L’apprendimento della lingua italiana è un tassello fondamentale per l'autonomia e l'inclusione e consente di uscire da situazioni di isolamento e mancanza di reti sociali di supporto. Arca di Noè Cooperativa Sociale promuove percorsi di empowerment femminile per contribuire al miglioramento della condizione sociale ed economica delle donne nella società e offre supporto gratuito a donne migranti perché possano imparare l'italiano e trovare un lavoro. Con il sostegno di #MSDCrowdCaring, possiamo dare vita a una vera e propria “Scuola di Italiano delle Donne”. Si troverà a Perugia e sarà un luogo stabile, aperto a tutte le donne migranti, per accompagnarle nel loro percorso di integrazione. Sostieni la Scuola di Italiano delle Donne qui: https://lnkd.in/dp6uSEUe #MSD #donnemigranti #italianopermigranti #integrazione
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Managing Director presso MY OWN MEDIA LTD - Multimedia editor for migrants, refugees and new citizens in Europe (stranieriinitalia.it, immigrati.it, italiaforever.it, ilmutuo.online, extramusic.it & many more)
L’inclusione dei minorenni e dei giovani migranti è una sfida cruciale per la società italiana. Partendo dall’esperienza diretta con bambini, bambine, ragazzi e ragazze che ogni giorno vengono sostenuti in vari progetti, Save The Children ha elaborato un manifesto con dieci proposte concrete e ambiziose. Queste proposte mirano a promuovere un’inclusione efficace che accompagni la crescita dei più piccoli e dei giovani migranti nella società italiana.
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Le donne migranti in Italia: invisibili, sfruttate e discriminate | Lucrezia Tiberio Degli stranieri residenti in Italia almeno la metà sono donne; nel 2021 sono state censite circa 2,6 milioni di donne con cittadinanza estera, un numero pari al 50,9% dell’intera popolazione straniera residente nel nostro paese. Sin dagli anni Settanta le donne hanno cominciato ad arrivare in Italia con in mente un progetto migratorio d’impronta emancipatoria. Ad oggi, tuttavia, il benessere e lo stato dei diritti delle donne straniere nel nostro paese sono gravemente compromessi, come illustrato dall’ultimo rapporto del Centro Studi e Ricerche Idos. Per capire i diritti delle donne in Italia oggi, è necessario un approccio intersezionale, vale a dire dover considerare le molteplicità degli aspetti che fanno parte delle nostre identità e dei modi in cui questi si intrecciano creando svantaggi o privilegi. L’intersezionalità si basa sull’assunto che le discriminazioni per le donne non bianche, i soggetti lgbtqia e di classe svantaggiata si moltiplicano; sono state le attiviste afroamericane, ad affermare con forza che sono molteplici i sistemi egemonici da contrastare. Se da una parte gli studi sulle migrazioni continuano ad avere un approccio “gender blind”, dall’altra, lo stesso mondo del femminismo spesso trascura questo aspetto, lasciando la condizione delle donne straniere in un angolo, dove è difficile fare chiarezza. I diritti umani, così come li conosciamo oggi, sono stati concepiti come universali e complementari e sono tali solo se a goderne sono tutti. Dallo studio del Centro e Studi Ricerche Idos emerge come lo stato di salute dell’integrazione soprattutto in Italia non sia tollerabile e come le donne straniere vivano un doppio svantaggio, per essere donne e per essere straniere. Non è solo la politica a doversi fare carico dell’enorme divario di genere subito dalle donne migranti; non saranno solo le - auspicabili - politiche migratorie più accoglienti e giuste a fare l’integrazione. È utile ripensare anche la partecipazione attiva delle donne straniere, a tutti i livelli, a partire dalle battaglie femministe, che potranno dirsi davvero efficaci solo quando saranno di tutte. #8marzo2024 #internationalwomensday
Le donne migranti in Italia: invisibili, sfruttate e discriminate
https://www.valigiablu.it
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👩👧👧 👩💻 Donne, madri e migranti. Le persone con cui abbiamo lavorato durante il progetto Momdig - mamme migranti nel mondo digitale affrontano molteplici barriere nell’accedere al mondo del lavoro. Eppure, l’inclusione lavorativa delle donne migranti ha risvolti benefici non solo per la persona ma per tutta la sua famiglia e la società. Nel corso del progetto, abbiamo individuato alcuni stratagemmi per facilitare il percorso di accesso al lavoro delle madri migranti, questi consigli sono rivolti sia agli enti che lavorano con le donne sia alle aziende che vogliono fare dell’inclusione il loro marchio di fabbrica. Il più grande ostacolo all’ingresso nel mondo del lavoro delle madri migranti è il carico di cura che nella quasi totalità dei casi ricade completamente sulle loro spalle. A questo si aggiunge che il percorso migratorio significa spesso una separazione netta da una rete di supporto formale ed informale su cui poter contare. Se da un lato, infatti, sono separate dalla rete di amici e parenti che hanno lasciato nel paese di origine, dall’altro hanno limitato accesso alla rete formale di supporto all’infanzia e alla famiglia nel paese di arrivo, per via di barriere linguistiche, culturali e/o socio-economiche. Favorire l’ingresso delle madri migranti nel mondo del lavoro significa quindi garantire una flessibilità organizzativa che permetta loro di conciliare la vita familiare e lavorativa. Organizzare insieme percorsi flessibili che partano dalle esigenze delle madri migranti e prevedano diverse forme di partecipazione si è rivelato infatti un presupposto chiave per il successo dei percorsi di formazione e avvicinamento al mondo del lavoro. Il progetto è finanziato dalla European Commission e portato avanti in partnership con Piano C Mareena STIFTELSEN MANGFOLD I ARBEIDSLIVET EUROMASC LIMITED Le Monde des Possibles INSTITUTO PARA EL FOMENTO DEL DESARROLLO Y LA FORMACION SL #inlcusionelavorativa #momdig #Erasmus #madrilavoratrici #donne #madri #migranti
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Inclusione e integrazione sono concetti ambivalenti, multidimensionali. Non solo semplici atti, ma processi, percorsi che coinvolgono molteplici fattori. “Lavoro, istruzione e ascolto sono tre delle chiavi per una vita dignitosa e pienamente soddisfacente. Per questo rafforzare l'apprendimento della lingua italiana, orientare verso scelte consapevoli in relazione ai percorsi scolastici, di formazione professionale e universitaria, è centrale per consentire alle persone migranti, o con background migratorio, di sentirsi realmente parte delle nostre comunità. E, ancora di più, per sviluppare il loro potenziale e costruire un vero futuro. L'inclusione delle persone di origine straniera, soprattutto dei giovani, è la sfida che il nostro gruppo ha accolto e che vede come decisiva per la costruzione di una società coesa.” Alessia Di Pascale - Professoressa ordinaria di Diritto dell’Unione Europea Il nostro progetto di Inclusione sociale di persone di origine straniera in Human Hall mira a sviluppare nuove strategie per i processi di integrazione. Lo facciamo anche partendo dal Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027 dell’Unione Europea e nella convinzione che la facilità d’accesso rappresenta uno strumento fondamentale per l’integrazione e la tutela dei diritti sociali.
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Come dimostrato dai dati sull’occupazione e sulle retribuzioni, in Italia la disparità di genere unita a quella sulla nazionalità generano una doppia penalizzazione che impedisce alle donne straniere una maggiore inclusione sociale e una piena emancipazione economica. Tenuto conto di queste criticità, il nostro progetto FUTURO PRESENTE (https://lnkd.in/dUvgnJ2s) è incentrato proprio sulla formazione professionale delle beneficiarie per un equo inserimento nel mondo del lavoro, nel rispetto della loro storia e dei loro diritti. #women #rights #empowerment #socialinclusion Per approfondire l'argomento ➡ https://lnkd.in/dJgqcjvx
Il doppio ostacolo delle donne straniere nel percorso di emancipazione
https://centroriformastato.it
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