa incidenza dovuta agli infortuni,[42][43] il rendimento in campo soffrì gli eccessivi abusi di alcol.[14][44]
Carriera
modificaClub
modificaEsordi tra Brasile e Italia (2000-2004)
modificaLe spiccate qualità realizzative mostrate col Flamengo (compagine da cui venne lanciato nel calcio professionistico ancora minorenne il 6 febbraio 2000[8][31]) ne valsero la chiamata da parte dell'Inter nel 2001,[8] all'interno di una trattativa che portò il connazionale Vampeta a far ritorno in patria:[45] impressionando favorevolmente durante il precampionato,[31][46] esordì in Serie A il 9 settembre subentrando a Ventola nella trasferta di Parma conclusa sul 2-2.[47]
Autore del primo gol già alla seconda presenza (consegnando ai meneghini la vittoria nella sfida col Venezia[48][49]) debuttò anche in Europa,[50][29] scendendo in campo nella partita del 20 settembre contro il Braṣov valevole per la Coppa UEFA.[51] L'esiguo minutaggio riservatogli da Héctor Cúper — che pure vi fece affidamento durante la stracittadina milanese del 21 ottobre 2001 —[52] indusse la società ad un prestito alla Fiorentina,[53][54] col discreto bottino di 6 reti in 15 presenze:[55][56] il sodalizio toscano non riuscì tuttavia a scongiurare la retrocessione in B,[57] col giocatore successivamente trasferitosi in compartecipazione al Parma.[58][59]
Compiuto l'esordio il 25 agosto nella Supercoppa italiana che i ducali persero in favore della Juventus,[60] il ventenne brasiliano costituì di fatto una alternativa per l'attacco dopo che Di Vaio fu ceduto agli stessi bianconeri:[61] archiviata la prima marcatura in campo europeo il 3 ottobre contro il CSKA Mosca,[62] formò assieme a Mutu la più prolifica coppia d'attacco del torneo 2002-03 permettendo ai ducali la qualificazione in UEFA.[63][64]
L'infortunio alla coscia subìto a Brescia il 2 novembre 2003 — con uno score personale caratterizzato fin lì da 7 gol in altrettante partite —[65][42] ne pregiudicò lo schieramento sino al gennaio 2004,[66][67] col rientro festeggiato da una rete all'Udinese che valse una posizione nella top ten dei marcatori emiliani in massima categoria (23 centri).[68][69] In anticipo rispetto alle tempistiche pattuite dall'accordo che ne sanciva la permanenza in gialloblu fino al giugno 2004,[70] tornò a vestire la maglia nerazzurra nel corso del mercato invernale:[71] ai 23 milioni di euro sborsati dal club lombardo per l'acquisizione a titolo definitivo del cartellino si aggiunse il prestito dei giovani Eliakwu e Zicu.[72][8]
Col tecnico Zaccheroni capace di favorirne la coesistenza con Vieri nel ruolo di centravanti,[33][73] Adriano risultò protagonista del riuscito assalto alla quarta piazza siglando 9 gol in 16 partite:[8][74] match winner della sfida contro l'ex Parma che determinò il sorpasso in classifica alla penultima domenica,[75] archiviò il campionato con una doppietta all'Empoli utile a garantire un biglietto per la Champions League alla formazione meneghina.[8][76]
Inter, San Paolo e Flamengo (2004-2010)
modificaSotto la gestione di Roberto Mancini,[77] fece il proprio debutto in Champions realizzando un gol in casa del Basilea:[78] la duplice marcatura nel ritorno concorse invece al punteggio di 4-1,[79] qualificando l'Inter per la fase a gironi.[8] Ricevuta l'unica espulsione in carriera il 2 novembre 2004 per aver reagito con dei pugni alle provocazioni del valenciano Marco Caneira,[40][80] a fine anno giunse sesto nella classifica del Pallone d'oro.[81]
Capace di 16 reti in campionato — tra le quali spiccarono una tripletta al Messina e un celebre coast to coast contro l'Udinese —[8][82] si distinse anche in ambito europeo per la triplice realizzazione al Porto nel retour match degli ottavi di finale,[83] nonché per una doppietta contro la Roma che consentì ai nerazzurri d'ipotecare la vittoria in Coppa Italia:[84][8] suo risultò, infine, l'assist decisivo a Verón per la rete che valse la Supercoppa italiana ai danni della Juventus il 20 agosto 2005.[85]
Circa l'annata seguente da menzionare le ulteriori triplette siglate al Treviso (formazione al debutto nel massimo torneo[86][87]) e contro l'Artmedia Bratislava in coppa,[88][89] oltre alla doppia firma apposta sul derby che l'Inter tornò a vincere nel dicembre 2005 dopo un digiuno triennale:[90][8] il 29 marzo 2006 refertò poi contro il Villarreal la sedicesima marcatura in Champions League,[91] eguagliando il precedente record stabilito da Mazzola.[92] Confermato il successo nella coppa nazionale,[93] vinse inoltre a tavolino lo Scudetto dopo le sentenze di Calciopoli che promossero in vetta i milanesi:[8] schierato da titolare in Supercoppa contro la Roma,[94] lasciò posto a Crespo dopo un'ora di gioco.[94]
Spesso relegato in panchina per l'arrivo in attacco dell'argentino e di Ibrahimović,[95][96] tornò a segnare solamente il 23 dicembre 2006 contro l'Atalanta dopo un'astinenza realizzativa cominciata nel marzo precedente:[97][98] pagando una minor condizione fisica rispetto all'ottimale stato di forma,[99][100] incorse peraltro in esclusioni dovute a motivi disciplinari per gli eccessi mondani riportati dalla stampa.[101][102] Pur ormai declassato a rincalzo,[103] contribuì all'affermazione nel campionato 2006-07 con 5 reti in 23 presenze.[104]
Posto ai margini della rosa e financo espunto dalla lista europea il venticinquenne attaccante — che nell'estate 2007 rivelò una dipendenza dall'alcol conseguente alla depressione per la morte del padre e la rottura del fidanzamento con Danielle —[105][106] siglò un solo gol nel campionato 2007-08,[107] venendo poi ceduto in prestito gratuito al San Paolo:[108][109] durante il semestre in patria riguadagnò un accettabile stato fisico,[110][111] corroborato da 17 realizzazioni in 28 incontri disputati.[112][113]
Rientrato all'Inter nel frattempo passata a Mourinho,[114][115] durante la fase a gironi della Champions League 2008-09 andò a bersaglio contro Panathinaikos e Anorthosis divenendo il miglior marcatore del club nella manifestazione continentale:[116][18] benché sanzionato dal tecnico lusitano per la recidiva indisciplina,[117][118] offrì lievi segnali di ripresa in senso agonistico, appoggiando talvolta Ibrahimović nelle vesti di partner offensivo.[119][120] Nell'aprile 2009 — dopo un mancato rientro in Italia che aveva fatto seguito alla finestra di gare internazionali —[121][122] risolse tuttavia il contratto con la società,[123][124] venendo quindi tesserato dal Flamengo in cui aveva esordito.[125][126]
Similmente a quanto già avvenuto un biennio addietro,[8] l'esperienza in Brasile determinò una rinascita a livello personale per il calciatore:[127][44] capocannoniere del torneo a pari merito con Diego Tardelli,[128] aggiunse al proprio palmarès la vittoria del titolo nazionale.[129][130]
Roma e Corinthians (2010-2012)
modificaAll'età di 28 anni,[131] nell'estate 2010 tentò nuovamente l'avventura europea siglando un accordo con la Roma:[132][133] complice la condizione di sovrappeso e una moltitudine d'infortuni,[134] l'esperienza terminò già nel marzo 2011 con la risoluzione del contratto dopo 8 presenze totali senza alcuna rete.[135][136]
La successiva tappa della carriera riguardò il Corinthians,[137][138] dove malgrado un iniziale conflitto coi dirigenti — imputabile al suo recarsi in discoteca dopo aver rimosso la protezione alla caviglia che indossava per la rottura del tendine d'Achille —[139] rimpinguò la propria bacheca cogliendo un nuovo successo nel campionato brasiliano.[140]
Periodo d'inattività, brevi esperienze e ritiro (2012-2016)
modificaAbbandonata la squadra paulista nel marzo 2012 dopo la risoluzione contrattuale,[141] compì un ulteriore ritorno al Flamengo nell'agosto seguente:[142] il suo annuncio del possibile ritiro e la persistente situazione di sovrappeso comportarono però la risoluzione del tesseramento già in novembre.[143] Fallimentare anche il tentativo d'ingaggio da parte dell'Internacional nel giugno 2013,[144] a causa del lungo percorso riabilitativo che il trentunenne giocatore avrebbe dovuto compiere per riprendere una forma fisica adatta alla pratica sportiva.[144]
Durante i primi mesi del 2014 fu tesserato dall'Atlético Paranaense,[145] incorrendo tuttavia nel licenziamento già ad aprile:[146] pur tornato a calcare i campi e segnare un gol dopo oltre due anni,[8] il brasiliano aveva infatti disertato gli allenamenti recandosi invece in locali notturni.[147][8]
Mancato un ingaggio con il Le Havre (club militante nella Ligue 2 francese) ad inizio 2015 per le difficoltà economiche in cui versava il club transalpino,[148] pose termine alla carriera nel giugno 2016 dopo aver giocato un incontro della NPSL (quarto livello del campionato statunitense[149][150]) con la maglia del Miami United.[151][152]
Nazionale
modificaFacente parte della rosa che vinse nel 1999 il titolo mondiale Under-17,[21] esordì con la Nazionale maggiore il 15 novembre 2000 contro la Colombia:[21] un anno più tardi contribuì con 6 gol alla vittoria del campionato sudamericano Under-20 svoltosi in Ecuador.[21]
Messosi in luce durante la Confederations Cup 2003 per le reti a Stati Uniti e Turchia,[8] fu tra i protagonisti delle affermazioni che la Seleção riportò nella Copa América 2004 e in Confederations Cup nel 2005:[8][153] Adriano risultò peraltro capocannoniere di entrambe le manifestazioni,[154] andando a segno contro la rivale Argentina nelle finali di Lima e Francoforte.[155]
A bersaglio contro Australia e Ghana durante il campionato del mondo 2006,[156][8] conobbe successivamente un minor impiego da parte del commissario tecnico Dunga:[102][157] ritenendo di non aver compiuto appieno il recupero psicofisico dell'attaccante,[158] il selezionatore scelse infatti di rinunciarvi per il campionato del mondo 2010 tenutosi in Sudafrica.[159]
Statistiche
modificaTra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Adriano ha totalizzato globalmente 439 partite segnando 206 reti, alla media di 0.47 gol a partita.
Presenze e reti nei club
modificaStatistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.[160]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2000 | Flamengo | A/RJ CJH | 0 19 | 0 7 | CB | - | - | CM | 8 | 1 | RJ-SP | 3 | 1 | 30 | 9 |
gen. -giu.2001 | A/RJ A | 7 0 | 1 0 | CB | 4 | 1 | CM | 2 | 0 | RJ-SP | 1 | 0 | 14 | 2 | |
2001-gen. 2002 | Inter | A | 8 | 1 | CI | 1 | 0 | CU | 5 | 0 | - | - | - | 14 | 1 |
gen.-giu. 2002 | Fiorentina | A | 15 | 6 | CI | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 6 |
2002-2003 | Parma | A | 28 | 15 | CI | 1 | 0 | CU | 2 | 2 | - | - | - | 31 | 17 |
2003-gen. 2004 | A | 9 | 8 | CI | 2 | 0 | CU | 2 | 1 | - | - | - | 13 | 9 | |
Totale Parma | 37 | 23 | 3 | 0 | 4 | 3 | 44 | 26 | |||||||
gen.-giu. 2004 | Inter | A | 16 | 9 | CI | 2 | 3 | CU[161] | - | - | - | - | - | 18 | 12 |
2004-2005 | A | 30 | 16 | CI | 3 | 2 | UCL | 9[162] | 10[163] | - | - | - | 42 | 28 | |
2005-2006 | A | 30 | 13 | CI | 5 | 0 | UCL | 11[162] | 6[164] | SI | 1 | 0 | 47 | 19 | |
2006-2007 | A | 23 | 5 | CI | 3 | 1 | UCL | 3 | 0 | SI | 1 | 0 | 30 | 6 | |
lug.-dic. 2007 | A | 4 | 1 | CI | 0 | 0 | UCL | -[165] | - | SI | - | - | 4 | 1 | |
gen.-giu. 2008 | San Paolo | A1/SP A | 18 0 | 11 0 | CB | - | - | CL | 10 | 6 | - | - | - | 28 | 17 |
2008-apr. 2009 | Inter | A | 12 | 3 | CI | 3 | 2 | UCL | 7 | 2 | SI | 0 | 0 | 22 | 7 |
Totale Inter | 123 | 48 | 17 | 8 | 35 | 18 | 2 | 0 | 177 | 74 | |||||
mag.-dic. 2009 | Flamengo | A/RJ A | 0 30 | 0 19 | CB | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | 19 |
gen.-giu. 2010 | A/RJ A | 10 1 | 11 0 | CB | - | - | CL | 7 | 4 | - | - | - | 18 | 15 | |
2010-mar. 2011 | Roma | A | 5 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 1 | 0 | SI | 1 | 0 | 8 | 0 |
mar.2011 -dic.2011 | Corinthians | A1/SP A | 0 4 | 0 1 | CB | 0 | 0 | CL | 0 | 0 | - | - | - | 4 | 1 |
gen.-mar. 2012 | A1/SP A | 3 0 | 1 0 | CB | 0 | 0 | CL | 0 | 0 | - | - | - | 3 | 1 | |
Totale Corinthians | 3 4 | 1 1 | - | - | - | - | 7 | 2 | |||||||
ago.-nov. 2012 | Flamengo | A/RJ A | 0 0 | 0 | CB | - | - | CL | 0 | 0 | - | - | - | 0 | 0 |
Totale Flamengo | 17 50 | 12 26 | 4 | 1 | 17 | 5 | 4 | 1 | 92 | 45 | |||||
gen.-apr. 2014 | Atlético Paranaense | A1/PR A | 1 0 | 0 | CB | - | - | CL | 3 | 1 | - | - | - | 4 | 1 |
mag. 2016 | Miami United | NPSL | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2 | 1 |
Totale carriera | 275 | 129 | 25 | 9 | 70 | 33 | 7 | 1 | 377 | 172 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
modificaCronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
25-5-2004 | Barcellona | Catalogna | 2-5 | Brasile | 1 | ||
6-9-2005 | Siviglia | Siviglia | 1-1 | Brasile | - | ||
30-5-2006 | Basilea | Lucerna XI | 0-8 | Brasile | 2 | ||
Totale | Presenze | 3 | Reti | 3 |
Palmarès
modificaClub
modificaCompetizioni statali
modifica- Flamengo: 2000, 2001
Competizioni nazionali
modifica- Flamengo: 2001
- Coppa Italia: 2
Nazionale
modificaCompetizioni giovanili
modifica- 1999
- 2001
Competizioni maggiori
modificaIndividuale
modifica- Capocannoniere della Coppa America: 1
- Perù 2004 (7 gol)
- Miglior giocatore della Coppa America: 1
- 2005 (5 gol)
- 2005
- 2009 (19 gol)
- Bola de Ouro: 1
- 2009
- 2009
Note
modifica- ^ 26 (8) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Carioca.
- ^ 18 (11) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paulista.
- ^ 41 (30) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Carioca.
- ^ 7 (2) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paulista.
- ^ 2 (1) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paranaense.
- ^ 51 (30) se si comprendono anche le amichevoli non ufficiali disputate con la nazionale maggiore brasiliana.
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- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Giacomo Detomaso, Memorie di Adriano, su ultimouomo.com, 17 febbraio 2015.
- ^ Se Copa América vale (pelo menos para o Messi), Adriano Imperador é um grande injustiçado na Bola de Ouro, su espn.com.br.
- ^ Top facts about Adriano, The Emperor, su sportmob.com.
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- ^ La top 10 dei talenti sprecati di France Football: Cassano è al primo posto, su tg24.sky.it.
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- ^ Adriano Transfermarkt, su transfermarkt.it.
- ^ Non inseribile nella lista UEFA, essendo già sceso in campo con un altro club durante la stagione.
- ^ a b 2 presenze nei turni preliminari.
- ^ 3 reti nei turni preliminari.
- ^ 1 rete nei turni preliminari.
- ^ Non inserito nella lista UEFA.
- ^ 7º titolo
- ^ 2º titolo
Bibliografia
modifica- Almanacco illustrato del calcio 2015, Modena, Panini Editore, 2014, pp. 832, ISBN 978-8891214546.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Adriano Leite Ribeiro
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adriano Leite Ribeiro
Collegamenti esterni
modifica- Adriano Leite Ribeiro, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Adriano Leite Ribeiro, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Adriano, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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- Adriano Leite Ribeiro, su giocatoridellaroma.it.