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Il libro #FashionistiConsapevoli, la partecipazione al #TEDx, le lecture e i mille impegni come ambassador 4sustainability sono il mio modo di reagire allo status quo, il mio contributo alla 🧱 costruzione di una moda più sostenibile. E uno degli aspetti su cui spesso insisto è che la responsabilità più grande degli impatti ambientali e sociali del settore ce l'hanno i brand e i consumatori - inutile nascondersi dietro a un dito! È vero, le indagini dipingono un quadro molto roseo in cui tutti si dichiarano attenti all'etica e alla 🌱 sostenibilità, ma alla prova dei fatti vince sempre il prezzo! Non si spiegano altrimenti i numeri di cui parla questo articolo e che sono il risultato di una serie di mancanze importanti. Se un brand come Shein arriva a produrre certi volumi è perché troppi consumatori 🛒 acquistano ancora tanto e male, senza farsi domande su come certi capi siano stati prodotti e dove, con quali materiali e a quali costi sociali... Senza chiedersi - cosa ancora più grave - se l'ennesimo paio di pantaloni o l'ennesima 👕 maglietta siano propri necessari o non andranno piuttosto a ingrossare, dopo un paio di indossi, le colline di rifiuti che Matteo Ward racconta così bene nella sua docu-serie #Junk. So bene che viviamo tutti di corsa e che è faticoso approfondire le poche informazioni di cui disponiamo, ma non possiamo più sottrarci! Ripongo la mia fiducia nella 🧠 intelligenza delle persone, a cominciare da chi ha la possibilità di orientare concretamente i comportamenti di acquisto: comunicatori, giornalisti, influencer... E poi c'è il Passaporto Digitale di Prodotto a cui sta lavorando anche il legislatore europeo. Ecco, io credo che sia lo 💡 strumento perfetto che i brand potranno adottare per educare il consumatore assumendo un ruolo centrale nella formazione di una cultura più orientata all'uomo e all'ambiente. Un registro digitale che accompagni ogni prodotto con dati e informazioni utili a scegliere responsabilmente, generati e condivisi da filiere impegnate in percorsi autentici di ✂️ riduzione d'impatto. #modasostenibilegarantita #sustainablebusinessmakers #tedtalks #digitalproductpassport #fashionisticonsapevoli 

I negozi fisici, soprattutto quelli del fashion retail, stanno vivendo un’autentica rivoluzione estetica.  🤝 Tra collaborazioni con artisti e architetti di fama internazionale e l’introduzione di effetti speciali in store, l’obiettivo dei brand è chiaro: lasciare il cliente a bocca aperta. ✨ 👉📰 Leggi l’articolo completo “Lo store fisico come opera d’arte” a cura di Luca Baraldi: https://lnkd.in/duDmUenJ

E se il 2024 fosse l'anno del #madeinitaly ? Posso solo essere d'accordo con quanto dichiarato da #tonibelloni di LVMH sulla importanza della qualita' e della bellezza del made in italy nel mercato del lusso nel mondo. Il lavoro di valorizzazione che stanno facendo e' notevole. Il 2024 potrebbe essere un anno di forte spinta per il made in italy, grazie ad un contesto macro in ripresa rispetto al 2023, agli investimenti fatti, all'effetto derivante dal forte turismo straniero in Italia e dalla sottostante crescita della domanda internazionale di lusso di cui l'Italia e' sinonimo. La filiera si completa anche con un canale digitale allineato a queste strategie di valorizzazione che dia accesso immediato a livello globale al made in italy di alta gamma, con story telling, servizi concierge e digitali servizi B2B, digital-commerce ecc. E' quello che stiamo costruendo con Design Italy #italiandesign #luxury #ecommerce

Il lusso non se la passa bene. Anzi no: NON tutto il lusso non se la passa bene. Per esempio: Stefano Ricci Group

🛍️ Nel settore #fashion il costo di un reso equivale a circa al 66% del costo dei prodotti. Per un ecommerce, diminuirne il numero, significherebbe sia migliorare l'esperienza d'acquisto che dimezzare i costi. 💥 Scopri come ottimizzare la customer journey abbassando il numero di resi! Il 6 ottobre incontra il team di Sizebay - Get it Right, il tool di Size and Fit Advisor per e-commerce di abbigliamento e calzature più diffuso al mondo. 🚀 Segna in agenda e iscriviti subito alla 9° edizione di Ecommerce HUB! ➡️ https://bit.ly/-eh-2023 👉 #eh2023 _ 9° edizione 📆 6 ottobre 2023 📍 Multimedia Valley _ Giffoni (SA)

Grazie Andrea Bigozzi, grazie FASHION Magazine per avere dato spazio ad un tema così importante in una fase di profonda riflessione e di significativi cambiamenti per il settore moda-lusso. Insieme a Caterina Micolano Caterina Occhio Sara Brenda Patrizia Tammaro Silva stiamo provando a stimolare questo cambiamento. La moda offre opportunità di innovare Meet ALPHA, creando nuove esperienze Marcello Vignocchi Roberto Tagliabue Arcangelo D'Onofrio , ma impone anche momenti di grande riflessione. E questa è una delicata fase di riflessione e ripensamento. Siamo pronti?

Una stima, per ora prudente, di un aumento dei consumi di lusso del 5% nel 2024, che però significa 15-20 miliardi di euro in più rispetto al 2023. Flavio Cereda-Parini, uno dei più ascoltati analisti del lusso, oggi responsabile degli investimenti del settore per GAM Investments, fa il quadro del 2024 che è alle porte e il punto sui principali temi di discussione: la polarizzazione delle società, le caratteristiche di chi andrà meglio del mercato, le possibili alleanze, cosa farà l’Italia, il comportamento dei clienti cinesi (i più importanti per il settore), la quotazione di Giorgio Armani, la crisi di FARFETCH. L’articolo di #ThePlatform nel primo commento.