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Tre anni dopo
Era qui, le sue mani nelle sue davanti a fratello Zaccaria. Doveva solo dire le sue promesse, quelle che aveva preparato con cura nelle settimane precedenti, ma adesso aveva il vuoto. Si voltò, era circondato da tutte le persone amava, Jace accanto a lui, il suo suggenes. Isabel e i suoi genitori, che erano stati reintegrati come capi dell’istituto ed erano in prima fila e lo guardavano fieri, ma soprattutto Magnus. Lo amava così tanto, in un modo che non credeva possibile che non credeva di essere capace.
Magnus gli mostrò i suoi veri occhi, l'emozione gli aveva fatto cadere il glamour.
E tutto gli fu chiaro, Alec iniziò prima rivolgendosi agli invitati:
"Non sarà breve mettetevi comodi ho tanto da dire a colui che presto chiamerò marito" poi tornando a guardare Magnus continuò:
"Ero solo, senza speranza, gli unici sentimenti che conoscevo erano il dolore e l'umiliazione. Avevo allontanato tutte le persone che amavo per paura di portare anche loro nel mio inferno o peggio. Ma tu mi vedesti e capisti.
Non solo mi hai tirato fuori di lì. Ma mi hai preso per mano insegnandomi ad amare e a farmi amare."
Alec abbassò lo sguardo arrossendo leggermente e Magnus portò una delle sue mani sulla sua guancia, accarezzandolo, sapendo che loro menti erano andate insieme alla sera prima.
Quando Alec era ritornato dicendo:
"Non voglio passare la notte lontano da te, non mi interessa se è la tradizione e … Magnus sono pronto, pensavo di voler aspettare domani dopo la cerimonia ma non voglio, non…"
Magnus gli si era avvicinato e gli mise un dito sulle labbra non servivano le parole.
Cominciarono a baciarsi, mentre si spogliavano accarezzandosi. Le carezze erano gemiti e fiato corto sulle loro labbra. Finalmente senza barriere, sdraiati nel loro letto. Magnus continuò a baciarlo lentamente mentre iniziava, ad aprirlo. Tutto quello che bastò a Magnus per capire che era pronto fu un gemito intenso profondo di Alec. Si avvicinò guardandolo negli occhi per leggerci qualche dubbio, ma non ce n'erano e iniziò a farlo suo lentamente.
Alec nei suoi veri occhi poteva leggere un amore infinito e sentì il suo corpo schiudersi al suo amore. Finché fu suo. Completamente.
Alec era sopraffatto dalle sue emozioni, Magnus scese sulle due labbra, baciandolo, mentre iniziava a muoversi in lui. Continuava a baciare il suo collo mentre le spinte si facevano più decise e i gemiti di Alec divennero più intensi. Alec, lasciandosi guidare dal piacere, iniziò a muoversi contro il suo stregone. Sentiva di essere così vicino. Poi un piacere intenso si diffuse in tutto il suo corpo per poi esplodere fra di loro, mentre Magnus trovava il suo culmine dentro di lui.
Il volto di Alec era rigato da lacrime, ma Magnus sapeva che erano per aver scacciato gli ultimi demoni, le ultime paure.
Alec continuò la sua promessa:
"Non esistono parole per spiegare cosa ci unisce, me lo hai dimostrato tante volte, mettendo il mio benessere davanti al tuo. Come quando siamo stati lontani sei mesi, senza vederti, senza sentirti perché avevo bisogno di ritrovare me stesso per capire se eri tu l'uomo nato per me o se quello che mi legava a te era gratitudine. Starti lontano é stata la cosa più difficile della mia vita. Ma adesso so che non sarò più solo."
Magnus iniziò la sua:
"In tutti questi anni è come se avessi sempre cercato te. Mi era sempre mancato qualcosa di indefinibile quando sei entrato nella mia vita ho capito che eri tu. Mi capisci senza che debba parlare. Mi sostieni senza che debba chiedere. Mi fai sentire amato e al sicuro come non mi era mai successo. E no, non esistono parole per spiegare quello che ci unisce."
Dai loro mignoli sinistri apparve un filo rosso che li univa. Anime gemelle. Era proprio vero che tutte le leggende erano vere.