Post di Geopolitica.info

La strategia elettorale di Macron 1. Risultati del primo turno:    • Il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen ha ottenuto il 33% dei voti    • Il partito di Macron, "Ensemble pour la République", ha subito una significativa perdita di consensi, ma ne ha riguadagnati molti rispetto alle europee. Assieme ai moderati di destra e sinistra raggiungerebbe RN.    • In pratica ci sono 3 blocchi equivalenti: la destra con la bandiera francese, il centro con la bandiera francese ed europea e la sinistra con la bandiera francese e palestinese. 2. La reazione di Macron:    • Proposta di ritirare i candidati del suo partito in circa 30 circoscrizioni    • Obiettivo: favorire i candidati moderati    • Macron sta cercando di creare un fronte moderato unito contro il RN    • Questa mossa verosimilmente impedirà a Le Pen di ottenere la maggioranza assoluta, come in tutte le precedenti occasioni, perché il voto musulmano si è spostato a sinistra, sotto la bandiera palestinese.    • Macron cerca di capitalizzare sulle divisioni tra le forze di opposizione. L'obiettivo è frammentare il voto anti-establishment a vantaggio del centro e alimentare la melonizzazione della destra L'Economist lo dava per spacciato, giudicando che la sua mossa delle elezioni anticipate fosse emotiva e autolesionistica: "il centro non può reggere". Ma il presidente aveva fatto i suoi calcoli: se anche dovesse perdere, una destra meloniana aiuterebbe comunque il centro e quindi, dal suo punto di vista, la Francia. France’s centre cannot hold, The Economist, 29 June 2024 https://lnkd.in/dyMCepHk Valutazione post-elettorale dell'Economist: "Un duro colpo per l'alleanza centrista di Emmanuel Macron La grande affluenza per l'estrema destra di Le Pen rende evidente che la scommessa del presidente è fallita in modo spettacolare" https://lnkd.in/dZkDzXsg Si sono dimenticati del doppio turno?

Molto bene .

Ottobre 2023, elezioni in Polonia. Tutti si aspettano la conferma del Primo ministro in carica, fortemente critico nei confronti dell'UE. Anche i sondaggi lo danno come vincente, con il suo partito (PiS) ben oltre il 35 per cento. Il maggior concorrente (Donald Tusk, con il KO, di forte fedeltà UE) diversi punti indietro. A sorpresa, dalle urne esce un governo che definire 'eterogeneo' è poco, composto da KO e da due partitini lontanissimi come idee e programmi, cui ruolo è solo portare a Tusk i voti necessari a superare il 50 per cento. Luglio 2024, elezioni in Francia. Tutti si aspettano la vittoria dei lepenisti del RN, fortemente critici nei confronti dell'UE e della OTAN. A sorpresa, e grazie ad uno strambo sistema elettorale che favorisce chi 'gioca contro', vince una ancora più stramba coalizione, destra, centro, sinistra, estrema sinistra, tutti insieme contro il RN. Come governeranno? Non importa a nessuno. In entrambi i casi, l'obiettivo era fermare gli anti-UE, e imporre ancora una volta che a comandare è Bruxelles (UE e OTAN insieme). #Francia #Polonia #otan #nato #elezioni

La scommessa di Emmanuel Macron di chiamare elezioni anticipate per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale potrebbe aver attivato una tenaglia in grado di schiacciare politicamente il presidente e il suo partito, Renaissance. Destra e sinistra sono sembrate ravvivate dalla decisione presa domenica da Macron dopo il trionfo del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella alle Europee, con i nazionalisti di destra radicale che hanno doppiato il centro-destra liberale macroniano. Le prime sono avvenute, in forma dirompente, a destra: ieri Eric Ciotti, presidente di Les Republicains, il movimento di destra conservatrice e moderata che si rifà all’esperienza storica del generale Charles De Gaulle ed è ora secondario nella destra francese, ha annunciato autonomamente un accordo con Le Pen per le amministrative. L’ascesa delle trattative a destra ha prodotto un contraccolpo a sinistra, ove i movimenti progressisti hanno lanciato l’appello a un’edizione moderna del Fronte Popolare, l’ampia coalizione delle sinistre formatasi nel 1934 e che vinse le elezioni nel 1936 in reazione all’ascesa dei movimenti di destra. Il partito di Jean-Luc Mélenchon, La France insoumise, i Verdi e il Partito Comunista di Francia sono scesi in campo, ma il vero ago della bilancia sarà il redivivo Partito Socialista. InsideOver https://lnkd.in/eke82VDv

Il mio ultimo articolo sulla #francia per Lanterna Web #francia #elezioni #politica #france #elections #politique

Quante semplici parole per temi complessi, da parte di una DONNA PROTAGONISTA DEL FEMMINISMO ITALIANO DEGLI ANNI ‘70 e del PANORAMA EUROPEO ed INTERNAZIONALE degli ultimi 20 anni.