SANGOI GROUP

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Società holding

Tarcento, Friuli-Venezia Giulia 599 follower

Steel as you need

Chi siamo

Family business friulano fondato da Gino Sangoi e Lidia Pino nel 1973 e arrivato alla terza generazione, il Gruppo SANGOI è oggi un multi business della filiera dell'acciaio da 100 milioni € di fatturato. Il nostro impegno è quello di creare valore nel tempo celebrando la dignità delle persone e condividendo valori e saperi nella piena consapevolezza della responsabilità che ci assumiamo nel fare promesse. Serviamo tutti i nostri stakeholders creando e coltivando relazioni di fiducia solide e trasparenti e trasformando la cura e l’attenzione per il dettaglio in servizi ad alto valore aggiunto. Le aziende del gruppo fanno capo alla holding di partecipazioni SAFIN SPA ed operano come Centro Servizi Lamiera attraverso le società SANGOI SPA a Tarcento (UD) e SIDECO SRL a Paderno Dugnano (MI), nella produzione e commercializzazione di componenti di precisione attraverso la società SABREST SRL a Brescia e di impianti da vigna attraverso la società SANGOI GREEN SRL a Tarcento (UD). Il business dei parchi fotovoltaici è in capo alla holding.

Sito Web
https://www.sangoigroup.com/
Settore
Società holding
Dimensioni dell’azienda
51-200 dipendenti
Sede principale
Tarcento, Friuli-Venezia Giulia
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
1973
Settori di competenza
Centro Servizi, Componenti in acciaio, Impianti da vigna, Parchi fotovoltaici, Nastri, Bandelle e Lamiere spianate

Località

Dipendenti presso SANGOI GROUP

Aggiornamenti

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    Passare all'acciaio a basse emissioni, il cosiddetto acciaio verde, non solo è possibile, ma è economicamente sostenibile: utilizzare il 40% di acciaio verde aumenterebbe il costo di un veicolo elettrico di soli 57 euro nel 2030, mentre il passaggio completo all'acciaio verde entro il 2040 aggiungerebbe solo 8 euro rispetto all'acciaio convenzionale. E' questa la proposta di Transport&Environment (T&E), un'organizzazione non governativa europea che promuove politiche di trasporto sostenibili. La sua missione è ridurre l'impatto ambientale del trasporto sostenendo misure per ridurre le emissioni di carbonio attraverso collaborazioni con istituzioni europee, governi nazionali, imprese e altre organizzazioni. T&E ha proposto che l'UE fissi i requisiti per l'uso di acciaio a basse emissioni nella produzione automobilistica per contribuire alla decarbonizzazione delle industrie automobilistica e siderurgica. Secondo le loro analisi, l'uso di acciaio "verde" potrebbe ridurre l'impronta di carbonio della produzione automobilistica europea di 6,9 milioni di tonnellate entro il 2030, paragonabile alla rimozione di 3,5 milioni di auto a combustione interna dalle strade. T&E suggerisce che l'UE imponga l'uso del 40% di acciaio verde nella produzione automobilistica entro il 2030, aumentando al 75% nel 2035 e al 100% nel 2040, tramite il regolamento sui veicoli fuori uso (ELV) in revisione. Questo incoraggerebbe gli investimenti nella produzione di acciaio a basse emissioni. Secondo T&E il settore automobilistico, che rappresenta il 17% della domanda di acciaio dell'UE, potrebbe guidare il mercato dell'acciaio verde. (Fonte Kallanish) [Questa e altre notizie dalla filiera dell'acciaio nella nostra Newsletter bisettimanale. Iscriviti qui 👉 https://lnkd.in/dBn_-r4j]

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    «Quella avviata dai miei genitori negli anni ’60 era un’impresa commerciale, che non portava ancora il nome di famiglia. I miei acquistavano acciaio nel bresciano per rivenderlo ai laminatoi attivi in Friuli. La prima grande svolta si ebbe nel 1973, con la costruzione del magazzino di prodotti lunghi a Feletto Umberto, alle porte di Udine. Fu negli anni ’80, con il trasferimento a Tarcento, che l’attività principale cambiò e che la Sangoi, da magazzino di lunghi, diventò un polo di fornitura di nastri di acciaio prima, successivamente anche di lamiere spianate». La si potrebbe definire una politica dei piccoli passi, una crescita progressiva non solo in termini di fatturato, ma anche di competenze, di professionalità, di specializzazioni. All’alba del nuovo millennio gli obiettivi di crescita di Sangoi cominciano anche a guardare fuori dal Friuli Venezia Giulia, alla ricerca di opportunità di espansione. E un’occasione da non perdere si presenta nel 2000, con la prima importante acquisizione: quella della lombarda Sideco, specializzata nel taglio dei coils per la produzione di nastri in acciaio. L’azienda diventa gruppo e i tre figli stanno già affiancando i genitori nella sua conduzione. Ma nel 2007 muore Gino e tre anni dopo una malattia si porta via anche Andrea, il primo dei suoi tre figli. «Siamo rimasti spiazzati proprio mentre scoppiava la grande crisi e il mondo finiva in recessione». Un triplo choc, ma la famiglia riesce a trovare al suo interno le forze per superarlo e ripartire. Il testimone, infatti, resta in mano ad Alessandra, a Paolo e ad Edi Bassi, la vedova di Andrea. «Abbiamo deciso di imprimere un cambiamento puntando sulla diversificazione, aprendo la strada verso nuove produzioni e nuovi settori di riferimento». Da qui la scelta di estendere ulteriormente il perimetro del gruppo, che nel 2014 fa ancora shopping in Lombardia e acquisisce la Sabrest: l’azienda bresciana produce componenti meccaniche di precisione e pali da vigna, schiudendo a Sangoi nuovi orizzonti come la viticoltura, settore dove oggi opera anche un’altra delle controllate del gruppo, la commerciale Sangoi Green. «Con la terza generazione alle porte la storia di cui siamo espressione ci fa sentire in modo particolarmente forte l’esigenza di garantire la continuità dell’azienda, consapevoli anche della nostra responsabilità nei confronti dei dipendenti (90, di cui 50 in Friuli, ndr) e della comunità. Sono in 7 e alcuni di loro hanno già lavorato in azienda. Quello che ci interessa, al di là delle scelte di vita e professionali che faranno, è che acquisiscano piena consapevolezza dei doveri che hanno come soci attuali o futuri». [Estratto dell'articolo in foto o su https://lnkd.in/dkVcpj5M] Grazie a Riccardo De Toma e al Messaggero Veneto per l'intervista ad Alessandra Sangoi dalla quale è scaturito questo bell'affresco su presente, passato e futuro della famiglia e del Gruppo Sangoi.

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    Quando assumiamo in SANGOI GROUP, incontriamo prima le Persone e poi i candidati. Innanzitutto vogliamo sapere chi abbiamo davanti. Donne e uomini coi loro sogni, le loro ambizioni, i loro valori e la loro visione della vita e su questo costruiamo un percorso insieme. Le competenze si comprano, si integrano, si sviluppano. I valori no. Neanche i sogni. Neanche le speranze. Vale in entrambe i sensi. Vale per la Persona, vale per l'organizzazione di cui diventa parte. Assumere qualcuno significa imprimere una direzione alla sua vita, almeno per un certo tempo. Assumere significa rispondere ai sogni ed alle aspettative di chi abbiamo davanti. Assumere non è creare un rapporto di dipendenza, ma di fiducia reciproca.

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    Alessandra Sangoi racconta i segreti della longevità dell'impresa di famiglia e i progetti per il futuro di SANGOI GROUP all'evento "imprese best performer 2024" di ItalyPost, il format che per la prima volta vede protagoniste le imprese top dei distretti del Nord Est selezionate secondo stringenti criteri di bilancio da ItalyPost con i quotidiani locali Nord Est Multimedia: - Valori radicati e condivisi sia in famiglia che in azienda, che danno un significato alla vita di ciascuno che va al di là del rapporto di lavoro   - La visione dell’impresa come creatrice di valore sociale prima che economico - La visione dell’impresa come servizio e assunzione di Responsabilità verso tutti gli stakeholders Grazie agli organizzatori per averci selezionato ed ospitato il 2 Luglio nella interessante cornice dell’Innovation Platform del Cluster Legno Arredo Casa Fvg a Manzano (UD). https://lnkd.in/dVdSRGV2

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    🔴 ULTIMO ATTO DELLE CITTÀ DISTRETTO: NON PERDERTI IL RIASSUNTO DELL’EVENTO A MANZANO (UD)   Ieri martedì 2 luglio ha avuto luogo l’ultimo appuntamento con il tour delle #CittàDistretto presso Cluster Legno Arredo Casa FVG a Manzano (UD) per premiare “le 100 migliori imprese del Cividalese e Alto Isontino”. I consueti saluti ufficiali sono stati seguiti dal primo panel con la partecipazione di Davide Colussi, Marino Firmani e Amos Pupin. Il dibattito si è focalizzato sull'espansione internazionale e la diversificazione del mercato. Inoltre, sono state affrontate le sfide economiche legate alla volatilità dei costi delle materie prime e alle strategie per mantenere la fedeltà dei clienti attraverso un servizio di alta qualità. Le aziende hanno anche discusso delle modalità per adattarsi ai cambiamenti del mercato globale, puntando a preservare un vantaggio competitivo sostenibile nel lungo termine.   L’evento è proseguito con gli interventi di Luigino Aguzzoni, Adriano Luci e Marco Rabino, che hanno evidenziato come gli investimenti strategici, l'adozione di processi innovativi e una gamma diversificata di prodotti siano pilastri cruciali per conseguire un vantaggio competitivo. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza della sostenibilità e dell'efficienza ambientale per garantire la competitività a lungo termine.   Infine, Amedeo Maccolini, Claudio Peleson, Alessandra Sangoi e David Tomasin hanno approfondito l'importanza di avere una presenza diversificata su vari mercati come strategia economica e competitiva. Questo approccio è cruciale per mitigare gli effetti negativi di eventuali cali economici in specifici settori. Nonostante l'aumento dei prezzi delle materie prime e le imposte ambientali, insieme alla concorrenza dei giganti multinazionali, la diversificazione nei mercati combinata con l'innovazione dei processi consente di mantenere un vantaggio competitivo.   📷 Ringraziando le aziende e i relatori presenti, riviviamo insieme la giornata di ieri con un video riassuntivo   L’evento è realizzato con la copertura giornalistica dedicata de Il Messaggero Veneto – Nord Est Multimedia Spa (NEM) Main Partner CiviBank Partner MANAGER A TEMPO SRL Con la collaborazione di Innovation Platform - Cluster Legno Arredo Casa FVG   Juliagraf S.p.A. | Villaggio Turistico Europa | MICRA S.r.l. | Autoest | Gesteco Spa |  JERMANN S.R.L. - SOCIETA AGRICOLA | Coveme | Friulsider Your Fixing Factory | SANGOI GROUP | Inn-Flex

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    Appena quindicenne deve rimboccarsi le maniche per far fronte alle difficoltà finanziarie causate dalla separazione dei genitori, emigranti italiani stabilitisi nell'Illinois. Mentre sua madre lavora per arrivare a fine mese, Virginia bada ai suoi 3 fratellini, finisce il college, si iscrive all'università e si laurea con lode in Ingegneria e in Informatica grazie ad una borsa di studio della General Motors dove inizia a lavorare. Ma presto la passione per l’informatica la porta in IBM, la più antica azienda di informatica al mondo fondata da Herman Hollerith, figlio di immigrati tedeschi. Qui la carriera di Virginia Nicosia è inarrestabile, portandola a sostituire nel 2012 il numero uno Sam Palmisano, italo-americano come lei, andato in pensione. In pochi anni riposizionerà il colosso dell’informatica dalla consulenza al business cloud fino all'intelligenza artificiale, l’informatica quantistica e la blockchain. Il tutto all’insegna dei suoi credo: diversità e inclusione. Lascerà nel 2020 a 62 anni ad Arvin Krishna, il figlio di un militare indiano del golfo del Bengala, il compito di vedersela con la concorrenza agguerrita di giovani titani affamati come Amazon, Google e Microsoft. Nominata per tre anni consecutivi la donna più potente al mondo da Fortune, membro di diversi Consigli di Amministrazione, membro della National Academy of Engineering e Ufficiale della Legione d’Onore francese, questa donna straordinaria oggi è alla guida di un gruppo di imprese e formatori in un programma di potenziamento delle competenze e di inserimento nel mondo del lavoro di un milione di neri americani entro il 2030. Soprannominata “Ginni” (diminutivo di Virginia) e preso il cognome del marito e business investor Mark Anthony Rometty, Ginni Rometty ha sempre detto che: “𝐈𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞.” Ed è proprio questo il senso del nostro Summer Meeting con tutte le persone di SANGOI GROUP: condividere i risultati che abbiamo raggiunto e soprattutto i progetti per il futuro. Perché solo persone informate possono partecipare ad un impresa con intelligenze ed emozioni e farsi portatori del progresso e della prosperità propria e delle Persone senza le quali l'impresa rimane solo una voce del dizionario.

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    L’IMPATTO DELLA REVISIONE DELLE QUOTE DI SALVAGUARDIA SULLE IMPORTAZIONI INDIANE DI COILS A CALDO La revisione del contingente tariffario residuo in Europa potrebbe avere delle conseguenze anche nei flussi internazionali degli scambi commerciali di coils a caldo nell’area asiatica. Gli operatori indiani temono infatti che il minor quantitativo di materiale che l’Europa importerà da alcuni Paesi a causa del nuovo tetto del 15% per origine potrebbe portare a un reindirizzamento delle importazioni di coils a caldo da alcuni paesi asiatici (in particolare Vietnam, Giappone e Taiwan) verso l’India che è attualmente il secondo produttore mondiale di acciaio dopo la Cina. Il segretario generale dell’Indian Steel Association (ISA), Alok Sahay, ha espresso la preoccupazione per le conseguenze della chiusura delle principali economie consumatrici di acciaio ai paesi con un’industria siderurgica in forte crescita. L’India potrebbe infatti trovarsi minacciata dalle importazioni di acciaio che non trovano più sufficiente sbocco in Europa e negli USA. Dato che l’India non ha attuato alcuna azione correttiva commerciale sull’acciaio negli ultimi due anni, questo la rende vulnerabile alle importazioni “predatorie” che ostacoleranno i suoi ambiziosi piani di espansione della capacità siderurgica. Le preoccupazioni sono supportate dai dati dell’interscambio commerciale di aprile dove risulta che le importazioni di acciaio finito in India siano aumentate del 27,1% su base annua mentre le esportazioni si sono contratte del 41%. Secondo alcune fonti, a Gennaio l’Indian Steel Association ha chiesto al governo indiano di attuare misure di salvaguardia sotto forma di dazi all’importazione applicabili a tutte le spedizioni di acciaio, ed in particolare per quelle che arrivano da paesi come la Cina. Ma secondo le autorità governative è improbabile che venga imposto un dazio, tenuto conto del buon livello della domanda interna di acciaio. (Fonte Kallanish). [Questo e altri argomenti di settore nella nostra Newsletter quindicinale. 👉 𝐈𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐢 https://lnkd.in/dBn_-r4j]

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    La filiera dell'acciaio è globale, complessa e articolata: Estrazione materie prime, Raccolta rottame, Produzione acciaio, Trattamenti, Prodotti finiti, Distribuzione e Logistica (tra cui i Centri Servizi in cui SANGOI GROUP è presente con Sangoi e Sideco), Utilizzo finale (dove SANGOI GROUP è attivo con Sabrest e Sangoi Green) e Riciclo. La filiera globale dell'acciaio è caratterizzata da un elevato grado di interdipendenza tra le diverse fasi e attori, ed è influenzata da molteplici fattori economici, politici e tecnologici. Tra questi, le quote di salvaguardia (lo strumento di politica commerciale utilizzato per proteggere le industrie di una regione da un afflusso eccessivo di importazioni da un'altra) possono essere dei veri game changer. Un esempio è rappresentato dalle misure UE di salvaguardia acciaio, un mix di misure restrittive (contingenti quantitativi uniti a quote tariffarie e quote paese, da applicarsi sulle quantità eccedenti quelle contingentate) che si applicano alle importazioni di 26 prodotti siderurgici da Paesi terzi, al fine di evitare taluni fenomeni di destabilizzazione dei flussi di importazione verso l’UE. Fenomeni che si sono verificati nel tempo, soprattutto a causa dell’adozione da parte degli USA dei sopra menzionati dazi aggiuntivi sulle importazioni di acciaio ed alluminio, nonché di un aumento senza precedenti della sovraccapacità produttiva di acciaio registrata da parte di taluni Stati esterni all’Unione. Le ultime modifiche ai meccanismi che regolano la salvaguardia hanno destato molta perplessità da parte degli operatori della filiera secondo i quali l’ingente riduzione di capacità produttiva di prodotti piani adottata nell’ultimo decennio in Europa costituisce una delle cause della necessità del ricorso all’import per il soddisfacimento dei fabbisogni della filiera. L’intervento proposto dalla Commissione porterebbe ad un drammatico taglio del 40% della possibilità di import di coils a caldo. Secondo la lettura della Commissione Europea, l'impennata delle importazioni da alcune nuove origini si riconduce invece alla crescente sovraccapacità in alcune aree geografiche, così come alla pressione esercitata dal forte aumento delle esportazioni cinesi verso determinati mercati. La Commissione Europea sente avvalorata la propria posizione dall’esaurimento del contingente del coil a caldo già il primo giorno del trimestre verificatosi per diversi trimestri consecutivi. Tale evidenza ha portato la Commissione all’introduzione della modifica del contingente tariffario. Resta pertanto su posizioni contrapposte il confronto tra gli operatori della filiera siderurgica convinti che la necessità di ricorso all’import dipenda dall’insufficiente disponibilità di offerta in Europa e la Commissione Europea che sostiene che il ricorso dipenda solamente da vantaggi di prezzo. [Questo e altri argomenti di settore nella nostra Newsletter quindicinale. 👉 𝐈𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐢 https://lnkd.in/dBn_-r4j]

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    Venerdì 24 Maggio nella storica cornice di Palazzo Torriani a Udine, la Presidente di SANGOI GROUP e ideatrice del premio 𝑆𝘦𝑔𝘯𝑜 𝐷𝘰𝑛𝘯𝑎 Lidia Pino Sangoi ha premiato la giornalista Luciana Borsatti, la neuropsicologa lisa cipolotti e la presidente dell'Associazione Ipertensione Polmonare Italia Pisana Ferrari. Tre donne straordinarie che interpretano perfettamente il senso del premio ideato nel 2007 dalla nostra Presidente e che vuole riconoscere l'impegno di donne friulane che hanno lasciato un segno, distinguendosi per l'impegno sociale, imprenditoriale, artistico o sportivo. Luciana Borsatti, giornalista e scrittrice impegnata anche a costo della propria vita a far conoscere la società iraniana che sfida il potere degli ayatollah e dei pasdaran. Il suo ultimo libro "Iran. Il tempo delle donne" è finalista al Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce. Lisa Cipolotti, 300 pubblicazioni, Fellow della Academy of Medical Sciences, la biografia citata sul prestigioso e secolare Marquis Who's Who, è una dei maggiori esperti mondiali nell'assesment cognitivo, avendo sviluppato test e questionari riconosciuti per la validità e l'affidabilità. Proprio lei col suo team ha identificato la zona del cervello umano dove risiede l'intelligenza "fluida", quell'insieme di processi mentali complessi collegati alle nostre abilità cognitive che ci permettono di risolvere anche problemi mai incontrati prima, attraverso l'astrazione, il giudizio o formulando strategie. Pisana Ferrari, avviata al diritto europeo dopo la laurea in Scienze Internazionali a Bruxelles, si ritrova all'improvviso con i sintomi dell'Ipertensione Polmonare, una malattia che nel 1988 era ancora pressoché sconosciuta, non c’erano farmaci per la cura e qualche raro centro medico iniziava ad occuparsene. Dopo il doppio trapianto di polmone, è iniziata la sua battaglia attraverso l'Associazione che ha fondato per la sensibilizzazione della comunità medico-scientifica a questa malattia.

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    Siamo onorati e orgogliosi della riconferma di Paolo Sangoi alla Presidenza di Assofermet Sezione Acciai per il secondo mandato. Classe 1964, Paolo entra presto nell'azienda di famiglia per affiancare il fratello Andrea nello sviluppo del Centro Servizi avviato dai genitori nell'operoso Friuli negli anni Settanta. Presto a loro si affianca anche la sorella Alessandra. Dell'acciaio che lavorano, il destino li costringerà a fare loro una delle caratteristiche più importanti: la resilienza, la capacità di resistere alle sollecitazioni a basse temperature. Nel 2007 se ne va a soli 69 anni Gino Sangoi, seguito appena tre anni dopo dal primogenito Andrea. Si guarda avanti. Il 12 Dicembre del 2023 si taglia il traguardo dei 50 anni di attività. Il Gruppo vola oltre i 100 milioni € di fatturato. Le aziende sotto la holding di famiglia sono diventate quattro. La reputazione che hanno sul mercato i Sangoi si riflette nella Presidenza della delegazione Friuli-Venezia Giulia che AIDDA (l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda) assegna a Lidia Pino, la moglie del fondatore, dal 2011 al 2017, nella Vicepresidenza che Confindustria Udine assegna ad Alessandra nel quadriennio 2013-2017 e nella Presidenza che ASSOFERMET assegna a Paolo per il triennio 2022-2024 e ora rinnovata al 2027. [SANGOI GROUP è il multibusiness friulano della filiera dell'acciaio fondato da Gino Sangoi e Lidia Pino nel1973 e arrivato alla terza generazione.] [Assofermet è l'associazione nazionale di categoria dei settori di commercio, distribuzione e prelavorazione di acciai, rottami, metalli e ferramenta fondata nel 1948 e punto di riferimento e partner strategico di aziende, media e istituzioni.]

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    I valori di SANGOI GROUP sono il faro ed il patrimonio senza tempo che ci guida nello sviluppo delle nostre imprese. Essi affondano le loro radici nel DNA dei fondatori, Gino Sangoi e sua moglie Lidia Pino. In 50 anni la famiglia Sangoi attraverserà tre generazioni tagliando il traguardo dei 100 milioni € di fatturato. Un multibusiness familiare della filiera dell'acciaio saldamente in mano ad Alessandra, Paolo e Edi, esponenti della seconda generazione ed ai quali sono onorato di essermi unito nella guida della holding di famiglia che spazia dalla produzione di nastri e lamiere da coils e componenti di precisione per diversi settori e applicazioni, agli impianti da vigna in acciaio fino alla realizzazione di parchi fotovoltaici. Un gruppo che ha mantenuto una sana impronta familiare in nome della visione del fondatore: impegnarsi a creare valore nel tempo celebrando la dignità delle persone e condividendo valori e saperi, nella piena consapevolezza della responsabilità che ci si assume nel fare promesse. Lealtà, Affidabilità, Collaborazione, Conoscenza, Determinazione, Responsabilità. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢. Alessandro Scaglione

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