Data warehouse, data lake e cloud

- [Istruttore] Adoro i vecchi libri. Adoro la sensazione, amo il look. Adoro la composizione formale, i paragrafi lunghi una pagina, il linguaggio formale, la completa assenza di note a piè di pagina e riferimenti. Ma sono ammuffiti, sono fragili e, in realtà, sono rischiosi da prestare. Non sai se torneranno intatti. Non sono certo il modo in cui vorrei archiviare i miei dati operativi. E così dopo l'era dei libri come dati siamo arrivati a passare ai set di dati digitali. Ma così spesso i dati esistevano, e spesso esistono ancora, come file locale sul computer di una persona in cui potrebbero non essere in grado di fare molto bene, ad eccezione del desktop di quella persona. Le organizzazioni hanno sempre cercato di trovare modi per diffondere il messaggio. E diversi sviluppi nell'archiviazione dei dati hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo e hanno contribuito a gestire le enormi quantità di dati che sono parte integrante dei big data. La prima soluzione, il primo passo…