Il Giro d'Italia 1968, cinquantunesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventidue tappe preceduto da un cronoprologo iniziale dal 20 maggio al 12 giugno 1968, per un percorso totale di 3 923 km. Fu vinto dal belga Eddy Merckx.
Pochi giorni dopo la conclusione della corsa, l'organizzazione rivelò la positività all'antidoping di nove atleti: Raymond Delisle, Peter Abt e Gianni Motta dopo la seconda tappa, Franco Bodrero dopo la quarta, Franco Balmamion dopo la tredicesima, Victor Van Schil e Joaquín Galera dopo la diciannovesima, Felice Gimondi e Mariano Díaz dopo la ventunesima. Tutti questi ciclisti, insieme a Mario Di Toro (non presentatosi al controllo dell'ultima frazione), vennero rimossi dagli ordini d'arrivo del Giro. Persero così le vittorie di tappa Motta, primo a Saint-Vincent, e Bodrero, primo sul Blockhaus.[1] Successivamente Gimondi dimostrò di aver assunto non anfetamina ma fencamfamina, uno stimolante ancora non proibito, e venne per questo reintegrato negli ordini d'arrivo.[2]