Post di Pharmap

Il futuro delle farmacie italiane si prospetta radicalmente diverso, diventando importanti presidi territoriali per la salute anziché simili ai drugstore americani. Con l'approvazione del decreto legge sulle semplificazioni, si apre la strada alle "farmacie dei servizi sanitari", che offriranno una vasta gamma di prestazioni, tra cui vaccinazioni, test diagnostici e servizi di telemedicina. La pandemia da Covid ha evidenziato il potenziale delle farmacie nel settore sanitario, come dimostrato dalla loro partecipazione ai test con tamponi per il virus. Inoltre, il mercato ha mostrato che le farmacie possono svolgere un ruolo diverso, con un aumento del fatturato medio, trainato anche dal mercato commerciale. Questa trasformazione attira grandi investitori e fondi convinti che offrirà ritorni interessanti, aprendo la strada a nuove catene e investimenti nel settore farmaceutico.

Chi fa servizi in #farmacia nuota davvero nell’oro? Su #pharmacy scanner Alessandro Santoro ragiona sulle statistiche dei servizi erogati dalle farmacie. Prendendo i dati delle varie sperimentazioni, dalla Lombardia alle Marche, fino ai dati della campagna #Cuore di #donna in farmacia, che per circa un mese (dal 16 ottobre al 10 novembre) ha visto 111 esercizi di sette province (Brescia, Palermo, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro-Urbino) fare 1.940 tele-ecg nell’ambito di uno screening rivolto alle over 40 e promosso da Cittadinanzattiva APS e Federfarma. Viene anche menzionato un nostro lavoro di un paio di anni anni fa, che mostrava l’ampia variabilità dei risultati ottenuti dalle varie farmacie all’interno del nostro campione. Quello che non convince però è il ragionamento del “pollo di Trilussa”, ossia il calcolo del numero medio di prestazioni erogate dalle farmacie aderenti. Se su 100 farmacie 1 sola fa 100 prestazioni al mese, la media di 1 esame/mese non significa nulla. Lo stesso vale se 2 farmacie su 100 fanno 50 esami l’una, o 3 su 100 ne fanno 33. 🎲 La media resta sempre un esame al mese. 🧮 I dati della stragrande maggioranza non cambiano (fanno zero esami, rispettivamente, il 99%, il 98% e il 97%). 📊 Ma la struttura del mercato - e i risultati - di chi effettivamente le prestazioni le svolge sono radicalmente differenti. In pratica, può davvero capitare il fenomeno del citatissimo (e poco letto) sonetto di Trilussa: «Me spiego: da li conti che se fanno seconno le statistiche d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due». 🐓🐓🟰🍗🍗🍗🍗 A noi pare più importante osservare quelli che mangiano due polli, non attribuirne uno (o mezzo) a chi non l’ha mangiato… Più interessante sarebbe elaborare una sorta di indice Gini che misuri la concentrazione dell’attività di servizi e la diseguaglianza dei risultati. Non è escluso che prima o poi un indicatore del genere lo si vada a calcolare noi dello Studio Guandalini. Il link all’articolo nei commenti 👇🏻👇🏻

Su Pharmacy Scanner si approfondisce ancora il tema dei "Servizi in Farmacia", già trattato nel numero precedente con l'esempio virtuoso di Bianca Maria Acanfora, cercando di comprendere come gestirli e quale sia la redditività di questa tipologia di attività. Con altri professionisti esperti del settore, quali: Arianna Furia, Alessandro Orano, DAMIANO MARINELLI, Pasquale De Felice, abbiamo fornito ad Alessandro Santoro le nostre riflessioni per dare ai farmacisti vari punti di vista. A mio parere, qualsiasi iniziativa, senza nessuna esclusione, deve essere organizzata sempre al meglio, rispettando i criteri fondamentali sulla redditività. Penso che il mondo dei servizi sia ancora agli inizi e sono certo rappresenti sicuramente un fattore distintivo. Buona lettura! #farmaciadeiservizi #farmacia #organizzazione #retailpharma

LOCALI SEPARATI PER ATTIVITÀ SEPARATE LA FARMACIA SI ALLARGA. L’ampliamento della farmacia in locali diversi da quelli dove si dispensano i farmaci e da questi ultimi fisicamente distaccati (cioè senza contiguità) non costituisce una “duplicazione” dell’esercizio e quindi non viola la pianta organica. A condizione, tuttavia, che in tali locali siano autorizzate soltanto la vendita di parafarmaci, le prenotazioni Cup ed eventuali futuri servizi nel rispetto della vigente normativa in materia di farmacia dei servizi Secondo giurisprudenza deve essere mero ampliamento delle attività di una farmacia già esistente, ancorché da espletarsi in locali disgiunti e all’interno dei quali, tuttavia, proprio per non duplicare il numero di esercizi farmaceutici attivi in zona, è possibile offrire unicamente servizi diversi dalla vendita di farmaci e propri di una parafarmacia. (Consiglio di Stato dell’aprile 2022 sull’uso di locali non contigui alla farmacia per erogare servizi e prodotti dell’extrafarmaco: Liguria (legge regionale 16/2022), Emilia Romagna (dgr 446/2023), Marche (dgr 654/2022), Calabria (Protocollo d’intesa 5 luglio 2023), Lazio (Determinazione dirigenziale G09733/2023), Lombardia (dgr 848/2023), Piemonte (dgr 16-7616e del 30 ottobre 2023) e a breve Campania. che al momento ha approvato le linee guida ed è al lavoro su uno schema di deliberazione). Grazie Pharmacy Scanner per i preziosi approfondimenti https://lnkd.in/dunt4t8j https://lnkd.in/dikqFzFx