Harajuku Lovers Tour
Harajuku Lovers Tour | |||
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Gwen Stefani interpreta Hollaback Girl | |||
Tour di Gwen Stefani | |||
Album | Love. Angel. Music. Baby. | ||
Inizio | Phoenix 16 ottobre 2005 | ||
Fine | Ft. Lauderdale 21 dicembre 2005 | ||
Spettacoli |
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Cronologia dei tour di Gwen Stefani | |||
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L’Harajuku Lovers Tour è il primo tour solista della cantante statunitense Gwen Stefani. La tournée durò da ottobre a dicembre 2005, per supportare il suo album di debutto solista Love. Angel. Music. Baby..
Sebbene Gwen Stefani avesse precedentemente intrapreso vari tour con la sua band No Doubt, inizialmente non intendeva andare in tour per promuovere il suo album, ma cambiò idea in seguito al successo commerciale riscontrato da Love. Angel. Music. Baby..
L'Harajuku Lovers Tour visitò varie città tra Stati Uniti e Canada. Gwen Stefani scelse il gruppo hip hop The Black Eyed Peas, la rapper M.I.A. e la cantante Ciara come artisti d'apertura per i suoi concerti.
Il tour generò recensioni di vario tipo da parte della critica musicale.
Un DVD musicale, intitolato Harajuku Lovers Live, fu pubblicato nel 2006.
Sviluppo del tour
[modifica | modifica wikitesto]Gwen Stefani annunciò il tour per promuovere Love. Angel. Music. Baby. il 27 giugno 2005.[1][2][3]
Gwen Stefani inizialmente non voleva supportare il suo album tramite una tournée, rispondendo "Quale tour?" ad una domanda di MTV News nel dicembre 2004 riguardante i suoi piani futuri.[1]
Più avanti menzionò varie volte il fatto che inizialmente non voleva questa tournée, che definì "il tour illegale" e chiese scherzosamente scusa di aver infranto la promessa durante il concerto di Saint Paul (Minnesota) il 14 novembre,[4] mentre al concerto di Winnipeg due giorni dopo ammise "Volevo solo fare un disco, non andare in tour, ero troppo stanca, ma poi voi ragazzi avete continuato a comprare il mio disco, e sono dovuta uscire di casa e venire a trovarvi".[5] A settembre, in una intervista ad MTV News, Gwen Stefani disse in proposito della tournée: "Non vedo l'ora che cominci, sarà incredibile. [...] Mi piacerebbe provare ad inserirci anche 'Orange County Girl'. Vedremo. Può succedere di tutto durante le prove. Per ora non so nemmeno quanto sarà lungo lo show."[6]
Sinossi del concerto
[modifica | modifica wikitesto]Gwen Stefani apriva il concerto con la canzone "Harajuku Girls", un'ode a Harajuku, il distretto all'avanguardia di Tokyo (Giappone).[5][7][8][9] La cantante appariva sul palcoscenico indossando una tiara e un abitino da bambola,[5] seduta sul trono dorato e di velluto rosso presente sulla copertina di Love. Angel. Music. Baby.[7] e circondata dalle sue ballerine, conosciute collettivamente come Harajuku Girls, e con delle immagini di Harajuku sugli schermi alle sue spalle.[10] La seconda canzone era il primo singolo estratto dall'album, "What You Waiting For?",[5] che iniziava come una canzone lenta prima che il tempo accelerasse.[7] La Stefani e le Harajuku Girls lasciavano il palco e tornavano vestite in costumi da bagno a pezzo unico mentre la band continuava a suonare, e ritornavano per interpretare "The Real Thing".[5][9] Quattro breakdancer salivano sul palco mentre Gwen Stefani era dietro le quinte per un altro cambio d'abito. Ritornava in un completino di pelle bianco e nero[5] e per la canzone successiva, il singolo "Crash", diceva al pubblico di dividersi tra uomini e donne per cantare il verso "back it up, back it up", mentre sugli schermi veniva proiettata un'automobile che ondeggiava al ritmo del beat.[7][9] La Stefani quindi cantava il singolo "Luxurious".
La cantante ritornava con un paio di hot pants neri e interpretava "Rich Girl",[8] camminava lungo la passerella in mezzo al pubblico scambiando dei “cinque”.[7] Quindi cantava due canzoni intimistiche, "Danger Zone" e "Long Way To Go",[7] prima di interpretare due canzoni inedite: "Wind It Up", che sarebbe diventato il primo singolo dal suo secondo album The Sweet Escape, e "Orange County Girl".[9] "Wind It Up" veniva interpretata in una scenografia carnevalesca, mentre "Orange County Girl" era accompagnata da un video costituito da un collage di fotografie dell'infanzia di Gwen e di oggetti menzionati nella canzone. Quindi la cantante indossava un lungo abito da sera argentato coperto di brillantini e cantava la canzone "Cool".[7][8]
Seguiva "Serious" e quindi "Bubble Pop Electric", durante la quale Gwen Stefani veniva trasportata su una portantina dalle Harajuku Girls.[7] "Hollaback Girl" chiudeva il concerto, interpretata in un abito da cheerleader e cantando all'unisono con il pubblico. Durante i primi concerti, "Hollaback Girl" veniva cantata prima di “Serious”, ma in seguito si decise di dare alla canzone il posto d'onore in chiusura del concerto.[5][9][11]
Recensioni
[modifica | modifica wikitesto]La critica si divise nel recensire l’Harajuku Lovers Tour. Patrick MacDonald del Seattle Times lodò il lavoro di Gwen Stefani come autrice e le parti più "frivole e spassose" dello show, ma criticò le capacità di ballo della cantante e il poco materiale di cui era costituito il concerto, dodici canzoni da Love. Angel. Music. Baby. e due da The Sweet Escape ma nessuna dal repertorio dei No Doubt.[12] Per quanto riguarda le canzoni, MacDonald scrisse che per la metà erano "eminentemente dimenticabili".[12]
Il Winnipeg Sun descrisse alcune delle canzoni dell'album come dei "riempitivi",[5] ma complessivamente assegnò al concerto tre stelle e mezza su cinque. "A volte la musica non contava con tutti gli effetti visivi che la Stefani ha offerto," aggiunse il giornalista del Winnipeg Sun. "È una figura estremamente impressionante e la coreografia, i riflettori, i ballerini e i frequenti cambi d'abito hanno fatto la loro parte nello spettacolo, che ha finito per essere più stile che sostanza".[5]
Mike Ross dell’Edmonton Sun lodò la capacità di Gwen Stefani di coinvolgere il pubblico, qualità che le valse la definizione di "effervescente padrona di casa". Nella sua recensione del concerto le assegnò quattro stelle, e ne lodò l'"ottima" musica e le "fantastiche" coreografie; "Aveva pure merito come tour-de-force coreografico - in gran parte grazie a due quartetti di talentuose geishe danzanti e di breakdancer," scrisse Ross. I vari costumi di scena della Stefani e le scenografie valsero commenti positivi. "Si poteva godersi il concerto di ieri sera come una sfilata di moda. O un video musicale, ovviamente".
"Una fantastica esibizione di break-dance è sempre un numero da applausi. Così come guardare quattro belle donne che si contorcevano vestite come studentesse giapponesi impazzite – e i grandi numeri non sono ancora finiti".[8]
Pur definendo Gwen Stefani la "nuova principessa del pop" e lodandone la presenza scenica, Jane Stevenson del Toronto Sun scrisse che il concerto sembrava "di certo di poca cosa sul piano musicale" e notò che, sebbene Gwen Stefani si ispirasse a Madonna, non costituisce per la Ciccone una "vera minaccia", e assegnò al concerto tre stelle e mezza su cinque.[9]
Corey Moss di MTV paragonò lo spettacolo della Stefani a Madonna in riferimento agli "otto cambi d'abito, ballerini, scenografie, e diavolo, persino la musica stessa", che suonava completamente diversa rispetto alla musica dei No Doubt. Moss dichiarò che la Stefani era la "cosa più accattivante sul palco" con il suo "incedere sicuro e la vocalità perfetta".[7]
Jon Pareles del New York Times ammirò il concerto per essere stravagantemente "glamour e in forma", e come Gwen Stefani "sfoggia le gratifiche del divismo". Definì la musica dall'album "un disco notevole, con tracce ritmate e curate che volteggiano dal funk al pop, dall'elettronica al rock", sebbene molte delle canzoni in scaletta fossero "superficiali", essendone le tematiche "stile", "successo", "shopping" e "sesso".[10]
Jim Harrison di LiveDaily dichiarò che all’Harajuku Lovers Tour mancava una scaletta musicale forte, e ritenne che la presenza scenica di Gwen Stefani fosse lacunosa; dal momento che "non ha molte canzoni che si traducono bene dal vivo" nell'album Love. Angel. Music. Baby., suggerì che avrebbe dovuto aggiungere canzoni dei No Doubt per "scariche di adrenalina assai necessarie" per il pubblico, che, secondo Harrison, "metaforicamente non muoveva un muscolo e letteralmente sbadigliava alla quarta canzone in scaletta". Harrison scrisse che sul palco Gwen Stefani gli sembrava "persa senza una band", e scrisse che all'esibizione mancava energia, sembrava "tiepida" e "con il pilota automatico". Il giornalista scrisse che la sua esibizione era simile a quella di Britney Spears, il che la rendeva "del tutto inadatta sia per la selezione delle canzoni che per il suo stile". Definì tuttavia "fantastica" la versione dal vivo di "Hollaback Girl", descrivendo Gwen come "più Gwen che mai".[11]
Registrazioni e filmati
[modifica | modifica wikitesto]Il concerto di Gwen Stefani alla fine del novembre 2005 ad Anaheim (California), la sua città natale, fu filmato e pubblicato in DVD con il titolo Harajuku Lovers Live.[13] Il DVD fu pubblicato il 5 dicembre 2006, lo stesso giorno del secondo album di Gwen Stefani, The Sweet Escape.[14] Le riprese per il DVD sono state effettuate da Sophie Muller.[15]
Oltre alle canzoni da Love. Angel. Music. Baby. e due nuove canzoni da The Sweet Escape, il filmato contiene interviste con i ballerini e i musicisti e scene dai dietro-le-quinte.[16]
Il DVD fu certificato disco d'oro in Australia e disco di platino in Canada.[17][18]
Artisti di apertura
[modifica | modifica wikitesto]- The Black Eyed Peas (16 ottobre- 14 novembre)[19]
- M.I.A. (16 novembre – 1º dicembre)[19][20]
- Ciara (3 dicembre – 21 dicembre)[19][21]
Scaletta del concerto
[modifica | modifica wikitesto]- Harajuku Girls
- What You Waiting For?
- The Real Thing
- Crash
- Luxurious
- Rich Girl
- Danger Zone
- Long Way to Go
- Wind It Up
- Orange County Girl
- Cool
- Serious
- Bubble Pop Electric
- Hollaback Girl
Date del Tour
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Vineyard, Jennifer (June 27, 2005). "Gwen Stefani To Launch Tour In October, With Black Eyed Peas In Tow". MTV (Viacom). http://www.mtv.com/news/articles/1504735/gwen-stefani-black-eyed-peas-tour.jhtml?headlines=true Archiviato il 6 novembre 2012 in Internet Archive.. Retrieved January 25, 2011.
- ^ United Press International (June 27, 2005). "Stefani announces first solo U.S. tour". Pittsburgh Tribune-Review. Tribute-Review Publishing Company. http://www.pittsburghlive.com/x/pittsburghtrib/s_347989.html[collegamento interrotto]. Retrieved January 25, 2011.
- ^ Zahlaway, Jon (June 27, 2005). "Gwen Stefani maps fall tour with Black Eyed Peas". SoundSpike. Copia archiviata, su soundspike.com. URL consultato il 25 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).. Retrieved December 25, 2011.
- ^ Raihala, Ross (November 15, 2005). "Stefani offers more style than substance". St. Paul Pioneer Press. MediaNews Group. Archived from the original on 15 November 2005. http://www.concertfan.com/gr/2747_Gwen_Stefani_concert_review_Saint_Paul_MN Archiviato il 26 aprile 2012 in Internet Archive.. Retrieved December 26, 2011.
- ^ a b c d e f g h i Williams, Rob (November 16, 2005). "Clothes minded singer offers more style than substance". Winnipeg Sun. Sun Media. Copia archiviata, su jam.canoe.ca. URL consultato il 20 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).. Retrieved January 23, 2011. Archived at Jam! on November 17, 2005.
- ^ "For The Record: Quick News On Gwen And Pharrell, Metallica, Lindsay Lohan, Beastie Boys, Irv Gotti & More". MTV (Viacom). September 21, 2005. http://www.mtv.com/news/articles/1510071/gwen-stefani-pops-up-new-pharrell-video.jhtml?headlines=true Archiviato il 6 novembre 2012 in Internet Archive.. Retrieved January 25, 2011.
- ^ a b c d e f g h i Moss, Corey (October 24, 2005). "Gwen Stefani Brings Solo Show To Hollywood 'Hometown' Crowd". MTV (Viacom). http://www.mtv.com/news/articles/1512089/gwen-stefani-brings-solo-show-hollywood.jhtml Archiviato il 31 marzo 2012 in Internet Archive.. Retrieved January 25, 2011.
- ^ a b c d Ross, Mike (November 18, 2005). "Gwen gone wild". Edmonton Sun. Sun Media. Copia archiviata, su jam.canoe.ca. URL consultato l'11 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2012).. Retrieved January 23, 2011. Archived at Jam! on November 19, 2005.
- ^ a b c d e f Stevenson, Jane (December 9, 2005). "Meet the new princess of pop". Sun Media. Copia archiviata, su jam.canoe.ca. URL consultato il 10 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).. Retrieved January 23, 2011. Archived at Jam! on December 10, 2005.
- ^ a b Pareles, Jon (November 3, 2005). "A Fashionista Singing About (What Else?) Style". The New York Times. The New York Times Company. https://www.nytimes.com/2005/11/03/arts/music/03gwen.html?_r=1. Retrieved January 25, 2011.
- ^ a b Harrison, Jim (October 19, 2005). "Live Review: Gwen Stefani in San Jose, CA". SoundSpike. Copia archiviata, su soundspike.com. URL consultato il 7 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).. Retrieved December 25, 2011.
- ^ a b MacDonald, Patrick (November 18, 2005). "Gwen Stefani: She sings! She designs! She dances ... uh, um, no". Seattle Times. The Seattle Times Company. http://seattletimes.nwsource.com/html/musicnightlife/2002629786_gwen18.html. Retrieved January 23, 2011.
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- ^ "Gold & Platinum Certification - Video Certifications". Canadian Recording Industry Association. http://www.cria.ca/gold/1106_g.php. Retrieved September 24, 2009.
- ^ a b c d Zahlaway, Jon (September 29, 2005). "Gwen Stefani adds more shows to inaugural solo tour". SoundSpike. Copia archiviata, su soundspike.com. URL consultato il 25 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).. Retrieved December 25, 2011.
- ^ Tecson, Brandee J. (August 8, 2005). "M.I.A. Lines Up Tour, Will Open Several Gwen Stefani Shows". MTV (Viacom). http://www.mtv.com/news/articles/1507137/mia-heading-out-on-tour.jhtml Archiviato il 23 giugno 2012 in Internet Archive.. Retrieved February 2, 2011.
- ^ Tecson, Brandee J.; Moss, Corey (December 2, 2005). "Tours With Gwen, Bow Wow Cap Off A Banner Year For Ciara". MTV (Viacom). http://www.mtv.com/news/articles/1517307/ciaras-december-tours-with-gwen-bow-wow.jhtml Archiviato il 10 febbraio 2012 in Internet Archive.. Retrieved February 2, 2011.
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