Minsait News Italia | 28 giugno 2024
Apple per ora non introdurrà nell’Unione Europea le nuove funzionalità per iPhone basate sull’intelligenza artificiale perché è preoccupata delle varie regolamentazioni. Difatti, la Commissione Europea l'ha accusata di aver violato le norme sulla concorrenza digitale con il suo App Store
Microsoft colpita dall'accusa antitrust dell'UE sull'app Teams, rischia una pesante multa
Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, Apple e Meta si starebbero accordando per una partnership con l'intelligenza artificiale; un'indiscrezione di Bloomberg, invece, smentisce.
Durante questa settimana, come largamente anticipato negli scorsi mesi, la Commissione europea ha accusato formalmente Microsoft di aver collegato in maniera illegale la propria app di chat e video, Teams, con il suo pacchetto Office, ottenendo da questo un vantaggio sleale nei confronti della concorrenza. L’accusa è stata innescata nel 2020 dalla denuncia da parte dell’app rivale di messaggistica per il workplace, Slack, di proprietà di Salesforce. Qualora dovesse essere ritenuta colpevole, Microsoft rischia una pesante multa, che potrà ammontare fino al 10% del suo fatturato annuo globale. Al momento l’autorità di controllo Ue richiede che la suite Office venga venduta a un prezzo più basso e senza Teams, i concorrenti, invece, si aspettano condizioni di interoperabilità più chiare tra le app e maggiori incentivi per ripristinare una scelta libera ed equa. Ora la palla passa a Microsoft.
Continua anche la battaglia - senza esclusione di colpi - tra Apple e Unione europea: lo scorso lunedì la Commissione europea ha pubblicato i primi risultati della sua indagine sulla conformità dell’App Store con il Digital Markets Act (DMA). Secondo l’organo esecutivo dell’Ue, nonostante le modifiche e l’apertura degli ultimi mesi anche a store di terze parti, le regole dell’App Store di Apple violerebbero il DMA, perché impedirebbero agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi. La Commissione, inoltre, ha aperto anche un’altra indagine, sulla cosiddetta “Core Technology Fee” di Apple, ovvero una tassa di 50 centesimi che Apple fa pagare agli sviluppatori delle App distribuite tramite lo store ufficiale per ogni installazione dopo il primo milione di download in un anno. Apple, preoccupata dell’impatto delle varie regolamentazioni europee, ha annunciato che le nuove funzionalità basate sui sistemi di intelligenza artificiale, annunciate durante l’ultima Worldwide Developers Conference (WWDC), non verranno rilasciate in Europa fino a data da destinarsi. Incertezza giuridica o ripicca?
La scorsa settimana il Wall Street Journal aveva pubblicato rumors su una possibile trattativa tra Apple e Meta per portare il large language model Llama sui dispositivi Apple. La notizia faceva seguito all’annuncio di Apple, arrivato durante la WWDC, riguardante l’apertura ad altre partnership oltre a quella con OpenAI (probabilmente per evitare indagini delle autorità antitrust e per dare più scelte ai consumatori). Nei giorni scorsi, però, è arriva la smentita da parte di Bloomberg News che, citando persone a conoscenza della questione, ha negato la presenza di una trattativa in corso tra Meta e Apple. Le aziende avrebbero avuto solo alcuni brevi colloqui nel mese di marzo e Apple non starebbe pensando al momento di integrare l’IA di Meta soprattutto per dubbi relativi alla privacy.
Intelligenza artificiale in Italia: perché le aziende sono in ritardo?
Uno dei principali problemi che ritardano l’adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende in Italia è la mancanza di un piano di integrazione allineato al piano strategico. Oggi solo un’azienda su quattro ha un piano AI in linea con la propria strategia, secondo il rapporto condotto da Minsait insieme all’Università LUISS.
Leggi l'articolo di Alberto Bazzi sul Sole 24 Ore
I contact center nell’era dell’Intelligenza Artificiale
Efficienza di processi e operazioni e miglioramento della customer experience. Sono questi gli ambiti applicativi dell’Intelligenza Artificiale (IA) all’interno dei contact center. Essi rappresentano, senza dubbio, uno dei canali naturali di applicazione, nonché una delle aree con l’impatto più promettente sul rapporto tra aziende e utenti.
Leggi l'articolo di Giuliano Ferri su Linea EDP
Sustainable Product Declaration: la sostenibilità non è più un optional
Le aziende sono a un bivio. Sotto la crescente pressione dei consumatori e degli investitori attenti all’impatto ambientale e sociale delle loro attività, le organizzazioni devono scegliere se la sostenibilità è per loro una mera strategia di marketing per migliorare la propria immagine oppure se vogliono intraprendere un percorso effettivo di cambiamento, volto a generare un impatto reale e duraturo.
Leggi l'articolo di Giuliano Ferri su Linea EDP
La sicurezza è la principale motivazione della scelta di un metodo per ricevere e inviare denaro all'estero
Sicurezza, costi e velocità sono fattori determinanti per gli utenti quando scelgono quale canale utilizzare per inviare e ricevere denaro dall'estero. Mentre queste condizioni sono più avanzate per i pagamenti nazionali, i pagamenti transfrontalieri continuano ad affrontare molte sfide, e le rimesse internazionali sono il flusso con il maggior margine di miglioramento nel loro grado di digitalizzazione.
Minsait in Italia in 60 secondi - Giugno 2024
Guarda il video con le principali news pubblicate dai media italiani del mese di giugno