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Crowley era sposato non con Aziraphale. (2/2)

Summary:

Le cose si complicano per Crowley e Aziraphale. L'unione di inferno e paradiso forse li hanno divisi per sempre. Ancor peggio, Aziraphale pensa che Crowley lo abbia usato solo per una scommessa. Quindi la fine definitiva del loro amore?

Work Text:

Premessa: Aziraphale aveva rifiutato il posto da Arcangelo Supremo, restando con Crowley.

L'ascensore si aprì in paradiso, mostrando a Michele e Uriel solo il Metatron. La voce di Dio entrò nel paradiso, dicendo con tono sconfitto
"Vuole restare con quel demone. Non c'è modo di dividerli. Rassegniamoci"
Michele batté il piede destro sul pavimento, dicendo arrabbiata
"Non possiamo lasciarli vincere. Altri potrebbero seguire il loro esempio"
Uriel era più silenziosa, dirigendosi da qualche parte. Tornò quasi subito con un fascicolo, dicendo a Michele e il Metatron
"Se lasciassimo il compito all'inferno di dividerli? C'era un vecchio caso nel quale era coinvolto Crowley. Un demone redento raccontò che tra i vari matrimoni satanici celebrati, c'era anche quello del demone Paniez e il demone Crowley nel 1863 a Londra. Però Crowley scappò via il giorno dopo"
Uriel mostrò il foglio con la dichiarazione del demone redento
"...facciamo sapere a questo Paniez dove si trova Crowley ma soprattutto con chi"
Michael rise
"Se fai mettere in competizione Aziraphale con questo demone per tenersi Crowley, salderà ancora di più il loro rapporto"
Uriel chiuse il fascicolo accigliato, spiegando a Michele e il Metatron rimasto lì vicino
"Non sottovalutiamo l'invidia e la rabbia di qualcuno come un demone, abbandonato per un angelo"
Il Metatron sorrise a Uriel, dicendole
"Occupati tu di ogni cosa. Potrebbe funzionare. Io sarò occupato nel trovare un nuovo supremo"
Michael gli domandò
"Per il secondo avvento?"
Il Metatron ridacchiò, dicendole
"Era una bugia per portare Aziraphale in paradiso"
Uriel strinse al petto il fascicolo lasciando Michael da sola di fronte l'ascensore.

Intanto sulla Terra, quasi un mese dopo. Quartiere di Soho, Londra. Mattina.

Aziraphale con indosso una vestaglia blu scura, stava preparando dei pancake al cioccolato. Stava usando uno dei due fornelli nella cucina al piano superiore della libreria. Sull'altro fornello stava bollendo un liquido rosso in un pentolino. L'angelo spense il fuoco sotto il pentolino, finendo nel mettere nel piatto il decimo pancake. Al piano inferiore sentì che Muriel stava aprendo la libreria. L'angelo era felice che Muriel avesse capito che non dovevano vendere neanche un libro, spiegando a l'ingenuo angelo che
"...La libreria possiamo definirla un'ambasciata nascosta del paradiso. Però ogni libro mi appartiene. Muriel, tu puoi leggere quello che vuoi ma mai e ripeto mai devi vendere un solo libro"
Tranquillizzando Muriel, un non poco agitato Aziraphale di aver capito.

L'attenzione di Aziraphale tornò alla colazione che stava preparando. Misse i pancake in un piccolo piatto, innaffiando tutto di miele. Il piatto poi lo posizionò su un vassoio di legno dai bordi rialzati. Inserì sul vassoio due forchette, due coltelli e due cucchiai. L'angelo trovò posto nel vassoio anche per due tazze con del caffè. In un bicchiere trasparente verso il liquido rosso nel pentolino, ancora fumava, inserendolo sempre nel vassoio. Con tra le mani quel vassoio pieno, Aziraphale si diresse fuori la cucina, entrando in una porta dall'altra parte del corridoio. Era la sua camera da letto o meglio la camera di lui e Crowley. In quel momento la camera era in penombra grazie a una finestra con un anta aperta. L'angelo posò il vassoio su un tavolo di legno in un angolo. Accanto il tavolo c'erano due sedie. Chiusa la porta della camera, l'angelo si avvicinò al letto. Tra le coperte spuntava una testa dalla capigliatura rosso fuoco con una spalla e un braccio sinistro molto magro. L'angelo si tolse la vestaglia rivelando che era completamente nudo. Tornò sotto le coperte, trovandosi avvolto dall'abbraccio di Crowley altrettanto nudo. Il demone gli domandò mentre l'angelo gli posava piccoli baci sul viso, accarezzandogli la schiena con la mano destra
"Angelo hai fatto il vino cotto?sentivo l'odore"
Aziraphale tubò
"Quello ai fichi che ti piace così tanto a colazione"
Il demone aprì gli occhi, guardandolo con amore in quella penombra, dicendo
"Mi sembra ancora un sogno. Tu e io che viviamo assieme. Ci svegliamo insieme. Noi che abbiamo confessato il nostro amore…noi…che bella piccola parola"
Aziraphale era troppo travolto dal momento per poter dire qualcosa di troppo concreto. Si limitò nel dire a quel demone che amava
"Ti amo Crowley. Ti amo"
Crowley nascose il viso nell'incavo del collo di Aziraphale, quasi sussurrando
"Non immagini quanto odiavo dell'appartamento o qualunque luogo dove non c'eri tu. Perché dove sei tu mi sento al sicuro. Persino le mie piante crescono meglio vicino a te. Delle volte sono terrorizzato che sia solo un sogno che viviamo assieme. Lo so, può essere sciocco"
Aziraphale strinse in un abbraccio quel demone che credeva così forte, invece scoprì che si sentiva solo quando erano divisi. Soprattutto spezzò il cuore di Aziraphale sapere che i lunghi periodi di sonno di Crowley erano in parte per la sua natura da serpente. Erano maggiormente per il demone un metodo per superare la sua lontananza. Con delicatezza Aziraphale baciò la guancia del demone che riuscì nel farlo ridere, baciandogli il collo. La passione li travolse nuovamente.

Quel pomeriggio. Nella libreria.

Crowley entrò nella libreria da una porta che dava su una stanza sul retro dove aveva le sue piante. Aziraphale l'aveva resa con la magia insonorizzata per non far sentire a tutto il vicinato le grida di Crowley. Il demone si avvicinò al suo amato angelo che era seduto nella sua sedia imbottita, leggendo tranquillamente un libro. Gli domandò guardandosi intorno
"L'altro angelo?"
Aziraphale indicò con l'indice della mano destra fuori
"Attende nella caffetteria di Maggie che portino dei deliziosi tortini alla frutta…"
Baciò tra demone e angelo che gli disse
"...siediti sul divano, sarai stanco del lavoro fatto con le piante"
Crowley lo guardò con uno sguardo che Aziraphale sapeva ormai voleva dire che avrebbe desiderato fare l'amore con lui. Solo che quella volta Aziraphale lo vide scuotere la testa, dicendole dopo aver sbuffato
"Purtroppo sono stato contattato dall'inferno…"
Aziraphale si preoccupò
"...visto che non sono più il rappresentante dell'inferno sulla Terra, devo mostrare al nuovo incaricato come usare l'appartamento…"
Crowley anticipò la domanda di Aziraphale
"...Purtroppo non puoi venire. Non ti preoccupare ci vorranno solo un paio di ore"
Il demone baciò Aziraphale per poi uscire dalla libreria. Nonostante tutto l'angelo non era tranquillo.

Nel vecchio appartamento di Crowley.

Il demone Crowley appena entrato nel suo vecchio appartamento si trovò di fronte un giudice infernale e due soldati dietro di lui. Crowley avrebbe potuto ridere del giudice infernale che era esattamente vestito come un avvocato d'Inghilterra, con tanto di parrucca bianca da cui uscivano due lunghe corna. Invece i soldati erano enormi orchi con indosso armature arrugginite e troppo piccole per loro.

Il chiudersi a chiave la porta dell'appartamento preoccupò non poco Crowley. Il giudice con voce roca disse a Crowley
"Demone Crowley sei accusato di adulterio…"
Crowley arretrò d'un passo
"...abbandono della convivenza con il tuo marito scelto. Paniez il tuo unico compagno sposato ci portò prove evidentemente del tuo crimine…"
Alla destra del giudice comparve un demone molto più dark di Crowley. Era completamente vestito di nero. Un nero in contratto con la pelle bianca come la neve. L'altro demone guardò Crowley con occhi completamente neri, dicendogli accigliato
"Pensavo fossi morto, qualcosa che avrei preferito. Invece…"
Disgusto evidente sul viso del demone
"...sei in una relazione con un angelo. Un angelo! Quando potresti avere questo"
Il demone Paniez si indicò con la mano destra. Crowley avanzò un passo verso il demone, dicendogli con più disperazione che voleva mettere nella voce
"Paniez ti prego ascoltami. Non volevo assolutamente farti del male. Ero certo di non rivedere più l'angelo. Ti scongiuro non dividermi da lui"
Il demone Paniez rispose alla supplica di Crowley raccogliendo le braccia sul petto, dicendo con tono freddo
"Io non farò un bel niente. Visto che in pratica mi hai abbandonato neanche ventiquattro ore dopo il nostro matrimonio satanico, sarà il tribunale satanico nel dire la sua"
Tra le mani del giudice infernale comparve un enorme pergamena, leggendo
"Come prevede la legge, l'essere infernale che si macchia di adulterio in flagranza può optare per due soluzioni. La prima tornare con l'essere infernale tradito. Oppure essere imprigionato per sempre nella prigione infernale. Potrà essere liberato solo dall'essere infernale tradito"
La maggiore preoccupazione per Crowley era
"L'angelo…Aziraphale…"
Crowley era certo quel cuore, quel poco di anima trovati grazie all'angelo stavano scomparendo al pensiero di non stare più con lui
"...Avrà delle conseguenze?"
Il giudice infernale scosse la testa
"Non essendo un essere infernale non rientra nelle nostre competenze. Dunque demone Crowley cosa scegli? Torni con il tuo legittimo compagno infernale o accetti il perpetuo imprigionamento?"
Crowley si tolse gli occhiali neri, dicendo al demone Paniez
"Paniez non era mia intenzione farti del male. Ti scelsi per i tuoi metodi molto…"
Crowley cercò la parola giusta
"...aggressivi durante l'atto sessuale. Non fu giusto, ti chiedo perdono. Perché io cercavo di punirmi, credendo di non essere nulla per Aziraphale. Invece scoprii ultimamente che dovevo essere solo sincero con lui. Dopo l'angelo neanche se tentassi potrei fingere amore o anche simpatia per qualcuno. Scusami Paniez. Preferisco restare per l'eternità in una cella della prigione infernale"
I due soldati infernali si posero ai lati di Crowley scomparendo con lui. Il demone Paniez gridò dove prima era Crowley
"Basteranno un paio di giorni nella prigione infernale per farti cambiare idea"
Il giudice si rivolse al demone
"Ti ricordo che in base ai protocolli della legge, avendo ottenuto la vittoria del ritorno a te del partner o come in questo caso la carcerazione, non puoi minimamente perseguire oppure portare a morte il partner o conoscenti dell'altro. Ancora di più visto trattarsi di un angelo. Pena la tua stessa carcerazione"
Il demone annuì positivamente, dicendo con falsa noncuranza
"Possiedo una mia eternità. Che vada al diavolo quell'angelo…"
Però il demone domandò al giudice infernale
"...se l'angelo dovesse cercare Crowley all'inferno, gli verrà detto dove si trova?"
Il giudice infernale, sempre impassibile gli spiegò
"Gli atti della giustizia infernale sono secretati. Nessuno può dirgli nulla"
Il demone tentò di trattenere un sorriso maligno
"Bene. Molto bene"
Scomparendo in una fiammata.

Nella prigione infernale Crowley fu portato nel corridoio delle celle. Davanti alla cella assegnata il secondino, sempre un orco, gli bofonchio,
"Togliti tutto, indossa questa…"
Il secondino gli lanciò sul pavimento lurido una tunica grigia, continuando
"...nella prigione infernale non avrai bisogno di bere, mangiare oppure sporcare. Attendi che ti vengano a prendere per le torture…"
Dopo essersi denudato, Crowley indosso la tunica lurida con disgusto
"...qui ti rimane l'eternità con l'invulnerabilità che si attiva ore dopo le torture. Puoi però trasformarti nella tua versione animale o quale sia"
Crowley annuì positivamente mentre guardava l'orco mettere i suoi abiti in un sacco nero di canapa. Con passo deciso entrò nella cella. Era completamente al buio. Allungò le braccia finché non toccò la parete in fondo. Gli sembrò come una grotta. Si sedette sul pavimento, provando una profonda solitudine senza Aziraphale. Sperava che in qualche modo potesse sapere la verità. La sua più grande speranza era che almeno la Bentley fosse tornata da Aziraphale. Molto triste, Crowley si trasformò in serpente, tentando di trovare consolazione nel sonno.

Poche ore dopo. Libreria di Aziraphale.

Aziraphale non si era mai sentito così in ansia. Da ore non aveva notizie di Crowley. Al suo vecchio appartamento non aveva trovato nessuno. Neanche la ricerca con i poteri angelici lo avevano trovato in qualche posto in tutto l'universo. Quasi era felice che Muriel fosse in paradiso per un paio di giorni, dovendo protocollare dei resoconti dalla Terra, non voleva spaventarla. Tuttavia Aziraphale non si trovò solo. Accanto a lui c'erano Nina e Maggie. Soprattutto Maggie, trovando il suo amico angelo seduto nel divano della libreria che fissava il cellulare con preoccupazione, lo accolse in un delicato abbraccio. Aziraphale trovò la forza di lasciarsi andare alle lacrime. Non capiva proprio cos'era successo a Crowley. Neanche la sua Bentley aveva trovato.

Dall'altra parte di Londra. Sfasciacarrozze.

Il demone Paniez aveva preso possesso dello sfasciacarrozze con l'intento di distruggere la Bentley di Crowley. Però la cosa era più difficile di quello che credeva. Dieci demoni stavano trovando difficoltà ad infilare l'auto nello schiaccia carrozze. L'auto, nonostante avesse perso la maggior parte della carrozzeria, lottava come una forsennata. Alla fine, un esasperato demone Paniez afferrò un enorme tubo di ferro, colpendo a caso quello che restava della Bentley. Fu così tanta la furia che i demoni li intorno si impressionano. Quando ebbe finito, il demone Paniez gettò i resti su altri resti, dicendo a uno dei demoni
"Vieni con me"
Scomparendo con lui.

Camera di un costoso hotel di Parigi, di fronte al Louvre.

Il demone Paniez disse all'altro
"Tu sei un demone della categoria cambia forma. Quindi prendi questa forma…"
Gli diede una foto di Crowley è un sacco di iuta nero
"...Indossa gli abiti qui dentro"
Nel frattempo il demone Paniez preparò il letto come fosse stato usato. Quando vide il demone che era la perfetta riproduzione di Crowley, gli disse mentre si avvicinava a lui
"Se riesci nel riprodurre questa voce…"
Il demone ascoltò la voce di Crowley più volte da un cellulare
"...Ti darò il pass per entrare in un esclusivissimo night club su Venere dove ci sono orge ventiquattr'ore su ventiquattro"
Il demone provò per qualche minuto nel riprodurre la voce di Crowley. Con soddisfazione del demone Paniez ci riuscì. Poteva passare alla fase successiva del suo piano.

Un paio di ore dopo.
Londra, libreria di Aziraphale.

Nina si precipitò nella libreria. Poco prima Maggie con tono esasperato le aveva urlato di andarci. Non si aspettava di trovare sul pavimento dove era la scrivania di Aziraphale un bozzolo di ali bianche. Meno che meno sentire provenire da quel bozzolo evidenti singhiozzi di pianto. Vicino al bozzolo Maggie che era anche lei un mare di lacrime, disse con voce rotta a Nina
"Poco fa…una videochiamata di Crowley…Nina non immagini cosa gli ha detto…purtroppo Aziraphale registra ogni videochiamata…maledizione"
Dandogli il cellulare mentre Maggie chiudeva la porta della libreria come tutte le tapparelle. Nina guardò il video nel cellulare.

Nel video si vedeva l'immagine di una finestra dal quale si vedeva la Torre Eiffel. Poi il video passo su un Crowley a torso nudo, sotto le coperte di un enorme letto. Si sentì la voce di Aziraphale domandare, visibilmente esterrefatto nel piccolo quadratino a lato dell'immagine
"Crowley perché sei a Parigi?"
Il Crowley nel video si passò la mano destra nei capelli già scompigliati, dicendo a Aziraphale con un sorriso fin troppo compiaciuto per Nina
"Angelo mi dispiace. Lo sai sono uno competitivo. All'inferno erano certi che un angelo come sei tu, la spada di Dio non avrebbe mai ceduto a un demone. Ebbene ci sono voluti millenni ma sono riuscito…"
Aziraphale rise nervosamente ma quel Crowley continuò
"...Non c'è motivo per restare con te…"
Il video si spostò alla destra di Crowley, dove c'era un altro che Nina trovò molto pallido
"...Ti presento il demone Paniez. Il mio sposo da sempre…"
Nina si trattenne con fatica dal gettare via il cellulare vedendo Crowley baciare l'altro demone, soprattutto vedendo nel piccolo riquadro Aziraphale scioccato. Il video finì con Crowley che diceva all'angelo distrutto
"...come capirai non mi rivedrai piu"
Nina chiuse il cellulare, guardando Maggie che fissava distrutta il bozzolo di piume da cui non si sentivano più singhiozzi di pianto. Fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto ma Nina su ripromise di aiutare quell'angelo che non meritava quel dolore. Si sedette sul pavimento gambe incrociate di fronte dove era rinchiuso Aziraphale nelle sue ali. Gli disse
"Aziraphale piangi tutte le lacrime che vuoi. Disperati anche. Però quando arriverai a quel punto di quasi annoiarti di pensare a quello stronzo, io e Maggie siamo qui. Non sei solo"
Il bozzolo di ali si aprì leggermente, dicendo Aziraphale con voce stanca
"Mi piacerebbe una tazza di tè"
Maggie si precipitò per fare il tè mentre Nina continuava nel parlare con Aziraphale.

Nello stesso momento, paradiso.

Muriel non vedeva l'ora di tornare alla libreria. Sperava che Crowley si fosse ricordato di portare le paste al cocco che adorava. Stava riponendo l'ultimo fascicolo nell'archivio quando un rumore la spaventò. Le era sembrato come uno scoppio. Sentì poi delle risate e parlare. Seguì i suoni arrivando sul retro dell'Archivio. I suoni venivano da un muro di pietra bianca. Curiosa Muriel salì su un albero di ulivo vicino il muro. Nascosta tra le fronde vide nell'ufficio di Uriel. L'angelo stava bevendo dello champagne con Michael e il Metatron. Entusiasta Michael disse
"Finalmente li abbiamo divisi"
Uriel alzò il bicchiere in alto, dicendo con un allegria che mai gli aveva visto Muriel
"I due traditori Aziraphale e Crowley vinti dalla nostra intelligenza"
Il Metatron baciò la copertina di un fascicolo, mimando in falsetto una voce
"Signor Metatron io amo Crowley. Io amo questo demone…"
Risate da parte anche di Uriel e Michele
"...ora piange disperato pensando che quel demone sia andato via. Invece langue nella prigione demoniaca"
Muriel si tappò la bocca per non urlare. Decise che doveva assolutamente tornare sulla Terra per dire tutto a Aziraphale. Decisione che cambiò vedendo qualcosa. Si chiedeva come mai i tre avessero un fascicolo a cui era permesso accedere solo Dio? Voleva indagare.

Dopo una settimana, sempre in paradiso.

Muriel uscì fuori da un ufficio con molta attenzione. Stringeva al petto un voluminoso fascicolo. Era rimasta nascosta in paradiso per una settimana, seguendo le descrizioni in molti libri su come facevano le spie. Non le era stato facile ma era contenta del risultato. Aveva trovato abbastanza prove contro Uriel, Michael e il Metatron sul fatto che avessero tramato contro Aziraphale e Crowley usando fascicoli proibiti per tutti, tranne che per Dio. Riuscì ad arrivare all'ascensore ma decise di non rischiare di essere vista. Entrò nel vano delle scale. Ci avrebbe messo ore ma era certa nessuno l'avrebbe fermata.

Nello stesso momento. Prigione dell'inferno.

Il demone Paniez arrivò all'ingresso del corridoio dove sapeva essere la cella con Crowley. Il secondino stava dormendo seduto sul lurido pavimento. Il demone tossi facendo svegliare l'orco secondino che gli disse dopo un grugnito mentre si alzava
"Spero che tu sia qui per portarlo via. Persino i torturatori hanno gettato la spugna. Non dice nulla, sempre in silenzio…"
Il secondino aprì la porta che dava al corridoio con le celle
"...parla solo per domandare se è arrivato un angelo. Al nostro no, non parla più nuovamente…"
L'orco indicò al demone la cella. Il demone Paniez era certo che l'orco esagerasse. L'orco continuò
"...Non tentare neanche di farlo uscire, tanto inutile. Lo dovrai portare fuori di peso. Come i torturatori per portarlo nella stanza delle torture. Grida che senza il suo angelo non vuole essere libero. Mai avevo visto un demone così preso da un angelo. Di solito succede il contrario"
Il secondino aprì la porta della cella. Il demone Paniez si sentiva come inondato da una strana sensazione che non aveva mai provato, facendo un passo indietro. L'orco iniziò a muovere le mani come se scacciava le mosche, urlando
"Non ancora! Che fastidio tutto questo amore…che fastidio"
Allontanandosi dalla porta, urlando al demone Paniez che aveva le mani sul petto
"...abbiamo dovuto svuotare questo corridoio, lasciando solo lui. Questo mare di amore ogni volta che aprivamo la porta faceva piangere gli altri detenuti"
Cercando di ritrovare la sua dignità da demone, Paniez gridò nella cella
"Vieni fuori Crowley. Ti perdono, puoi vivere con me"
Sobbalzò facendo un salto all'indietro vedendo due occhi gialli illuminarsi nel buio. Il secondino sempre lontano dalla cella gli lanciò una torcia. Con mano tremante il demone Paniez illuminò l'interno della cella. Vide ergersi vicino l'entrata un enorme serpente nero dalle scaglie con il bordo dorato. Il serpente divenne un Crowley per Paniez mai visto prima in quello stato. Crowley era completamente nudo con sul corpo visibili cicatrici e ferite delle varie torture. Soprattutto un sorpreso Paniez vide i capelli rossi di Crowley diventati lunghissimi e folti, arrivando quasi sul pavimento. Crowley fissava Paniez con tali occhi tristi da serpente da far vacillare l'animo del demone e anche dell'orco che curioso aveva sbirciato nella cella.

Ancora scioccato, il demone Paniez avanzò verso la porta della cella per tentare di convincere Crowley ma fu spinto via da lui che richiuse la porta. Cercando di ritrovare la rabbia da demone, Paniez gridò alla porta
"Puoi restare lì dentro per l'eternità"
Correndo via soprattutto per non far vedere che per la prima volta nella sua eternità stava per piangere.

Sulla Terra, nel quartiere di Soho, Londra.

Un Aziraphale non molto convinto stava seguendo Nina e Maggie in un locale notturno per gay e lesbiche. Le erano state così vicine in quel periodo terribile che non aveva il coraggio di dirgli che preferiva restare da solo in libreria. Si era quasi rassegnato ad essere solo, visto che era certo che anche Muriel l'avesse abbandonato. Provando ad essere di compagnia entrò nel locale. Nella confusione disse a Nina e Maggie
"Meglio che ci dividiamo. Domani mattina vi racconterò"
Nina gli disse
"Giurami che starai qui dentro almeno due ore"
Con riluttanza Aziraphale promise.

La volontà di rifarsi una vita amorosa Aziraphale la sentiva. Però la ferita del comportamento di Crowley era ancora fresca. Poi odiava il fatto che tutto gli ricordava il demone. Senza accorgersene si avvicinò ai mini palchi dove ballavano i ballerini mezzi nudi. Uno dei ballerini lo interesso. Era alto, magro con indosso dei jeans attillati. Cosa ancora più importante per Aziraphale, aveva i capelli rossi e portava gli occhiali da sole neri. L'angelo rimase lì in piedi fissandolo. Dall'altra parte del locale, Nina e Maggie erano sedute al bar. Maggie indicò a Nina il loro amico angelo. Il ballerino stava ballando in pratica solo per un Aziraphale che lo fissava con un debole sorriso. Nina urlò a Maggie sopra la musica ad alto volume
"Almeno si avvicina a qualcun altro anche se somigliava a quello stanzone di demone"
Maggie ci sperava.

Quasi all'alba.

Aziraphale tornò con calma alla libreria. Si sentiva uno sciocco a non riuscire ad andare avanti. Però non sapeva perché c'era come una minuscola speranza che quello visto nel video non fosse Crowley. Era così assorto nei suoi pensieri che quasi andò contro qualcosa coperto da un telone bianco. Proprio di fronte alla sua libreria. Stava per guardare sotto il telone quando la voce di Muriel proprio alla sua sinistra lo spaventò non poco. Vide l'angelo tenere stretto al petto un fascicolo, dicendogli quasi sussurrando
"Aziraphale ti prego devi ascoltarmi. Qui sotto c'è la Bentley di Crowley. L'ho trovata usando una magia con un suo vecchio specchietto. Era in uno sfascia carrozze…"
Si sentì un tentativo di suono da sotto il telone
"...tocca quel che resta di questa auto. Vedrai cose incredibili e ancora più incredibili cose ti dirò io dopo"
Aziraphale non capiva perché Muriel voleva fargli vedere magari Crowley abbandonare allo sfasciacarrozze l'auto. Comunque eseguì. Sperava magari gli togliesse l'ultima speranza che il demone potesse tornare. Appoggiò il palmo della mano destra sul telone bianco.

Aziraphale si trovò a vedere la visuale della Bentley. In quel momento guardava il sedile di chi guidava. Vide Crowley entrare nell'auto Crowley disse alla Bentley
"Vediamo di sbrigarci con quel demone. Stasera voglio portare il mio angelo al Ritz"
Aziraphale era sorpreso. Poco dopo vide Crowley uscire dalla Bentley, tornando con con un pacchetto bianco, dicendo mentre lo posava sul sedile del passeggero
"Le paste al cocco per Muriel. Diventa sempre più una buongustai come Aziraphale"
Il successivo autista non era Crowley. Era il demone che Aziraphale aveva visto nel video di Crowley da Parigi. Il demone disse alla Bentley con un sorriso maligno
"Rassegnati. Non rivedrai piu il tuo proprietario. Se non con me, con nessun altro…"
Aziraphale percepì che la Bentley cercò di non farsi guidare dal demone che gli disse con rabbia
"...se non vuoi che ti guidi, finirà dove meriti"
Aziraphale dovette staccarsi dai ricordi della Bentley, perché si vedeva nello sfasciacarrozze che lottava per vivere. L'angelo eseguì un miracolo, riportando la Bentley alla normalità. Ancora scosso, Aziraphale quasi urlò la domanda a Muriel sempre accanto a lui
"Cosa vuol dire? Cosa?"
Muriel gli spiegò
"Ce un enorme colpa in paradiso. Serve la tua amica Anatema. Se non sbaglio era un avvocato dell'occulto"
Aziraphale respirò profondamente. La speranza che Crowley lo amava, non l'aveva ingannato, diventò un incendio in lui.

Poche ore dopo. Tokyo. Hotel di gran lusso.

Il demone Paniez era disteso supino su un enorme letto matrimoniale. Dopo essere fuggito dalla prigione infernale per togliersi di dosso tutto quell'amore che esplose dalla cella di Crowley aveva fatto di tutto. Ogni cosa degna di un demone fu fatta da lui. Però gli restava sempre un sapore dolciastro d'amore nella bocca. Stava per bere del vino demoniaco quando la porta della camera scoppiò. Nello stordimento, il demone Paniez quasi non vide Aziraphale che lo afferrò per la gola sbattendolo al muro.

Per il demone Paniez tutto l'essere di Aziraphale vicino a lui era doloroso. Cercò di parlare. Si fermò vedendo che gli occhi sparsi sul viso e intorno l'angelo lo fissavano con odio. A destra di Aziraphale comparve la strega Anatema. Disse al demone Paniez che percepi la stretta al collo della mano di Aziraphale allentare appena, per lasciarlo parlare
"Sono Anatema. Amica del qui presente Aziraphale e del demone Crowley. Sono anche un avvocato, riconosciuta nel tribunale infernale e del paradiso. Un angelo mi ha fatto pervenire un voluminoso incartamenti con le prove di gravi colpe in paradiso. Ci sei anche tu demone Paniez, sulle informazioni ricevute per Crowley. Ora tua la decisione se volerci aiutare o meno. Lasciarti o no alla furia di Aziraphale. Dimmi demone. Chi ti diede le informazioni per trovare Crowley?"
Il demone Paniez rispose con voce smorzata
"L'...angelo…angelo…Uriel"
Tremò percependo la rabbia crescente di Aziraphale. Anatema restando calma, domandò a Paniez
"Sei disposto nel fare una dichiarazione ufficiale su chi ti diede le informazioni? Soprattutto sei pronto nel liberare Crowley dal vostro matrimonio?"
Il demone annuì positivamente. Voleva proprio non avere più niente a che fare con Crowley e i suoi amici.

Poco dopo. Prigione dell'inferno.

Crowley odiava l'apertura della porta della cella perché lo svegliava dai suoi sogni. Decise di non muoversi. Dovevano capirlo che senza l'angelo non gli importava più niente. Il solo pensiero dell'angelo era delizia e spine nel suo cuore. Era certo che Aziraphale lo pensasse fuggito via. Quasi si augurava che lo immaginasse morto per almeno volergli ancora bene. Nascose il muso da serpente nelle spire formate dal suo corpo raccolto in un angolo. Stava tornando nei sogni quando una voce lo scosse dal sonno. Gli sembrava la voce di Aziraphale. Cercò di ascoltare
"Crowley amore esci da questa cella. Sono io il tuo angelo. So tutto ma non ti preoccupare l'unico cattivo resterà per sempre quel demone maledetto. Ti prego Crowley sono veramente io. Non posso entrare perché sono un angelo, facendomi male l'essenza della cella"
con sospetto Crowley strisciò all'entrata della cella nella versione da serpente.

Aziraphale vide sulla destra dell'entrata della cella un muso da serpente che avrebbe riconosciuto sempre. Si abbassò all'altezza del serpente Crowley accarezzandogli la testa con la mano destra. Gli disse l'angelo
"Quel Paniez ha fatto una rescissione completa del vostro matrimonio. Sei tornato ad essere uno scapolo…"
Aziraphale sorrise
"...potremmo meglio dire, torni ad essere solo mio"
Aziraphale tornò in piedi, arretrando mentre Crowley serpente strisciò fuori dalla cella. Il serpente si allungò in alto fino a diventare Crowley demone ma decisamente distrutto. Il demone voleva chiedere perdono ad Aziraphale per non avergli detto del suo matrimonio. Però riuscì solo nello svenire tra le braccia di Aziraphale che lo prese in braccio, sussurrandogli mentre lo portava fuori dal carcere infernale
"Torniamo a casa nostra amore mio"
Facendo sospirare finalmente felice Crowley che si addormentò.

Una settimana dopo. Libreria, camera da letto Aziraphale e Crowley. Mattina.

Muriel bussò alla porta della camera. Aprì Aziraphale che gli disse con un sorriso raggiante
"Buongiorno Muriel"
L'angelo gli rispose con altrettanta letizia
"Buongiorno Aziraphale. Tra poco aprirò la libreria. Di certo tutti gli amici di Crowley, tra cui Maggie e Nina tra le prime, vorranno sapere come si sente il nostro demone. Se si è svegliato"
Aziraphale guardò il suo sanato demone che dormiva sereno tra le coperte, spiegando a Muriel
"Da ieri comincia a svegliarsi per qualche minuto"
Muriel battè le mani felici. Aggiunse
"Aziraphale ti comunico con gioia che il Metatron, Michele e Uriel sono stati condannati. Grazie alle prove trovate da me e alla confessione di quel demone. Sono stati degradati al livello addetti alla pulizia dei giardini nel purgatorio…"
Aziraphale era al settimo cielo
"...come sostituti, Dio cerca candidati tra i santi. Ora vado…"
Fatti due passi Muriel tornò indietro
"...appena puoi riferisci a Crowley che della sua Bentley mi occupo io. Però gli manca tantissimo. Bene, meglio che vada. A dopo"
Aziraphale adorava quell'angelo quasi come fosse sua figlia. Chiuse la porta della camera, tornando nel letto.

Aziraphale rimase nel fissare Crowley dormire sereno. Appena lo aveva riportato alla libreria, Crowley non si dava pace, ripetendo a Aziraphale di perdonarlo per non avergli detto che era sposato. Non lo aveva mai visto così terrorizzato che andasse via. Per ore Aziraphale dovete tenerlo abbracciato, accarezzandolo, baciandolo e ripetendo che lo perdonava
"...Crowley, amore non ti lascerò mai. Ti giuro. Tutto passato"
Aziraphale continuò nel tenere Crowley vicino anche nella versione da serpente, che gli serviva per riprendersi del tutto. Proprio quando era un serpente, Aziraphale senti Crowley dirgli
"Fin da quando ero un angelo, sapevo di poter contare sempre su di te. Ero già innamorato di te. Solo sul muro dell'Eden, da ormai demone lo capii"
Cose che Aziraphale già sapeva ma che in quel momento per l'angelo era un'ulteriore prova d'amore. Un movimento di Crowley riportò Aziraphale alla realtà.

Crowley ebbe un attimo di paura che fosse stato tutto un sogno. Paura di essere ancora nella cella della prigione infernale. Una paura che si dissolse al tocco gentile della mano di Aziraphale sul suo viso. L'odore del suo angelo che gli passava piccoli baci sul viso. In quel momento l'ultimo brandello di fatica si dissolse in Crowley. Aprì gli occhi. Desiderava ardentemente fare l'amore con l'angelo. Vide Aziraphale sorpreso che gli domandò in un sussurro, arrossendo
"Crowley? Tesoro ti senti meglio…"
Crowley portò la mano destra dell'angelo sotto le coperte, facendo dire all'angelo con un sorriso compiaciuto
"...amore ti sei proprio ripreso"
Buttando Crowley tutte le coperte fuori dal letto.

Al piano di sotto, nella libreria.

Erano sedute nella libreria Maggie, Nina, Anatema e Muriel. Un rumore intermittente arrivò dall'alto. L'angelo Muriel domando alle tre donne
"Faccio del caffè? Tè?..."
Muriel guardò in alto
"...per il rumore non vi preoccupate. Aziraphale mi ha detto che delle volte la struttura della libreria si rimette a posto da sola"
Le tre umane di guardarono sorridendo, comprendendo quanto Aziraphale fosse un angelo così premuroso. La prima ad alzarsi fu Anatema mentre i rumori al piano superiore non diminuiranno
"Muriel vieni con noi…"
Si alzarono anche Nina e poi Maggie
"...Nina mi ha detto che ci sono dolci nuovi"
Nina annuì convinta. Le tre donne portarono fuori la libreria il semplice angelo. Si prese il compito di chiudere la libreria Anatema che mentre faceva comparire con la magia un biglietto sulla scrivania di Aziraphale con scritto

"Siamo nella caffetteria di Nina. Perché con i rumori che facevate c'era troppo da spiegare a Muriel. Magari insonorizzate la camera con un miracolo.
Anatema.
P.s: Devo dirvi complimenti!"

Anatema sentì da dentro due voci urlare
"CROWLEY!SIII!"
"AZIRAPHALE!"
Ridacchiando Anatema mentre correva alla caffetteria. Dalla Bentley li vicino proveni la musica della Cavalcata delle Valchirie
"Proprio così. Una cavalcata epica"
Nella camera da letto sopra la libreria in un intreccio di ali nere e bianche, con piume nere e bianche che volavano ovunque, Aziraphale e Crowley si baciavano, sempre più innamorati.

FINE

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