Metalmeccanici, rese note le nuove tabelle salariali
Ieri, con tre diversi tweet, uno per organizzazione, i tre maggiori sindacati dei metalmeccanici hanno informato lavoratrici e lavoratori sull’entità degli incrementi salariali che, a seconda del loro inquadramento professionale, troveranno, a fine giugno, nelle loro rispettive buste paga.
Come i lettori del Diario del lavoro ben sanno, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil avevano già annunciato venerdì scorso, 7 giugno, che la retribuzione media dei metalmeccanici sarebbe cresciuta, a partire dalla busta paga di giugno, di 137,52 euro lordi.
Nel loro comunicato, i sindacati ricordavano che nelle prime ore di quella stessa giornata l’Istat aveva “ufficializzato il valore percentuale dell’indice Ipca-nei consuntivato per il 2023”; valore che risultava pari al 6,9%. Ebbene, in base alla cosiddetta “clausola di salvaguardia”, introdotta col Contratto nazionale del 5 febbraio 2021, da ciò si ricavava che anche l’ultima tranche degli aumenti retributivi previsti da tale Contratto sarebbe stata pari a un 6,9%. Il che equivaleva, appunto, a una crescita di 137,52 euro lordi al livello C3, ovvero al livello medio dell’attuale scala professionale contemplata dal Contratto.
La novità di ieri consiste invece nel fatto che sono stati definitivamente fissati gli importi dell’ultima tranche, quella che si materializza nelle buste paga di giugno, per tutti gli attuali 9 livelli dell’inquadramento professionale dei metalmeccanici.
Si va così dai 111,00 euro lordi del livello D1 (ex seconda categoria), ai 180,18 euro lordi del livello A1 (ex ottava categoria). Sono stati fissati, inoltre, anche gli aumenti relativi alle indennità di reperibilità e di trasferta.
Adesso gli occhi di chi segue le vicende contrattuali della maggiore categoria della nostra industria manifatturiera sono puntati sulla data di martedì 18 giugno. Per quella giornata, infatti, è previsto il secondo incontro della trattativa avviatasi il 30 maggio scorso. Ed è proprio in tale giornata che le delegazioni sindacali (Fim, Fiom e Uilm) e imprenditoriali (Federmeccanica e Assistal) dovrebbero cominciare a confrontarsi proprio sul tema salariale. Ciò, nello specifico, in relazione al triennio 2024-202
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Saldatore a tig certificato con esperienza più che ventennale in nota azienda Aeronautica Campana
3 mesiÈ comunque rispetto agli stipendi di altre nazioni della comunità europea noi italiani stiamo sempre indietro