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Barzana

Coordinate: 45°44′02″N 9°34′03″E
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Barzana
comune
Barzana – Stemma
Barzana – Bandiera
Barzana – Veduta
Barzana – Veduta
La parrocchiale di San Rocco
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoLuigi Fenaroli (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°44′02″N 9°34′03″E
Altitudine300 m s.l.m.
Superficie2,07 km²
Abitanti1 994[2] (31-5-2021)
Densità963,29 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantiAlmenno San Bartolomeo, Brembate di Sopra, Mapello, Palazzago
Altre informazioni
Cod. postale24030
Prefisso035
Fuso orarioUTC 1
Codice ISTAT016021
Cod. catastaleA684
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 496 GG[4]
Nome abitantibarzanelli
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barzana
Barzana
Barzana – Mappa
Barzana – Mappa
Posizione del comune di Barzana nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Barzana [baɾˈʣaːna] (Barzana[5] [baɾˈzana] o Barsàna[6] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 1 994 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Situato nella piana di Almenno, tra la Valle Imagna e la Valle San Martino, dista circa 13 chilometri ad ovest dal capoluogo orobico.

Lo stesso argomento in dettaglio: Lemine.

Il territorio venne interessato da piccoli insediamenti stabili di popolazioni appartenenti al gruppo dei Liguri, a cui subentrarono gli Etruschi nel periodo dell'età del bronzo ed i Galli Cenomani tra il V ed il IV secolo a.C. Questi caratterizzarono fortemente il territorio, inserendolo nel contesto dell'insediamento di Lemine.

Successivamente si verificò la dominazione romana, i cui abitanti si fusero con quelli di origine celtica presenti precedentemente. Anche gli insediamenti ebbero un notevole sviluppo, favoriti dalla costruzione di un'importante strada di comunicazione, utilizzata principalmente dai militari, che collegava la città orobica con quella di Lecco, da cui poi era possibile raggiungere il nord Europa.

Con il termine dell'impero romano il territorio visse un periodo di scarsa antropizzazione, terminato con l'arrivo della popolazione dei Longobardi nel VI secolo, che diede vita alla curtis lemennis, inserita nel ducato di Bergamo.

A questa popolazione subentrarono, a partire dall'VIII secolo, i Franchi, con i quali Lemine diventò un beneficium entrando nell'ordinamento e nel costume feudale. Inizialmente i territori vennero dati in feudo ai conti Gisalbertini di Bergamo, a cui subentrò il vescovo di Bergamo, il quale in seguito li diede in gestione ai monaci della valle di Astino, come citato in documenti del 1234.

Il toponimo ebbe a formarsi in questi anni, e si presume derivi dal prefisso barz indicante un recinto per il bestiame, con la caratteristica desinenza latina -ana.

Nel corso del XIV secolo il territorio venne interessato dalle violente lotte tra guelfi e ghibellini, con il borgo di Barzana incluso nei confini di Almenno.

Poco interessato dai regimi che si susseguirono nella provincia di Bergamo, passò alla Repubblica di Venezia nel XV secolo, con la quale terminarono gli scontri tra fazioni avverse, alla Repubblica Cisalpina nel 1797, al Regno Lombardo-Veneto nel 1815 ed infine al Regno d'Italia nel 1859.

Il Comune ha come simboli lo stemma ed il gonfalone concessi con D.P.R. 26 luglio 1975.[7]

Blasonatura stemma:

«D'argento, al fiume naturale d'azzurro, scorrente in fascia, alla torre di rosso, murata di nero, merlata di tre alla guelfa, attraversante, accompagnata nel cantone destro del capo da due spighe di grano al naturale, decussate, e nel cantone sinistro del capo da un grappolo d'uva di nero, gambuta e pampinosa di verde; in punta una collinetta pure di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il fiume, parzialmente nascosto dalla torre, rappresenta il corso d'acqua Lesina, affluente del Brembo; la torre allude ai nuclei originari di Barzana, Arzenate e Casavoglio; i principali prodotti dell'agricoltura locale sono rappresentati dalle spighe di grano e dal grappolo d'uva; la collinetta in punta ricorda la posizione del paese sulle alture della Valle San Martino.

Blasonatura gonfalone:

«Drappo partito, di bianco e di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Barzana. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

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In ambito religioso merita menzione la chiesa parrocchiale di San Rocco: edificata nel corso del XVII secolo, custodisce un buon numero di opere pittoriche di buona fattura.

In località Arzenate, nei pressi del confine con Brembate di Sopra, è inoltre presente la chiesa di San Pietro ad Vincula, secondo alcuni studi risalente a un periodo compreso tra l'VIII e il X secolo. Nonostante sia stata soggetta a numerosi rifacimenti in epoca medievale, ha mantenuto uno stile romanico molto caratteristico, anche se intaccato dall'incuria dei secoli successivi.

Infine merita menzione palazzo Passi-Ghidini edificato nel XV secolo sui resti ancora ben visibili di un accampamento romano (castrum), viene poi ampliato nel XVII, stanze magnificamente affrescate,giardino all'italiana molto ben conservato e parco.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 27 maggio 2019 Teodoro Merati lista civica Sindaco
27 maggio 2019 10 giugno 2024 Luigi Fenaroli Sindaco
10 giugno 2024 in carica Teodoro Merati Sindaco
  1. ^ Comune di Barzana - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 65, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Presidenza della Repubblica, D.P.R. di concessione del 10 dicembre 1973 (PDF).
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 31-12-2019.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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