Adriano Leite Ribeiro

calciatore brasiliano

Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano (Rio de Janeiro, 17 febbraio 1982), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.

Adriano
Adriano nel 2009
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza189 cm
Peso95 kg
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera28 maggio 2016
Carriera
Giovanili
1998-2000Flamengo
Squadre di club1
2000-2001Flamengo19 (7)[1]
2001-2002Inter8 (1)
2002Fiorentina15 (6)
2002-2004Parma37 (23)
2004-2007Inter103 (44)
2007-2008San Paolo18 (11)[2]
2008-2009Inter12 (3)
2009-2010Flamengo31 (19)[3]
2010-2011Roma5 (0)
2011-2012Corinthians4 (1)[4]
2012Flamengo0 (0)
2014Atlético Paranaense1 (1)[5]
2016Miami Utd2 (1)
Nazionale
1999Brasile (bandiera) Brasile U-175 (1)
2001-2002Brasile (bandiera) Brasile U-209 (6)
2000-2010Brasile (bandiera) Brasile48 (27)[6]
Palmarès
 Confederations Cup
OroGermania 2005
 Copa América
OroPerù 2004
 Campionato sudamericano di calcio Under-20
OroEcuador 2001
 Mondiali di calcio Under-17
OroNuova Zelanda 1999
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2016

Soprannominato Imperatore in riferimento all'omonima figura storica,[7][8] in giovane età veniva ampiamente considerato come uno dei talenti più promettenti al mondo,[9][10] tanto da raggiungere rispettivamente la sesta e la settima posizione nella classifica del Pallone d'oro (nel 2004 e nel 2005) all'età di soli 22 e 23 anni.[11][12] Tuttavia, nel corso degli anni non è riuscito a esprimere appieno il potenziale riconosciutogli,[13][14][15] tanto che la stessa rivista francese France Football lo ha inserito nella lista dei più grandi talenti sprecati nella storia del calcio.[16][17]

Durante la sua carriera ha legato il suo nome principalmente all'Inter aggiudicandosi coi nerazzurri due campionati italiani, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.[8] Del club milanese è inoltre il miglior marcatore della Champions League in assoluto con 18 reti.[8][18]

Con la maglia della nazionale brasiliana ha totalizzato 27 reti in 48 presenze, vincendo una Copa América nel 2004 e una Confederations Cup nel 2005.[8] Ha inoltre partecipato con la Seleção al Mondiale del 2006 e nel 2021 è stato inserito nella Walk of Fame del Maracanã.[19][20]

Biografia

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È figlio di Almir Leite Ribeiro,[21] deceduto il 3 agosto 2004 all'età di 44 anni per un possibile infarto:[21] tale lutto fu successivamente indicato dal calciatore come causa dell'insorgere di disturbi depressivi,[22] circostanza aggravata da una tendenza all'alcolismo che finì per comprometterne il rendimento agonistico e la carriera.[23][13]

Nel 2006 è divenuto padre di Adriano Carvalho Ribeiro,[8] il quale ne ha seguito le orme sportive venendo ingaggiato dal Grêmio nel 2021.[24]

Assieme a Luca Toni è stato uomo-copertina del videogioco Pro Evolution Soccer 6[25], prodotto da Konami.[8]

Controversie

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Indagato nell'autunno 2014 per un presunto coinvolgimento nel traffico di droga,[26] fu in breve tempo scagionato dalle accuse stante la sua estraneità ai fatti.[27]

Caratteristiche tecniche

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«Poteva tirare da ogni posizione, nessuno poteva fermarlo, nessuno poteva togliergli il pallone. Era un vero animale.»

Considerato un potenziale erede del connazionale Ronaldo[29][30], fu inizialmente inquadrato nella posizione di terzino.[31] Passato in breve tempo al ruolo di centravanti[29], fece valere la prestanza fisica e il senso del gol:[32][33] alle abilità nel gioco aereo associava il potente tiro di cui era capace col piede mancino,[34][35] stabilendo tra l'altro un primato nel campionato italiano per aver impresso al pallone la velocità di 140 km/h, durante un Inter-Palermo della stagione 2004-2005.[36][37]

Parimenti abile nel dribbling e nel servire assist ai compagni,[38][39] si distinse inoltre per una sostanziale correttezza in campo ricevendo in tutta la sua carriera un unico cartellino rosso.[40][41] Sia pur con scarsa incidenza dovuta agli infortuni,[42][43] il rendimento in campo soffrì gli eccessivi abusi di alcol.[14][44]

Carriera

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Esordi tra Brasile e Italia (2000-2004)

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Le spiccate qualità realizzative mostrate col Flamengo (compagine da cui venne lanciato nel calcio professionistico ancora minorenne il 6 febbraio 2000[8][31]) ne valsero la chiamata da parte dell'Inter nel 2001,[8] all'interno di una trattativa che portò il connazionale Vampeta a far ritorno in patria:[45] impressionando favorevolmente durante il precampionato,[31][46] esordì in Serie A il 9 settembre subentrando a Ventola nella trasferta di Parma conclusa sul 2-2.[47]

Autore del primo gol già alla seconda presenza (consegnando ai meneghini la vittoria nella sfida col Venezia[48][49]) debuttò anche in Europa,[50][29] scendendo in campo nella partita del 20 settembre contro il Braṣov valevole per la Coppa UEFA.[51] L'esiguo minutaggio riservatogli da Héctor Cúper — che pure vi fece affidamento durante la stracittadina milanese del 21 ottobre 2001 —[52] indusse la società ad un prestito alla Fiorentina,[53][54] col discreto bottino di 6 reti in 15 presenze:[55][56] il sodalizio toscano non riuscì tuttavia a scongiurare la retrocessione in B,[57] col giocatore successivamente trasferitosi in compartecipazione al Parma.[58][59]

 
Adriano esulta con la maglia del Parma nel 2002

Compiuto l'esordio il 25 agosto nella Supercoppa italiana che i ducali persero in favore della Juventus,[60] il ventenne brasiliano costituì di fatto una alternativa per l'attacco dopo che Di Vaio fu ceduto agli stessi bianconeri:[61] archiviata la prima marcatura in campo europeo il 3 ottobre contro il CSKA Mosca,[62] formò assieme a Mutu la più prolifica coppia d'attacco del torneo 2002-03 permettendo ai ducali la qualificazione in UEFA.[63][64]

L'infortunio alla coscia subìto a Brescia il 2 novembre 2003 — con uno score personale caratterizzato fin lì da 7 gol in altrettante partite —[65][42] ne pregiudicò lo schieramento sino al gennaio 2004,[66][67] col rientro festeggiato da una rete all'Udinese che valse una posizione nella top ten dei marcatori emiliani in massima categoria (23 centri).[68][69] In anticipo rispetto alle tempistiche pattuite dall'accordo che ne sanciva la permanenza in gialloblu fino al giugno 2004,[70] tornò a vestire la maglia nerazzurra nel corso del mercato invernale:[71] ai 23 milioni di euro sborsati dal club lombardo per l'acquisizione a titolo definitivo del cartellino si aggiunse il prestito dei giovani Eliakwu e Zicu.[72][8]

Col tecnico Zaccheroni capace di favorirne la coesistenza con Vieri nel ruolo di centravanti,[33][73] Adriano risultò protagonista del riuscito assalto alla quarta piazza siglando 9 gol in 16 partite:[8][74] match winner della sfida contro l'ex Parma che determinò il sorpasso in classifica alla penultima domenica,[75] archiviò il campionato con una doppietta all'Empoli utile a garantire un biglietto per la Champions League alla formazione meneghina.[8][76]

Inter, San Paolo e Flamengo (2004-2010)

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Sotto la gestione di Roberto Mancini,[77] fece il proprio debutto in Champions realizzando un gol in casa del Basilea:[78] la duplice marcatura nel ritorno concorse invece al punteggio di 4-1,[79] qualificando l'Inter per la fase a gironi.[8] Ricevuta l'unica espulsione in carriera il 2 novembre 2004 per aver reagito con dei pugni alle provocazioni del valenciano Marco Caneira,[40][80] a fine anno giunse sesto nella classifica del Pallone d'oro.[81]

Capace di 16 reti in campionato — tra le quali spiccarono una tripletta al Messina e un celebre coast to coast contro l'Udinese —[8][82] si distinse anche in ambito europeo per la triplice realizzazione al Porto nel retour match degli ottavi di finale,[83] nonché per una doppietta contro la Roma che consentì ai nerazzurri d'ipotecare la vittoria in Coppa Italia:[84][8] suo risultò, infine, l'assist decisivo a Verón per la rete che valse la Supercoppa italiana ai danni della Juventus il 20 agosto 2005.[85]

 
Adriano in gol nel derby milanese del 15 febbraio 2009

Circa l'annata seguente da menzionare le ulteriori triplette siglate al Treviso (formazione al debutto nel massimo torneo[86][87]) e contro l'Artmedia Bratislava in coppa,[88][89] oltre alla doppia firma apposta sul derby che l'Inter tornò a vincere nel dicembre 2005 dopo un digiuno triennale:[90][8] il 29 marzo 2006 refertò poi contro il Villarreal la sedicesima marcatura in Champions League,[91] eguagliando il precedente record stabilito da Mazzola.[92] Confermato il successo nella coppa nazionale,[93] vinse inoltre a tavolino lo Scudetto dopo le sentenze di Calciopoli che promossero in vetta i milanesi:[8] schierato da titolare in Supercoppa contro la Roma,[94] lasciò posto a Crespo dopo un'ora di gioco.[94]

Spesso relegato in panchina per l'arrivo in attacco dell'argentino e di Ibrahimović,[95][96] tornò a segnare solamente il 23 dicembre 2006 contro l'Atalanta dopo un'astinenza realizzativa cominciata nel marzo precedente:[97][98] pagando una minor condizione fisica rispetto all'ottimale stato di forma,[99][100] incorse peraltro in esclusioni dovute a motivi disciplinari per gli eccessi mondani riportati dalla stampa.[101][102] Pur ormai declassato a rincalzo,[103] contribuì all'affermazione nel campionato 2006-07 con 5 reti in 23 presenze.[104]

Posto ai margini della rosa e financo espunto dalla lista europea il venticinquenne attaccante — che nell'estate 2007 rivelò una dipendenza dall'alcol conseguente alla depressione per la morte del padre e la rottura del fidanzamento con Danielle —[105][106] siglò un solo gol nel campionato 2007-08,[107] venendo poi ceduto in prestito gratuito al San Paolo:[108][109] durante il semestre in patria riguadagnò un accettabile stato fisico,[110][111] corroborato da 17 realizzazioni in 28 incontri disputati.[112][113]

 
Adriano in azione con la maglia del Flamengo nel 2009

Rientrato all'Inter nel frattempo passata a Mourinho,[114][115] durante la fase a gironi della Champions League 2008-09 andò a bersaglio contro Panathinaikos e Anorthosis divenendo il miglior marcatore del club nella manifestazione continentale:[116][18] benché sanzionato dal tecnico lusitano per la recidiva indisciplina,[117][118] offrì lievi segnali di ripresa in senso agonistico, appoggiando talvolta Ibrahimović nelle vesti di partner offensivo.[119][120] Nell'aprile 2009 — dopo un mancato rientro in Italia che aveva fatto seguito alla finestra di gare internazionali —[121][122] risolse tuttavia il contratto con la società,[123][124] venendo quindi tesserato dal Flamengo in cui aveva esordito.[125][126]

Similmente a quanto già avvenuto un biennio addietro,[8] l'esperienza in Brasile determinò una rinascita a livello personale per il calciatore:[127][44] capocannoniere del torneo a pari merito con Diego Tardelli,[128] aggiunse al proprio palmarès la vittoria del titolo nazionale.[129][130]

Roma e Corinthians (2010-2012)

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All'età di 28 anni,[131] nell'estate 2010 tentò nuovamente l'avventura europea siglando un accordo con la Roma:[132][133] complice la condizione di sovrappeso e una moltitudine d'infortuni,[134] l'esperienza terminò già nel marzo 2011 con la risoluzione del contratto dopo 8 presenze totali senza alcuna rete.[135][136]

La successiva tappa della carriera riguardò il Corinthians,[137][138] dove malgrado un iniziale conflitto coi dirigenti — imputabile al suo recarsi in discoteca dopo aver rimosso la protezione alla caviglia che indossava per la rottura del tendine d'Achille —[139] rimpinguò la propria bacheca cogliendo un nuovo successo nel campionato brasiliano.[140]

Periodo d'inattività, brevi esperienze e ritiro (2012-2016)

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Abbandonata la squadra paulista nel marzo 2012 dopo la risoluzione contrattuale,[141] compì un ulteriore ritorno al Flamengo nell'agosto seguente:[142] il suo annuncio del possibile ritiro e la persistente situazione di sovrappeso comportarono però la risoluzione del tesseramento già in novembre.[143] Fallimentare anche il tentativo d'ingaggio da parte dell'Internacional nel giugno 2013,[144] a causa del lungo percorso riabilitativo che il trentunenne giocatore avrebbe dovuto compiere per riprendere una forma fisica adatta alla pratica sportiva.[144]

Durante i primi mesi del 2014 fu tesserato dall'Atlético Paranaense,[145] incorrendo tuttavia nel licenziamento già ad aprile:[146] pur tornato a calcare i campi e segnare un gol dopo oltre due anni,[8] il brasiliano aveva infatti disertato gli allenamenti recandosi invece in locali notturni.[147][8]

Mancato un ingaggio con il Le Havre (club militante nella Ligue 2 francese) ad inizio 2015 per le difficoltà economiche in cui versava il club transalpino,[148] pose termine alla carriera nel giugno 2016 dopo aver giocato un incontro della NPSL (quarto livello del campionato statunitense[149][150]) con la maglia del Miami United.[151][152]

Nazionale

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Facente parte della rosa che vinse nel 1999 il titolo mondiale Under-17,[21] esordì con la Nazionale maggiore il 15 novembre 2000 contro la Colombia:[21] un anno più tardi contribuì con 6 gol alla vittoria del campionato sudamericano Under-20 svoltosi in Ecuador.[21]

Messosi in luce durante la Confederations Cup 2003 per le reti a Stati Uniti e Turchia,[8] fu tra i protagonisti delle affermazioni che la Seleção riportò nella Copa América 2004 e in Confederations Cup nel 2005:[8][153] Adriano risultò peraltro capocannoniere di entrambe le manifestazioni,[154] andando a segno contro la rivale Argentina nelle finali di Lima e Francoforte.[155]

A bersaglio contro Australia e Ghana durante il campionato del mondo 2006,[156][8] conobbe successivamente un minor impiego da parte del commissario tecnico Dunga:[102][157] ritenendo di non aver compiuto appieno il recupero psicofisico dell'attaccante,[158] il selezionatore scelse infatti di rinunciarvi per il campionato del mondo 2010 tenutosi in Sudafrica.[159]

Statistiche

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Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Adriano ha totalizzato globalmente 439 partite segnando 206 reti, alla media di 0.47 gol a partita.

Presenze e reti nei club

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Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.[160]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
2000   Flamengo A/RJ CJH 0 19 0 7 CB - - CM 8 1 RJ-SP 3 1 30 9
gen. -giu.2001 A/RJ A 7 0 1 0 CB 4 1 CM 2 0 RJ-SP 1 0 14 2
2001-gen. 2002   Inter A 8 1 CI 1 0 CU 5 0 - - - 14 1
gen.-giu. 2002   Fiorentina A 15 6 CI - - - - - - - - 15 6
2002-2003   Parma A 28 15 CI 1 0 CU 2 2 - - - 31 17
2003-gen. 2004 A 9 8 CI 2 0 CU 2 1 - - - 13 9
Totale Parma 37 23 3 0 4 3 44 26
gen.-giu. 2004   Inter A 16 9 CI 2 3 CU[161] - - - - - 18 12
2004-2005 A 30 16 CI 3 2 UCL 9[162] 10[163] - - - 42 28
2005-2006 A 30 13 CI 5 0 UCL 11[162] 6[164] SI 1 0 47 19
2006-2007 A 23 5 CI 3 1 UCL 3 0 SI 1 0 30 6
lug.-dic. 2007 A 4 1 CI 0 0 UCL -[165] - SI - - 4 1
gen.-giu. 2008   San Paolo A1/SP A 18 0 11 0 CB - - CL 10 6 - - - 28 17
2008-apr. 2009   Inter A 12 3 CI 3 2 UCL 7 2 SI 0 0 22 7
Totale Inter 123 48 17 8 35 18 2 0 177 74
mag.-dic. 2009   Flamengo A/RJ A 0 30 0 19 CB - - - - - - - - 30 19
gen.-giu. 2010 A/RJ A 10 1 11 0 CB - - CL 7 4 - - - 18 15
2010-mar. 2011   Roma A 5 0 CI 1 0 UCL 1 0 SI 1 0 8 0
mar.2011 -dic.2011   Corinthians A1/SP A 0 4 0 1 CB 0 0 CL 0 0 - - - 4 1
gen.-mar. 2012 A1/SP A 3 0 1 0 CB 0 0 CL 0 0 - - - 3 1
Totale Corinthians 3 4 1 1 - - - - 7 2
ago.-nov. 2012   Flamengo A/RJ A 0 0 0 CB - - CL 0 0 - - - 0 0
Totale Flamengo 17 50 12 26 4 1 17 5 4 1 92 45
gen.-apr. 2014   Atlético Paranaense A1/PR A 1 0 0 CB - - CL 3 1 - - - 4 1
mag. 2016   Miami United NPSL 2 1 - - - - - - - - - 2 1
Totale carriera 275 129 25 9 70 33 7 1 377 172

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
15-11-2000 San Paolo Brasile   1 – 0   Colombia Qual. Mondiali 2002 -
29-3-2003 Porto Portogallo   2 – 1   Brasile Amichevole -
11-6-2003 Abuja Nigeria   0 – 3   Brasile Amichevole 1
19-6-2003 Parigi Brasile   0 – 1   Camerun Conf. Cup 2003 - 1º turno -
21-6-2003 Lione Brasile   1 – 0   Stati Uniti Conf. Cup 2003 - 1º turno 1
23-6-2003 Saint-Étienne Brasile   2 – 2   Turchia Conf. Cup 2003 - 1º turno 1
12-10-2003 Leicester Giamaica   0 – 1   Brasile Amichevole -
8-7-2004 Arequipa Brasile   1 – 0   Cile Coppa America 2004 - 1º turno -
11-7-2004 Arequipa Brasile   4 – 1   Costa Rica Coppa America 2004 - 1º turno 3
14-7-2004 Arequipa Brasile   1 – 2   Paraguay Coppa America 2004 - 1º turno -
18-7-2004 Piura Messico   0 – 4   Brasile Coppa America 2004 - Quarti di finale 2
21-7-2004 Lima Brasile   1 – 1 dts
(5 – 3 dtr)
  Uruguay Coppa America 2004 - Semifinale 1
25-7-2004 Lima Argentina   2 – 2 dts
(2 – 4 dtr)
  Brasile Coppa America 2004 - Finale 1 [166]
5-9-2004 San Paolo Brasile   3 – 1   Bolivia Qual. Mondiali 2006 1
8-9-2004 Berlino Germania   1 – 1   Brasile Amichevole -
9-10-2004 Maracaibo Venezuela   2 – 5   Brasile Qual. Mondiali 2006 1
13-10-2004 Maceió Brasile   0 – 0   Colombia Qual. Mondiali 2006 -
17-11-2004 Quito Ecuador   1 – 0   Brasile Qual. Mondiali 2006 -
5-6-2005 Porto Alegre Brasile   4 – 1   Paraguay Qual. Mondiali 2006 -
8-6-2005 Buenos Aires Argentina   3 – 1   Brasile Qual. Mondiali 2006 -
16-6-2005 Lipsia Brasile   3 – 0   Grecia Conf. Cup 2005 - 1º turno 1
19-6-2005 Hannover Messico   1 – 0   Brasile Conf. Cup 2005 - 1º turno -
22-6-2005 Colonia Giappone   2 – 2   Brasile Conf. Cup 2005 - 1º turno -
25-6-2005 Norimberga Germania   2 – 3   Brasile Conf. Cup 2005 - Semifinale 2
29-6-2005 Francoforte Brasile   4 – 1   Argentina Conf. Cup 2005 - Finale 2 [167]
17-8-2005 Spalato Croazia   1 – 1   Brasile Amichevole -
4-9-2005 Brasilia Brasile   5 – 0   Cile Qual. Mondiali 2006 3
9-10-2005 La Paz Bolivia   1 – 1   Brasile Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2005 Belém Brasile   3 – 0   Venezuela Qual. Mondiali 2006 1
12-11-2005 Abu Dhabi Emirati Arabi Uniti   0 – 8   Brasile Amichevole 1
1-3-2006 Mosca Russia   0 – 1   Brasile Amichevole -
4-6-2006 Ginevra Brasile   4 – 0   Nuova Zelanda Amichevole 1
13-6-2006 Berlino Brasile   1 – 0   Croazia Mondiali 2006 - 1º turno -
18-6-2006 Monaco Brasile   2 – 0   Australia Mondiali 2006 - 1º turno 1
27-6-2006 Dortmund Brasile   3 – 0   Ghana Mondiali 2006 - Ottavi di finale 1
1-7-2006 Francoforte Brasile   0 – 1   Francia Mondiali 2006 - Quarti di finale -
6-2-2007 Londra Brasile   0 – 2   Portogallo Amichevole -
31-5-2008 Seattle Canada   2 – 3   Brasile Amichevole -
6-6-2008 Boston Brasile   0 – 2   Venezuela Amichevole -
15-6-2008 Asunción Paraguay   2 – 0   Brasile Qual. Mondiali 2010 -
18-6-2008 Belo Horizonte Brasile   0 – 0   Argentina Qual. Mondiali 2010 -
12-10-2008 San Cristobal Venezuela   0 – 4   Brasile Qual. Mondiali 2010 1
19-11-2008 Gama Brasile   6 – 2   Portogallo Amichevole 1
10-2-2009 Londra Brasile   2 – 0   Italia Amichevole -
5-9-2009 Rosario Argentina   1 – 3   Brasile Qual. Mondiali 2010 -
9-9-2009 Salvador Brasile   4 – 2   Cile Qual. Mondiali 2010 -
11-10-2009 La Paz Bolivia   2 – 1   Brasile Qual. Mondiali 2010 -
2-3-2010 Londra Irlanda   0 – 2   Brasile Amichevole -
Totale Presenze 48 Reti (17º posto) 27
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-5-2004 Barcellona Catalogna   2-5   Brasile 1
6-9-2005 Siviglia Siviglia   1-1   Brasile -
30-5-2006 Basilea Lucerna XI   0-8   Brasile 2
Totale Presenze 3 Reti 3

Palmarès

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Competizioni statali

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Flamengo: 2000, 2001

Competizioni nazionali

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Flamengo: 2001
Inter: 2004-2005, 2005-2006
Inter: 2005, 2006, 2008
Inter: 2005-2006, 2006-2007
Flamengo: 2009
Corinthians: 2011

Nazionale

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Competizioni giovanili

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1999
2001

Competizioni maggiori

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Perù 2004
2005

Individuale

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2001
2001
Perù 2004 (7 gol)
Perù 2004
2005 (5 gol)
2005
2005
2009 (19 gol)
2009
2009
  1. ^ 26 (8) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Carioca.
  2. ^ 18 (11) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paulista.
  3. ^ 41 (30) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Carioca.
  4. ^ 7 (2) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paulista.
  5. ^ 2 (1) se si comprendono anche le partite disputate nel Campionato Paranaense.
  6. ^ 51 (30) se si comprendono anche le amichevoli non ufficiali disputate con la nazionale maggiore brasiliana.
  7. ^ Il ritorno dell'Imperatore, Adriano a San Siro: "Grazie, Inter", su inter.it, 19 aprile 2022.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Giacomo Detomaso, Memorie di Adriano, su ultimouomo.com, 17 febbraio 2015.
  9. ^ Se Copa América vale (pelo menos para o Messi), Adriano Imperador é um grande injustiçado na Bola de Ouro, su espn.com.br.
  10. ^ Top facts about Adriano, The Emperor, su sportmob.com.
  11. ^ European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 2004, su rsssf.org.
  12. ^ European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 2005, su rsssf.org.
  13. ^ a b Gianni Piva, Il male di Adriano: l'alcol ? No, la testa, in la Repubblica, 21 novembre 2007, p. 62.
  14. ^ a b Francesca Ferrazza, Adriano è arrivato, ora dieta e contratto, in la Repubblica, 8 giugno 2010, p. 23.
  15. ^ At 32, What Can Adriano Salvage of a Wasted Career?, su bleacherreport.com.
  16. ^ Cassano, per France Football è il re dei talenti sprecati, su corrieredellosport.it.
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  161. ^ Non inseribile nella lista UEFA, essendo già sceso in campo con un altro club durante la stagione.
  162. ^ a b 2 presenze nei turni preliminari.
  163. ^ 3 reti nei turni preliminari.
  164. ^ 1 rete nei turni preliminari.
  165. ^ Non inserito nella lista UEFA.
  166. ^ 7º titolo
  167. ^ 2º titolo

Bibliografia

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  • Almanacco illustrato del calcio 2015, Modena, Panini Editore, 2014, pp. 832, ISBN 978-8891214546.

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