NUOVI IPERMERCATI A SESTRI PONENTE:
ECCO COME DEVASTARE IL PICCOLO COMMERCIO. E NON SOLO.
E alla fine la nuova Esselunga di Sestri Ponente, a Genova, si farà.
A poche centinaia di metri da una nuova Coop.
È l’ennesima apertura di negozi della grande distribuzione, in un quartiere già disseminato di supermercati.
Oltretutto, Regione Liguria ha appena dato il via libera definitivo quando Esselunga, proprio per l’apertura a Sestri, è coinvolta nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti e di un consigliere del cda di Esselunga.
Quale credibilità può dimostrare la Regione, quando il suo Presidente è stato arrestato (anche) per un legame ritenuto torbido con l’ex manager di Esselunga?
Nessuna.
Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto di rinviare ogni decisione, per aspettare di fare chiarezza. Ma si va avanti, come se nulla fosse.
Questo tipo di politica che non ascolta è uno dei marchi del modello di Marco Bucci e Giovanni Toti, entrambi legati al mondo della grande distribuzione.
Le associazioni di commercianti lo denunciano da tempo.
La nuova Esselunga (insieme alla nuova Coop nell’area dell’ex Esaote) sarà un disastro per i piccoli commercianti del quartiere.
Perché la popolazione di Genova diminuisce e non c’è bisogno di grandi centri commerciali.
Perché il tessuto di piccoli negozi è fragile e rischia di sgretolarsi.
Perché le saracinesche abbassate trasformano i quartieri in dormitori.
Siamo fermamente contrari all’apertura di nuovi supermercati a Genova.
Questi centri commerciali sono negozi dove si arriva solo in automobile.
Dove si trova lavoro malpagato.
Dove si produce una marea di rifiuti da imballaggi.
E dove si vende tanto cibo proveniente da aziende che sfruttano persone, animali e terreni.
Una Regione che si vanta di inaugurare un’area commerciale di questo tipo, è una Regione che continua a ignorare quello che serve ai suoi abitanti.
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3 mesiOttime notizie!