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Stefano Vernole, Vicepresidente del CeSEM, ha rilasciato ieri un commento al Ministero degli Esteri di Astana sui negoziati armeno-azeri: "Nei giorni scorsi il Ministero degli Affari Esteri del Kazakhstan ha confermato l'intenzione di condurre i negoziati tra Azerbaigian e Armenia ad Almaty, sottolineando che non si tratta di una mediazione kazaka ma solo di un servizio di buona volontà, il cosiddetto buon ufficio. In pratica, una replica a quanto già accaduto in passato tra Russia e Turchia con i colloqui di Astana per la risoluzione della crisi siriana o con il processo negoziale sul programma nucleare iraniano tra quest'ultima e i "sei" mediatori internazionali (Gran Bretagna, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti e Francia; le trattative si sono svolte ad Almaty il 26-27 febbraio e il 5-6 aprile 2013 e i negoziati si sono conclusi con successo con la firma del Piano d'azione globale congiunto il 14 luglio 2015). Il Kazakhstan mette a disposizione la propria esperienza di Paese neutrale e multivettoriale al centro dell’Eurasia per la stabilizzazione di importanti teatri di crisi e la ricerca del dialogo e della pace. Il coinvolgimento del Kazakhstan in questo processo è dovuto ai seguenti fattori principali: solida esperienza nella mediazione del conflitto del Karabakh dal 1991, in particolare durante la presidenza kazaka dell'OSCE nel 2010. I funzionari kazaki hanno sempre mantenuto una posizione imparziale nei confronti di entrambe le parti in conflitto, il che a sua volta favorisce grande fiducia verso Astana sia da Baku che da Yerevan. Rapporti amichevoli e di partenariato con entrambi i Paesi, come dimostrano i risultati delle visite di Stato e ufficiali del presidente Kassym-Jomart Tokayev in Azerbaigian e Armenia rispettivamente l'11-12 marzo e il 15 aprile di quest'anno. La sua partecipazione al processo di risoluzione del conflitto nel Karabakh invia un segnale positivo a Russia e Ucraina, alle quali ha anche offerto ripetutamente servizi di mediazione. Infine, nei giorni scorsi a Tashkent, i ministri dell'Economia e dell'Energia di Azerbaigian, Uzbekistan e Kazakistan si sono incontrati per discutere delle prospettive di esportazione di elettricità dai Paesi dell'Asia centrale verso l'Europa attraverso il territorio Azero. Stato cardine dell’Asia Centrale e garante della stabilità del corridoio di mezzo, il Kazakhstan resta nell'area il partner più affidabile per il Vecchio Continente".
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