Avro 504

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Avro 504
Un Avro 504K
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
aereo da caccia
bombardiere leggero
aereo da ricognizione
Equipaggio1-2
ProgettistaAlliott Verdon Roe
CostruttoreRegno Unito (bandiera) Avro
Data ordine1913
Data primo vololuglio 1913
Anni di produzione1913-1932
Data entrata in servizio1913
Data ritiro dal servizio1940 (Estonia)
Utilizzatore principaleRegno Unito (bandiera) RFC
Regno Unito (bandiera) RNAS
Esemplarioltre 10 000
Sviluppato dalAvro 500
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,97 m (29 ft 5 in)
Apertura alare10,97 m (36 ft 0 in)
Altezza3,17 m (10 ft 5 in)
Superficie alare30,66 (330 ft²)
Carico alare18,2 kg/m² (5.54 lb/ft²)
Peso a vuoto558 kg (1 231 lb)
Peso max al decollo830 kg (1 829 lb)
Propulsione
Motoreun rotativo Le Rhône 9J
Potenza110 hp (82 kW)
Prestazioni
Velocità max145 km/h (90 mph)
Velocità di crociera126 km/h (75 mph)
Velocità di salita3,6 m/s (700 ft/min)
a 1 065 m (3 500 ft) in 5 min
Autonomia402 km (250 mi)
Tangenza4.875 m (16 000 ft)
NoteDati relativi alla versione 504K

Dati estratti da: "The Encyclopedia of World Aircraft"[1]

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L'Avro 504 era un biplano sviluppato dall'azienda britannica A.V. Roe and Company (Avro) tra gli anni dieci e venti del XX secolo. Nato come aereo da addestramento, fu impiegato anche come caccia, bombardiere leggero e ricognitore. Prodotto in oltre 10 000 esemplari, di cui quasi 9 000 nel corso della prima guerra mondiale, rimase in servizio per oltre 20 anni.

Storia del progetto

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Alla fine del 1912 Alliott Verdon-Roe iniziò progettare un nuovo biplano, da impiegare sia come aereo da addestramento che come aereo sportivo per privati, che nelle sue intenzione doveva essere più leggero e più semplice da costruire del precedente Avro 500. La costruzione del primo prototipo iniziò nell'aprile 1913, mentre le prime prove di volo furono effettuate con discrezione a Brooklands in luglio. L'aereo infatti doveva essere presentato al pubblico al 2° Aerial Derby che si sarebbe corso il 20 settembre. Per motivi pubblicitari, il primo volo ufficiale dell'Avro 504 fu effettuato il 18 settembre 1913. Al Derby fu portato in gara dal pilota collaudatore della Avro, Fred P. Raynham, che ottenne il 4º posto con una media di 107 km/h.

Impiego operativo

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Montaggio Foster di una mitragliatrice Lewis su un 504K

Poco prima della prima guerra mondiale un piccolo numero di Avro 504 fu inizialmente acquistato dal Royal Flying Corps (RFC) e dal Royal Naval Air Service (RNAS), dopo l'inizio delle ostilità gli aerei furono trasferiti sul fronte occidentale. Fu proprio un Avro 504 della RFC il primo aereo britannico ad essere abbattuto dai tedeschi il 22 agosto 1914. Il pilota era il sottotenente Vincent Cascata ed il navigatore il tenente Charles George Gordon Bayly.[2][3] La RNAS utilizzò quattro 504 per una missione speciale, che aveva l'obbiettivo di attaccare uno Zeppelin in costruzione a Friedrichshafen, sulle rive del Lago di Costanza. Il 21 novembre 1914 tre di questi partirono da Belfort, nel nord-est della Francia, portando ciascuno quattro bombe da 9 kg (20 lb). Nel raid un aereo fu abbattuto, ma diverse bombe riuscirono a colpire il capannone, distruggendo l'impianto di produzione dell'idrogeno. Ben presto i 504 risultarono obsoleti per operare in prima linea, e furono così assegnati al ruolo di addestratori. Le versioni più prodotte furono la 504J e soprattutto la 504K, prodotta in massa e dotata di attacchi universali in modo da ospitare una gran varietà di motorizzazioni, in modo da fronteggiare la carenza di motori. Alla fine del 1918 erano stati prodotti 8.340 504.[4] Nell'inverno del 1917-18 si decise di riconvertire in caccia i 504J e K, gli aerei sarebbero stati utilizzati negli squadroni da difesa della RFC, in sostituzione dei vecchi B.E.2, le cui prestazioni in alta quota erano diventate insufficienti. I 504 oggetto dell'operazione furono convertiti in monoposto, dotati di una mitragliatrice Lewis con montaggio Foster, cioè sopra l'ala superiore, e rimotorizzati con Gnome da 100 CV (75 kW) Le Rhône da 110 CV (80 kW). Complessivamente furono convertiti 274 tra 504J e K, che furono assegnati ad otto squadroni della difesa. Di questi, 226 erano ancora in servizio al termine del conflitto.[5] Nel dopoguerra un certo numero rimase come addestratore nella neonata RAF, ma un gran numero di velivoli risultò i eccedenza e quindi messi in vendita, sia per uso civile che militare. Più di 300 504K divennero aerei civili nella sola Gran Bretagna. Impiegato come addestratore, aereo da turismo e per usi pubblicitari, i 504 continuarono a volare in gran numero fino agli anni trenta. Il primo nucleo della Voenno-vozdušnye sily SSSR, l'aviazione militare dell'Unione Sovietica, fu equipaggiato con 504K e con copie locali dello stesso prodotte a partire dai primi anni venti.

Un Avro 504K con le insegne del Royal Flying Corps. Appartenente alla Collezione Shuttleworth, si tratta di uno dei pochi esemplari ancora in grado di volare

Noti come U-1 Avrushka e motorizzati con cloni russi del Gnome Monosoupape, furono in seguito sostituiti da quello che diventerà il biplano più prodotto della storia dell'aviazione, il Polikarpov Po-2, inizialmente noto come U-2, ad indicare che era il successore dell'U-1. Anche se venduti in versione addestratore, i 504 che finirono in Cina furono usati in battaglia dai signori della guerra, che li impiegarono sia per il lancio a mano di bombe che per l'impiego di mortai appositamente modificati. Nel 1925 fu presentato il 504N, ridisegnato e con nuove motorizzazioni.

Prototipo di Avro 504 con motore Bristol Lucifer

Furono costruiti due prototipi, uno motorizzato Bristol Lucifer e uno Armstrong Siddeley Lynx. Alla fine per sostituire il 504K la RAF scelse la versione motorizzata Lynx. Tra il 1925 e il 1932 furono costruiti 592 504N, che andarono ad equipaggiare cinque scuole di volo della RAF, oltre ad essere impiegati come aerei da comunicazione. Il 504N fu venduto anche alle forze armate di Belgio, Brasile, Cile, Danimarca, Grecia, Thailandia e Sudafrica, fu inoltre prodotto su licenza in Danimarca, Belgio, Canada e Giappone. Il 504N rimase in servizio nella RAF fino al 1933, quando fu sostituito dall'Avro 621 Tutor, ma molti continuarono ad essere impiegati come aerei civili fino al 1940, quando la RAF ne rimise sette in servizio, che furono impiegati come aerei bersaglio e per il traino di alianti.

Il 504 fu il primo aereo a mitragliare truppe a terra[6], il primo ad effettuare un bombardamento sulla Germania[7] nonché il primo aereo alleato ad essere abbattuto dalla contraerea. Fu inoltre il primo aereo pilotato da Billy Bishop, il più grande asso dell'aviazione canadese.

Il 504 è facilmente riconoscibile per il singolo pattino d'atterraggio posizionato tra le ruote, caratteristica che tra i piloti della RAF gli valse il soprannome di "toth pick" (stuzzicadenti in italiano).

Un Avro 504L, ai comandi di Hippolyte De La Rue, effettua il primo ammaraggio sullo Yarra, 26 giugno 1920
  • 504: Prima versione, motore Gnome Lambda da 80 hp (60 kW).
  • 504A: Alettoni più piccoli, montanti maggiorati e motore Gnome da 80 hp (60 kW).
  • 504B: Versione per la RNAS con deriva maggiorata e motore Gnome da 80 hp.
  • 504C: Versione monoposto anti-zeppelin per la RNAS. Al posto del navigatore fu installato un serbatoio supplementare.
  • 504D: Versione monoposto anti-zeppelin per la RFC. Sei esemplari costruiti.
  • 504E: Motore Gnome da 100 hp (75 kW). Dieci esemplari costruiti.
  • 504F: Motore Rolls-Royce Hawk da 75 hp (60 kW). Un esemplare costruito.
  • 504G: Motore Gnome da 80 hp (60 kW).
  • 504H: Versione sperimentale per il lancio da catapulta. Motore Gnome da 80 hp (60 kW).
  • 504J: Addestratore. Motore Gnome da 100 hp (75 kW) o Le Rhône da 80 hp (60 kW).
  • 504K: Addestratore biposto, disponeva di attacchi motore universali. La versione monoposto era impiegata nella lotta anti-zeppelin. Molti furono prodotti in Australia dalla Australian Aircraft & Engineering. Motore Clerget da 130 hp (100 kW), Gnome Monosoupape da 100 hp (75 kW) o Le Rhône 9J da 110 hp (80 kW).
  • 504K Mk.II: Addestratore, versione ibrida con fusoliera del 504K e carrello ed ali del 504N, motore rotativo. Costruito su licenza in Messico come Avro Anahuac.[8]
  • 504L: Idrovolante, motore Bentley BR1 da 150 hp (112 kW), Clerget da 130 hp (100 kW) o Le Rhône da 110 hp (82 kW).
  • 504M: Triposto con cabina chiusa, motore Gnome da 100 hp (75 kW). Un solo esemplare costruito.
  • 504N: Addestratore biposto impiegato nel primo dopoguerra dalla Royal Air Force. Motore Armstrong Siddeley Lynx da 160 hp (120 kW). 598 esemplari costruiti.
  • 504O: Versione idrovolante del 504N. Primo aereo a sorvolare il circolo polare artico durante la spedizione artica dell'Università di Oxford del 1923.
  • 504P: Versione con posti affiancati del 504N, rimasta a livello di progetto.[9]
Un Avro 504N, versione motorizzata Armstrong Siddeley Lynx introdotta nel 1925
  • 504Q: Triposto con cabina chiusa e motore Armstrong Siddeley Linx per la spedizione artica dell'Università di Oxford. Un solo esemplare costruito.
  • 504R Gosport: Versione d'addestramento con struttura ridisegnata e alleggerita. Cinque prototipi costruiti operanti dal 1926 al 1927 con vari motori: Gnome Monosoupape da 100 hp (75 kW), Avro Alpha da 100 hp (75 kW), Armstrong Siddeley Genet Major da 140 hp (104 kW) e Armstrong Siddeley Mongoose da 150 hp (110 kW). Per la produzione in serie fu scelto il Mongoose. Dieci esemplari furono venduti in Argentina, altri 100 furono prodotti su licenza sempre in Argentina dalla FMA. Sei furono esportati in Estonia dove rimasero in servizio fino al 1940, ed un numero imprecisato furono esportati in Perù.[10]
  • 504S: Biposto da addestramento costruito su licenza in Giappone dalla Nakajima Hikōki.
  • Yokosuka K2Y1: Versione giapponese dell'Avro 504N, motore Mitsubishi (un Armstrong Siddeley Mongoose costruito su licenza) da 130 hp (100 kW). 104 esemplari costruiti
  • Yokosuka K2Y2: Versione migliorata del K2Y1 con motore Gasuden Jimpu 2 da 160 hp (120 kW).[11]
  • U-1 (Uchebnyi - 1) Avrushka: Copia russa del 504K. Oltre 700 esemplari costruiti.[12]
  • MU-1 (Morskoy Uchebnyi - 1): Versione idrovolante dell'U-1.

Oltre alla A.V. Roe and Company (Avro), il 504 è stato prodotto su licenza da numerose aziende:[13]

Un Avro 504K con insegne della Aeronáutica Militar Española. L'Avro 504 fu la spina dorsale dell'aviazione spagnola dal 1919 al 1939.[14]
Argentina (bandiera) Argentina
Australia (bandiera) Australia
Belgio (bandiera) Belgio
acquistò cinquanta esemplari di 504K di produzione britannica e altri 27 costruiti su licenza dalla SABCA.[16] Questi furono rimpiazzati dai 504N, dei quali 17 costruiti dalla Avro nel 1929-31[17] e 31 costruiti su licenza.[18]
Brasile (bandiera) Brasile
Canada (bandiera) Canada
Cile (bandiera) Cile
Taiwan (bandiera) Repubblica di Cina
Danimarca (bandiera) Danimarca
Estonia (bandiera) Estonia
Finlandia (bandiera) Finlandia
Grecia (bandiera) Grecia
Guatemala (bandiera) Guatemala
India Britannica (bandiera) India Britannica
bandiera Indie orientali olandesi
Un Avro 504K della Suomen ilmavoimat, attualmente esposto al Keski-Suomen ilmailumuseo
 Iran
Irlanda (bandiera) Irlanda
Giappone (bandiera) Giappone
Stati malesi federati (bandiera) Stati malesi federati
Messico (bandiera) Messico
Mongolia (bandiera) Mongolia
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
Norvegia (bandiera) Norvegia
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Perù (bandiera) Perù
Polonia (bandiera) Polonia
operò con un Avro 504K.
Portogallo (bandiera) Portogallo
Russia (bandiera) Impero russo
Siam (bandiera) Siam
Spagna (bandiera) Spagna
Replica motorizzata Sunbeam di un Avro 504K della Qantas, attualmente esposta nel Qantas Domestic Terminal dell'Aeroporto Internazionale Kingsford Smith
Sudafrica (bandiera) Sudafrica
Svezia (bandiera) Svezia
Svizzera (bandiera) Svizzera
Stati Uniti
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Uruguay (bandiera) Uruguay
operò dagli anni venti con almeno 16 esemplari di 504K nella Escuela Militar de Aviación (EMA).[19]
Australia (bandiera) Australia

Esemplari sopravvissuti

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Sono pochi gli Avro 504 sopravvissuti, ed ancor meno quelli ancora in condizione di volare. Tra questi ultimi c'è il 504K appartenente alla Collezione Shuttleworth[20] ed un altro esemplare conservato in un museo canadese. Un 504K si trova in esposizione statica al Museo della scienza di Londra.[21] Dal 1971 l'Old Rhinebeck Aerodrome, museo situato a Red Hook, nello stato di New York, possiede una riproduzione volante di un Avro 504, motorizzata con un Le Rhône 9J originale.[22] Un progetto per la costruzione di una replica volante di un 504 è stato iniziato dalla Blue Swallow Aircraft, azienda della Virginia specializzata in questo genere di realizzazioni.[23]

  1. ^ Donald 1997, p. 77.
  2. ^ (EN) Casualty Details:Vincent Waterfall, su cwgc.org. URL consultato il 13 marzo 2013.
  3. ^ Jackson 1990, p. 56.
  4. ^ Bruce 16 luglio 1954, p. 16.
  5. ^ Mason 1992, p. 27.
  6. ^ Bruce 9 luglio 1954, p. 43.
  7. ^ Holmes 2005, p. 23.
  8. ^ Jackson 1990, p. 105.
  9. ^ Jackson 1990, p. 127.
  10. ^ Jackson 1990, pp. 129-133.
  11. ^ Mikesh e Abe 1990, p. 276.
  12. ^ Jackson 1990, p. 104.
  13. ^ (EN) The Avro 504K, su gregorie.org. URL consultato il 14 marzo 2013.
  14. ^ (ES) Avro 504, su aeropinakes.com. URL consultato il 13 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  15. ^ (ES) Los AVRO 504 en Argentina y el método Gosport (PDF), su histarmar.com.ar. URL consultato il 16 aprile 2015.
  16. ^ Jackson 1990, p. 88.
  17. ^ Jackson 1990, p. 123.
  18. ^ Jackson 1990, p. 124.
  19. ^ (EN) Armed Forces Overviews - Uruguay, su scramblemagazine.nl. URL consultato il 14 marzo 2013 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2013).
  20. ^ (EN) 1918 Avro 504K, su shuttleworth.org. URL consultato il 14 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2013).
  21. ^ (EN) Avro 504K biplane D7560 with 130hp Clerget engine, c 1917., su sciencemuseum.org.uk. URL consultato il 14 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2014).
  22. ^ (EN) Old Rhinebeck Aerodrome, su oldrhinebeck.org. URL consultato il 14 marzo 2013.
  23. ^ (EN) Blue Swallow Aircraft Avro 504s, su blueswallowaircraft.com (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).
  • (EN) J. M. Bruce, Warplanes of the First World War - Fighter, Volume One, Great Britain, London, Macdonald, 1965.
  • (EN) David Donald (a cura di), The Encyclopedia of World Aircraft, Aerospace Publishing, 1997, ISBN 1-85605-375-X.
  • (EN) Tony Holmes, Jane's Vintage Aircraft Recognition Guide, London, Harper Collins, 2005, ISBN 0-00-719292-4.
  • (EN) Aubrey Joseph Jackson, Avro Aircraft since 1908, 2ª ed., London, Putnam Aeronautical Books, 1990 [1965], ISBN 0-85177-834-8.
  • (EN) Francis K. Mason, The British Fighter since 1912, Naval Institute Press, 1992, ISBN 1-55750-082-7.
  • (EN) Francis K. Mason, The British Bomber since 1914, London, Putnam Aeronautical Books, 1994, ISBN 0-85177-861-5.
  • (EN) Robert C. Mikesh e Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1914, London, Putnam, 1990, ISBN 0-85177-840-2.
  • (EN) M. J. H. Taylor (a cura di), Jane's Encyclopedia of Aviation, Jane's Publishing Company, 1980.

Pubblicazioni

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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