Chora Media

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Contenuti audio e video online

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Chi siamo

Chora Media è una storytelling company italiana, fondata nel 2020 da Guido Maria Brera (Kairos, La Nave di Teseo), Mario Calabresi (La Stampa, Repubblica), Mario Gianani (Wildside) e Roberto Zanco (Kairos). Mario Calabresi ne è CEO e Editor in Chief. Chora si rivolge a chi è in cerca di una prospettiva più ricca sul mondo, dando voce a una vasta gamma di narrative autentiche, attraverso un’unione non convenzionale di formati che partono dal podcast per evolversi in altre forme (video, libri, eventi online e offline).

Sito Web
http://www.choramedia.com
Settore
Contenuti audio e video online
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milano, Italia
Tipo
Società privata non quotata
Settori di competenza
podcast, media, giornalismo e storytelling

Località

Dipendenti presso Chora Media

Aggiornamenti

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    C’è una storia italiana degli anni Cinquanta, una storia incredibile: il naufragio della più grande ed elegante nave che aveva l’Italia. La chiamavano “la Gran Dama del Mare”. Una nave magnifica che, seguendo quella che chiamavano “la rotta del sole”, trasportava migliaia di passeggeri da New York al Bel Paese. Fino a quando, in una tragica notte di nebbia, tra il 25 e il 26 luglio 1956, al largo delle coste nordamericane, a causa di un errore umano l’Andrea Doria affondò nell’oceano. Morirono 51 persone. È accaduto esattamente 68 anni fa. Abbiamo raccontato questa storia in una serie che ha la voce di Luca Bizzarri e i materiali originali del tempo dell'Archivio Luce Cinecittà "La Ballata dell’Andrea Doria": si ascolta su tutte le piattaforme audio gratuite. #podcastitalia #podcastitaliano #andreadoria #storia

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    L'IA generativa sta attirando sempre più attenzione e investimenti miliardari. Se ne parla come se ormai facesse parte della vita di tutti in maniera attiva, ma la realtà potrebbe essere un po’ diversa. Se da un lato è vero che l’AI ci colpisce un po’ tutti perché ormai presente in molti aspetti della nostra quotidianità, lo è anche il fatto che non tutti la utilizzano attivamente. Secondo uno studio del Reuters Institute, per esempio, una grossa fetta di utenti non solo non utilizza strumenti di intelligenza artificiale, ma non la conosce nemmeno. I dati del sondaggio, condotto in 6 paesi del mondo, mostrano che una percentuale tra il 22 e il 35 percento utilizza ChatGPT, sebbene anche non quotidianamente. Il dato su chi non lo usa varia, ma passa dal 12% dell’argentina al 33% del Giappone. In questi casi, però, c’è un altro dato che salta all’occhio: cioè la percentuale di persone che non hanno mai sentito parlare di ChatGPT. In Argentina sono il 60%, mentre negli altri paesi si aggirano attorno al 40%. Nonostante questo, secondo i dati di CB Insights, OpenAI è recentemente diventata il terzo unicorno più valutato al mondo, un termine che descrive le aziende private con una valutazione di mercato superiore a un miliardo di dollari, con una valutazione di 80 miliardi di dollari. È preceduta dalla compagnia tecnologica cinese ByteDance (225 miliardi di dollari) e dalla SpaceX di Elon Musk (150 miliardi di dollari). Del nostro rapporto con l'intelligenza artificiale parliamo in AI and You, un podcast di Europod che in 10 episodi risponde alle domande più scottanti che ruotano attorno all’impatto presente e futuro dell’intelligenza artificiale sulle nostre vite. Si ascolta qui: https://lnkd.in/dRKdJ-Rk #podcast #intelligenzartificiale #tecnologia #lavoro #chatgpt

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    Ognuno di noi ride per motivi diversi, ma tutti abbiamo riso con il cinema italiano. Nella seconda stagione di MUBI Podcast: Voci Italiane Contemporanee, che esce oggi, proveremo a capire come è cambiato il cinema comico dai tempi della commedia all’italiana, cosa ci fa ridere oggi e soprattutto perché. A guidarci in questa ricerca appassionata è Saverio Raimondo, comico e cinefilo, che ha realizzato cinque chiacchierate insieme ad attrici, attori, registi, stand up comedians e giornalisti. Una puntata a settimana, ogni giovedì, a partire da oggi. #podcast #cinema #standupcomedy #intervista #talk

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    Non vediamo l'ora di farvi conoscere la nostra nuova proposta di formazione sul podcasting all'interno della New Media Academy!

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    Il modulo di Introduzione al podcasting e ideazione è il modulo di apertura del nostro corso, il 21 settembre 2024 🎉 Insieme ad Andrea F. de Cesco, Andrea Borgnino e Sabrina Tinelli avrai la possibilità di conoscere la storia dei podcast più da vicino, approfondire i trend e analizzare i formati legati a questo mezzo di comunicazione. Ci sarà un momento di laboratorio in cui i partecipanti dovranno pensare e strutturare un possibile podcast: scegliere il formato, fare ricerca dei materiali, proporre le voci ecc., con l'aiuto dei docenti e dei case studies affrontati nelle lezioni precedenti. Il modulo di Introduzione al podcasting e ideazione rientra nei corsi di Podcasting base, Podcasting completo e New media completo. 🎒 Per maggiori informazioni visita il nostro sito alla sezione offerta formativa 👉 https://lnkd.in/d9Jtp8Br #school #media #NewMediaAcademy #academy #digitaljournalism #podcast #Will #chora #formazione

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    Le disuguaglianze di genere rischiano di frenare la crescita economica del paese, nonostante alcuni segnali positivi come l'aumento dell'occupazione femminile al 52,2%, un record storico ma ancora lontano dalla media europea superiore al 60%. Secondo i dati di Banca d’Italia raccolti, solo il 23% dei manager è donna. A livello di CEO, la quota scende al 4% secondo Deloitte. I settori con una maggiore presenza femminile al vertice sono Oil & Gas (39%), Healthcare (38%) e Servizi Finanziari (38%), mentre i comparti con le percentuali più basse includono elettricità, gas, acqua, trasporti e real estate. L'occupazione femminile in Italia è passata dal 46,2% nel 2009 al 52,2% nel 2023, un incremento di 6,1 punti percentuali. Tuttavia, nello stesso periodo, l'Unione Europea ha visto un aumento del tasso di occupazione femminile di 9 punti percentuali, dal 56,7% al 65,7 L’Italia non ha solo un problema di gender gap ma anche di anzianità e titolo di studio dei manager. Infatti, solo il 44% dei manager è laureato e oltre la metà hanno più di 50 anni. Questi dati riflettono un Paese con una delle forza lavoro più vecchie in Europa e col numero di laureati ben al di sotto della media UE. Quindi, in Italia, rispetto alle principali economie europee, i manager hanno un’età media più elevata, sono meno spesso donne e meno frequentemente laureati. I manager italiani dal punto di vista occupazionale corrispondono al 3,6% del totale degli occupati. Una percentuale che ci situa sotto i tre Paesi europei con cui ha più senso confrontarci. La Francia fa segnare 6,8%, la Germania 4,2% e anche la Spagna ci supera con 4,1%. #economia #diritti #gendergap #lavoro

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    Donald Trump ha preparato venti punti programmatici. Il punto numero sette, scritto di suo pugno, è il punto sulla difesa delle libertà americane, tra cui anche il possesso di armi. E proprio questo punto potrebbe diventare il perno della sua comunicazione politica adesso: nonostante l’attentato, Trump potrebbe confermare il suo intento dando un fortissimo segnale al suo elettorato. Una cosa è certa: l’immagine di Trump con il pugno alzato che si rialza dopo essere stato ferito a un orecchio col volto rigato dal sangue, e incita la folla a combattere, è diventata ufficialmente l’immagine di questa campagna elettorale. Ma cosa succederà adesso negli Stati Uniti e alla campagna elettorale che vede contrapposti Joe Biden, incalzato dalle richieste di fare un passo indietro, e Donald Trump, da oggi sopravvissuto al 16esimo attentato della storia statunitense a un Presidente o candidato Presidente? Ne parlano Mario Calabresi e Marco Bardazzi nel nuovo episodio di Altre Storie Americane. Disponibile su Spotify e su tutte le principali piattaforme di ascolto podcast. #podcast #politica #esteri #trump

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    Ogni anno una nuova edizione di #Wimbledon tiene incollate davanti agli schermi centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. E ogni anno in questo periodo è sempre il momento giusto per consigliare un podcast che racconta una storia incredibile che arriva da questo prestigioso torneo di #tennis: quella della partita più lunga mai giocata. Sono le 18 del 22 giugno del 2010, quando i tennisti John Isner e Nicolas Mahut toccano per la prima volta l'erba del campo 18 del All England Lawn Tennis e Crocket Club: non sanno che il match che sta per iniziare durerà tre giorni. Tre infiniti giorni, durante i quali gli occhi di milioni di persone si distoglieranno da tutto ciò che sta succedendo nel mondo, da Barack Obama e dallo scandalo di uno suo generale in Afghanistan, dalla prima donna australiana a diventare primo ministro, dalla nazionale italiana di calcio italiana impegnata ai campionati mondiali del Sudafrica. Tutto questo, perché quei due tennisti giocano al limite della sopportazione umana, così tanto da riuscire ad annullarsi. Tanto che nessuno dei due riesce a prevalere sull'altro. La partita si sbloccherà solo 11 ore e 5 minuti dopo, spalmati su tre giorni diversi, quando oramai era già da un po' diventata la più lunga della storia del tennis. Ma come si concluse questa partita? Cosa ci racconta di questo sport? E come l'ha vissuta chi l'ha vista e l'ha vissuta? Sandro Veronesi lo ha raccontato in Gravity: https://lnkd.in/dyx_DGkp #podcast #sport #storia

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    Avete già sentito parlare di assunzioni basate sull'Intelligenza Artificiale? Queste pratiche riducono le disuguaglianze o rafforzano le discriminazioni? Alcuni esperti di tecnologia sostengono che l'IA può essere un'opportunità per superare tutte le forme di pregiudizio, anche quelle connaturate al genere umano. Tu che ne pensi? Noi ne abbiamo parlato in questa puntata di AI&U, il podcast di Europod di cui abbiamo curato la produzione italiana, con la voce di Gabriele Cruciata: https://lnkd.in/dWtRbUXr #lavoro #intelligenzartificiale #podcast

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    Ieri eravamo a Piacenza alla premiazione de Il Pod, Italian Podcast Awards, la manifestazione che ogni anno premia i migliori podcast del mercato italiano. Due dei podcast che abbiamo realizzato sono arrivati al primo posto in tre categorie: "Chiedilo a Barbero", il weekly del Prof. più conosciuto del web, ha vinto il premio come miglior host: "Dove nessuno guarda – il caso Elisa Claps", il podcast di Pablo Trincia che ripercorre uno dei casi di cronaca più complessi della storia italiana, ha vinto nella categoria true crime e in quella del sound design Sono due progetti bellissimi, di cui siamo molto felici! A festeggiare con noi c'era anche Will Media, che ha vinto il primo posto nalla categoria Diversity con "Se domani non torno", il podcast di Silvia Boccardi che approfondisce il tema dei femminicidi e della violenza di genere. Grazie a tutte le persone che ogni giorno di seguono e ci ascoltano! #podcast #festival

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