Minsait News Italia | 7 giugno 2024
Microsoft è stata accusata di violazione della privacy nelle scuole europee
L'Antitrust italiana multa Meta per pratiche commerciali scorrette
La Commissione Europea ha approvato gli aiuti di Stato italiani a favore della STMicroelectronics per costruire un impianto di microchip da 5 miliardi di euro
Le due agenzie antitrust statunitensi hanno avviato un'indagine su Microsoft, OpenAI e Nvidia
Una settimana impegnativa per Microsoft che si trova a dover rispondere alla denuncia presentata dalla organizzazione non governativa Noyb (None of your business) presso il Garante della privacy austriaco. Le accuse riguardano l’utilizzo della suite 365 Education nelle scuole di tutta Europa, e di come questo pacchetto non rispetti le norme del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr). Microsoft è accusata di delegare e “scaricare” la responsabilità della conformità al Gdpr alle scuole, che spesso non hanno dati o mezzi necessari per farlo. Inoltre, sempre secondo la Ong, Microsoft 365 Education avrebbe installato cookie che raccolgono dati sul comportamento degli utenti senza il loro consenso.
Negli Usa, dopo mesi di stallo, le due agenzie antitrust, Federal Trade Commission (FTC) e Dipartimento di Giustizia, in seguito a oltre sei mesi di trattative hanno raggiunto un accordo che consente loro di procedere con le indagini antitrust sui ruoli dominanti di Microsoft, OpenAI e Nvidia nel settore dell'intelligenza artificiale. In base all’accordo, la FTC aprirà un’indagine che che dovrà valutare se il rapporto tra Microsoft e OpenAI violi la legge antitrust. Il Dipartimento di Giustizia indagherà se Nvidia ha violato a legge antitrust e manterrà gli occhi puntati anche su Google di Alphabet.
Anche in Italia va avanti la sorveglianza speciale nei confronti delle Big Tech: Meta è stata multata per 3,5 milioni dall’AGCM, l’autorità di regolamentazione antitrust italiana, per pratiche commerciali scorrette. Secondo l’Autorità, Meta non avrebbe informato adeguatamente gli utenti al momento dell’iscrizione sull’utilizzo dei suoi dati personali a fini commerciali. Inoltre, Meta non ha fornito agli utenti informazioni su come contestare le sospensioni degli account. Meta ha criticato la sanzione, sottolineando gli sforzi dell’azienda verso una maggiore trasparenza nei confronti degli utenti.
E restando sempre in Italia, in Sicilia verrà costruito un nuovo impianto per la produzione di microchip. Lo scorso venerdì, infatti, è arrivato il via libera della Commissione europea agli aiuti di Stato italiani a favore della italo-francese STMicroelectronics per la costruzione di un nuovo sito produttivo da 5 miliardi di euro nel Paese, a Catania. La sovvenzione da parte dello Stato sarà di circa 2 miliardi di euro. La misura rientra nel quadro del Chips Act europeo, che si pone l’obiettivo di diminuire la dipendenza nei confronti di Asia e Stati Uniti per quanto concerne l’ approvvigionamento di componenti fondamentali per l’industria hi-tech, dall’informatica alla produzione di automobili.
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