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Silvia Toffanin

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Silvia Toffanin (1979 – vivente), conduttrice televisiva, showgirl ed ex modella italiana.

Citazioni di Silvia Toffanin

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Citazioni in ordine temporale.

  • Il mondo della comunicazione e in particolare del giornalismo mi ha sempre interessata, fin dai tempi del liceo. Mi attira l'idea di potermi mettere alla prova con strumenti di comunicazione diversi.[1]
  • [I primi amori?] Direi nessuno, con mio padre geloso. In paese si usava che i ragazzi, le comitive citofonassero per dire "scendi". Rispondeva mio padre, e ogni volta: "Silvia non c'è". Non mi faceva uscire. Ogni tanto mi permetteva di andare in discoteca, a condizione che mi accompagnasse lui. Mi aspettava chiuso in macchina nel parcheggio. Inutile dirgli di andarsene a casa per tornare a riprendermi. Non si muoveva da lì.[2]

Intervista di Chiara Dalla Tommasina, iodonna.it, 2 marzo 2021.

  • A quattordici anni, con i soldi dei primi lavori, servizi fotografici per cataloghi di negozi della zona, in genere tute da sci, compravo i vestiti. Mia madre ha conservato di sicuro i cataloghi. Me ne sono andata di casa che avevo sulla parete i poster di Claudia Schiffer, sul letto i pupazzi, ed è ancora tutto lì. La mia cameretta è rimasta intatta.
  • Alcune volte sento fortissima la tensione. Il rischio in certe situazioni delicate è quello di fare domande troppo "invadenti". A volte è meglio tacere, anziché dire una parola di troppo. Quando una mamma ti racconta della perdita di un figlio o quando una donna ti racconta della sua malattia, per me è impossibile non farmi coinvolgere dalle emozioni.
  • Personalmente, mi tengo lontana dai social e ritengo che sia fondamentale insegnare ai bambini fin da piccoli a rispettare tutti, insegnare alle ragazze a difendersi dalle molestie e dire loro che l'amore prima di tutto è rispetto.
  • Vai, viaggia, diceva mamma. Non fare come me che sono rimasta qui. Lo stesso mio padre. Era come se mi stesse dicendo: Io ti ho insegnato a camminare, ora tocca a te.

Intervista di Giuseppe Candela, ilfattoquotidiano.it, 15 settembre 2021.

  • Da piccola diventavo rossa al primo complimento. Adesso molto meno, anche se posso sentirmi in imbarazzo in un contesto con persone che non conosco. Mi intimidisco. Mi sento carina, una persona normale. Sto bene con me stessa, penso ci siano donne più belle. Ho paura delle malattie, della morte delle persone che amo. sono soddisfatta di quello che ho, della mia famiglia e ringrazio il signore per i figli meravigliosi che ci ha dato.
  • Quando ho ereditato Verissimo era stato condotto da Cristina Parodi, Paola Perego e anche da Brindisi e Corbi. Anche lì c'è stato il paragone, a me però non piacciono perché mettono le persone in competizione. Cercheremo anche di stare su nomi legati all'attualità, per il resto Verissimo è Verissimo, il format è lo stesso con interviste e racconti.
  • Sono orgogliosa di essere nata e cresciuta in provincia. Quando sei lontano dal centro del mondo la tua voglia di fare, di crescere e scappare è differente. C'è la fame di conoscere e viaggiare. La provincia mi ha fatto capire quali erano le cose importanti ma mi ha anche dato la spinta per andare e fare altro. Non a caso sognavo di fare la hostess.

Note

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  1. Dall'intervista in Silvia Grassetti, Toffanin, felice di essere giornalista, telegiornaliste.com, giugno 2006.
  2. Dall'intervista in Maria Aiello, Silvia Toffanin, passato di paura. Il retroscena della regina di Verissimo, meteoweek.com, 2 settembre 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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